RAO, Cesare
Pietro Giulio Riga
RAO (Raho), Cesare. – A causa della scarsa sopravvivenza di fonti documentarie, le notizie biografiche finora reperite sono alquanto scarse. Rao (anche noto con il nomignolo [...] prosa pseudoepistolare, entro traiettorie stilistiche e retoriche contrassegnate massicciamente dall’uso di accumulazioni, ossimori, anafore, riprese proverbiali, allitterazioni e calembours che forniscono al testo un effetto saltellante, permeabile ...
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PASSERO, Felice
Pietro Giulio Riga
PASSERO, Felice. – Nacque a Napoli intorno al 1556 da famiglia nobile.
Nel 1576 si fece monaco cassinese mentre era abate Angelo De Fagis detto il Sangrino. La sua [...] umili e realistici, Passero si serve in maniera massiccia di figure retoriche di tipo sintattico (accumulazioni, isocola, anafore, parallelismi, simmetrie), costruendo un poema che, per le sue originali trame artificiose, si discosta da altre simili ...
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FEI, Francesco
Franco Pignatti
Poeta della prima metà del sec. XVI, nativo di Montepulciano (od. prov. di Siena), sul quale non disponiamo di alcuna notizia biografica precisa. Poche informazioni ricaviamo [...] della Lucilla semplificano notevolmente la complessa struttura della canzone petrarchesca. Ricorrenti le soluzioni "manieristiche" quali anafore, parallelismi, invocazioni usate ad esempio per rinvigorire il ritmo uniforme del capitolo, o gli adynata ...
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ROSSI, Luigi
Silvio De Majo
– Nacque a Montepaone (Catanzaro) il 23 marzo 1769 da Francesco e da Marianna Mattei.
I genitori appartenevano a famiglie borghesi benestanti, come risulta dalla consultazione [...] del grandioso e dell’epico sorretto dalla ricercatezza lessicale, le esclamazioni, le interrogative retoriche, le ripetizioni (anafore, allitterazioni), i parallelismi ritmico-sintattici, la climax, il gusto dell’iperbole, del sarcasmo, dell’ironia e ...
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MAZZONI, Ofelia
Noemi Billi
Paola Daniela Giovanelli
– Nacque a Firenze il 29 giugno 1883 da Angiolo, ferroviere, e Teresa Torricelli Vasari, ultima di quattro figli.
Rimasta orfana del padre a quattro [...] Bacchibella. Ultima produzione in versi fu L’oro del tramonto (Milano 1933), in cui le frequenti inversioni, anafore, similitudini, personificazioni, metonimie, che intersecano rimandi intratestuali, svelano la perizia a tratti disinvolta con cui la ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] , mentre le ultime due svolgono il concetto della potenza smisurata d'amore. La canzone è ricca di ornamenti retorici quali ripetizioni, anafore, ossimori, endiadi ("vinto e stancato" al v. 4; "'ncresca e grave" al v. 17; "guerra e prova" al V. 26 ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] Nel C. il repertorio tradizionale è rinnovato, tuttavia, da un serie infinita di artifici formali (interrogazioni, dialoghi, allitterazioni, anafore, iterazioni) che ha suggerito ad A. D'Ancona la tesi di un secentismo ante litteram per un fenomeno ...
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GIUNTA di Bevignate (Bevignati, da Bevagna)
Mario Sensi
Frate minore, nacque intorno alla metà del XIII secolo. Il suo nome è legato a s. Margherita da Cortona, della quale fu confessore e biografo. [...] di e su s. Francesco. Redatta in latino volgare-ecclesiastico, con un periodare prolisso, vi ricorrono anafore, rime e allitterazioni, antitesi, apostrofi, interrogazioni ed esclamazioni.
Testimone privilegiato dei rapimenti estatici - insieme con ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] come schemi irregolari ed inconsueti da rielaborare letterariamente per mezzo di tutta una serie di artifici - anafore, chiasmi, zeugmi, inversioni di parole, antitesi, parallelismi, ecc. -gustosamente contrastanti, nella loro nobiltà retorica, con ...
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PIZZETTI, Ildebrando
Fiamma Nicolodi
PIZZETTI, Ildebrando. – Nacque a Parma il 20 settembre 1880 da Odoardo, insegnante di pianoforte e maestro di coro, e da Teresa Fava, primo di cinque fratelli, di [...] ).
I versi usati da Pizzetti poeta sono per lo più endecasillabi e settenari, con frequenti enjambements e anafore; il linguaggio colto, estetizzante, arcaico, ricorre volentieri a stilemi prefabbricati (nei libretti: «uccisi e sterminati», Dèbora, p ...
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anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...
anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...