GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] la vicenda in qualcosa di più di un frigido e poco riuscito pretesto letterario. Il fatto che Auretto ("Aurecto") sia anagramma di "Auctore", che G. certifichi nella chiusa dell'opera di essere stato testimone delle effusioni dei due innamorati, che ...
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GARZONI, Tomaso
Ottavia Niccoli
Nacque nel marzo 1549 a Bagnacavallo, in Romagna, nello Stato pontificio, da Pietro e Altabella Lunardi, di condizioni economiche modeste ma in grado di provvedere all'educazione [...] e in particolare nel suo Der ewigwährender Kalender (1670), che contiene due lunghi dialoghi fra Simplicissimus e Zonagri (anagramma del Garzoni).
Le prime edizioni delle opere del G. sono state indicate nel testo; per un quadro completo ...
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GUARESCHI, Giovannino
Domenico Proietti
Nacque a Fontanelle, frazione di Roccabianca, in provincia di Parma, il 1° maggio 1908 da Primo Augusto, negoziante di biciclette e macchine agricole, e Lina [...] G. è il volume curato dai figli Alberto e Carlotta, Chi sogna nuovi gerani?, Milano 1993 (il titolo è l'anagramma del nome Giovannino Guareschi), in cui la narrazione delle vicende biografiche è costituita dalla citazione di brani (editi e inediti ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] una Nuova disamina della storia delle Pandette pisane e di chi prima le rammentasse, con il nome di Bartolo Luccaberti (anagramma di quello di un confratello) che, con veste di imparzialità, lo difendeva usando la scoperta del Brava. In Toscana P ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] Martinenga ("divina donna" che è "nella cima della mia mente") una lunga lettera, che partendo dal tema cabalistico dell'anagramma finisce per diventare un vero "a solo" di erudizione ermetica; dopo alcuni giorni torna a scriverle una lettera ancora ...
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SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] . Nel maggio del 1619 l’opera uscì a Londra presso il tipografo John Bill con lo pseudonimo Pietro Soave Polano, anagramma del nome dell’autore (Paolo Sarpi veneto), e un lungo sottotitolo di tono antiromano aggiunto da Marcantonio De Dominis, che ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] l'ipotesi che l'autore della Cronica possa essere stato il cinquecentista Anton Francesco Doni (il suo cognome è l'anagramma di Dino). Per lo Scheffer-Boichorst la falsificazione fu compiuta invece verso il 1640 nell'ambito dell'Accademia della ...
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anagramma
s. m. [comp. del gr. ἀνά (che qui indica inversione) e γράμμα «lettera», rifacimento del gr. tardo ἀναγραμματισμός, che aveva questo stesso sign., der. di ἀναγραμματίζω «invertire le lettere di una parola»] (pl. -i). – Sostituzione...
anagrammare
(ant. anagrammatiżżare) v. tr. [der. di anagramma]. – Invertire o disporre diversamente l’ordine delle lettere di una o più parole in maniera da formare un anagramma: anagrammando «carte» si ottiene «certa», «creta», «trace» e...