Esistono secondi e terzi cognomi che si affiancano per vari motivi al primo cognome di molti cittadini, specie in Piemonte, Lombardia, Veneto, Campania e Sicilia. Si tratta di un repertorio piuttosto consistente anche se poco noto. La prima posizioneQueste forme, che possiamo definire come soprannomi familiari tramandatisi in data recente, presentano alcune caratteristiche peculiari che li distinguono ...
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L’esse finale di molti cognomi è parte di un vero suffisso (apocopato) soltanto in alcuni casi, ma entra piuttosto in una terminazione atona molto frequente, che ha almeno quattro diverse origini e tradizioni di particolare interesse. Le forme latineggiantiUn primo gruppo di cognomi rappresenta la variante delle forme patronimiche in -i (oppure in -o) che hanno però mantenuto dal latino medievale – ...
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I cognomi più frequenti che terminano con i tipici suffissi -aldo sono Castaldo e Rinaldi, con -ano Romano e Mariani, con -ardo Lombardo e Lombardi, con -ato Amato e Donati, con -ello Aiello e Martinelli, con -etto Moretti e Marchetti, con -ino Marino e Mancini, con -in Visentin, con -one Meloni e Perrone, con -on Zanon, con -otto Miotto e Mariotti, con -uccio Puccio e Bucci, con -utto Dutto e Cerutti, ...
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Molti cognomi derivano da toponimi e coincidono perfettamente nella forma o, al più, presentano la -i finale del plurale. Alcune volte i toponimi sono popolarissimi mentre non lo è alcun portatore del cognome; altre volte è il contrario, così che pronunciando il nome di famiglia di un personaggio famoso ignoriamo che esista un comune così chiamato. Modugno ovvero il blu dipinto di bluNon c’è dubbio ...
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I cognomi italiani non si contano... Nel senso che sono tanti ma sono anche impossibili da contare. Come? dirà qualche lettore: con tutte le banche dati, le tecnologie informatiche, l’intelligenza artificiale in espansione... No: e vediamo i perché. Emidio De Felice, il pioniereIntanto per un qualsiasi conteggio occorre definire i parametri, i criteri da usare, insomma la metodologia. I primi conteggi ...
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A compiangere la morte funesta di Fetonte, punito da Zeus per aver incendiato le terre d’Africa col carro paterno, vi è anche Cicno, signore dei Liguri, musico dalla voce melodiosa, legato al figlio di [...] dalla recente critica post-colonialista, appare esemplare nel definire i confini tra umano e bestiale: il suo nome, imperfetto anagramma di cannibal, rimanda ad un’ideale di animale come disumano, al nominare come atto per conoscere e, nelle sue ...
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L’arte mariana, i miracoli, le leggende, per quasi venti secoli hanno contribuito a civilizzare in special modo l’Europa (e poi l’America Latina), dove la venerazione per la Beata Vergine è andata di pari passo con il riconoscimento della dignità della donna. Ma la diffusione dei nomi mariani non è stata sempre lineare e massiccia.I nomi mariani si sono diffusi in Oriente prima che in Occidente, e ...
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Il repertorio dei cognomi italiani è ricco di apostrofi e si tratta quasi sempre di preposizioni semplici o articolate elise davanti a vocali. Con la preposizione semplice le forme con D’ sono numerosissime e di varia frequenza per citare solo quelle con la base iniziante con Ab-, ecco D‘Abbene, D’Abbraccio, D‘Ab(b)ronzo, D’Abbruzzi/-o, D’Abramo, D’Abrosca, D’Abundo (alcune hanno origine da un’errata ...
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Dopo aver motivato la non banale differenza di frequenza dei cognomi italiani con la poligenesi della forma e la diversa rilevanza statistica, storica, culturale, politica, sociale dei referenti etimologici (Del perché alcuni cognomi sono frequenti e altri rari), discutiamo qui un’altra importante ragione per cui esistono cognomi frequenti e cognomi rari. Il rapporto lingua-dialettiLe differenze tra ...
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di Simone Fornara* Iniziamo dal titolo: è un gioco di parole, uno dei più sfruttati di sempre. Quale? L’anagramma. Rimescolando le lettere che compongono la bizzarra espressione sciolti da un iglù otteniamo [...] infatti il termine ludolinguistica. Defini ...
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anagramma
s. m. [comp. del gr. ἀνά (che qui indica inversione) e γράμμα «lettera», rifacimento del gr. tardo ἀναγραμματισμός, che aveva questo stesso sign., der. di ἀναγραμματίζω «invertire le lettere di una parola»] (pl. -i). – Sostituzione...
anagrammare
(ant. anagrammatiżżare) v. tr. [der. di anagramma]. – Invertire o disporre diversamente l’ordine delle lettere di una o più parole in maniera da formare un anagramma: anagrammando «carte» si ottiene «certa», «creta», «trace» e...
Gioco enigmistico che consiste nella permutazione delle lettere componenti una parola o una frase in modo da ottenere altre parole o frasi di significato diverso. L'origine dell'a. è antichissima: se ne attribuisce la paternità a Licofrone il...
L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, di suoni), disposto linearmente in ordine...