IMBRIANI, Paolo Emilio
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 31 dic. 1808 da Matteo, discendente da una famiglia originaria di Pietrastornina (Avellino), e da Caterina De Falco, appartenente alla ricca [...] in cui ricoprì l'incarico, l'I., consapevole della portata politica del problema dell'istruzione (l'alto tasso di analfabetismo impediva la partecipazione delle masse alla vita politica e ostacolava l'esercizio dei diritti politici anche di alcuni ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] architetto solo a partire dagli anni Settanta. A ciò si aggiunge un documento trovato da Lenzo che testimonia l'analfabetismo del Lazzari. Si può presumere dunque che l'elaborazione del disegno di un raffinato e colto impalcato architettonico, quale ...
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GABRIELLI, Giorgio
Franco Cambi
Nacque a Palermo il 6 dic. 1886 da Gabriele e da Giuseppa Brancato.
La formazione professionale e culturale del G. avvenne nella Palermo degli inizi del secolo, satura [...] scuola popolare (ancora con Padellaro), dando vita a corsi per adulti rivolti "a debellare l'ancora dilagante piaga dell'analfabetismo in Italia" (Grossi).
Nel 1953, per raggiunti limiti di età, lasciò il ministero della Pubblica Istruzione ed entrò ...
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BACCELLI, Guido
Mario Crespi
Nato a Roma il 25 nov. 1830 da Antonio, chirurgo illustre, e da Adelaide Leonori, dopo aver studiato nel collegio Ghislieri nella città natale, iniziò all'università lo [...] l'introduzione nella scuola elementare del lavoro manuale e dell'istruzione agraria.
Una giusta valutazione della gravità dello analfabetismo di ritorno ispirò al B. nel 1898un progetto, mai realizzato, per la creazione di una scuola "complementare ...
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COMANDINI, Ubaldo
Giuseppe Sircana
Nacque a Cesena (provincia di Forlì) il 25 marzo del 1869 da Giacomo e da Maria Galbucci, in una famiglia che aveva tradizioni repubblicane e risorgimentali. Laureatosi [...] pubblica per contrastare l'influenza clericale. Soprattutto si occupò della scuola primaria, impegnandosi per combattere la piaga dell'analfabetismo e per migliorare le condizioni economiche e morali dei maestri. L'attività del C. in favore della ...
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PAPO, Luigi
Vanni D'Alessio
(Luigi Papo de Montona). – Nacque il 23 giugno 1922, da Guglielmo e da Maria Gregori, a Grado (Gorizia), luogo di origine della madre.
Visse inizialmente a Montona, borgo [...] della stampa slava», scrisse che «l’Italia istituì scuole, non ne soppresse, portò la cultura là dove prima imperava l’analfabetismo e gli allogeni slavi – dimentichi ormai della terra d’origine, fieri di essere stati sudditi veneti, fieri di essere ...
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PAVESI, Giulio
Michele Cassese
– Nacque nel 1510 a Quinzano (Brescia), da genitori bergamaschi di cui non è noto il nome.
Entrò fra i domenicani nel convento di S. Clemente a Brescia e divenne magister di [...] dei ministeri, la sufficienza nelle lettere, il grado di alfabetizzazione, evidenziando un alto tasso d’ignoranza e diffuso analfabetismo. Nel 1557 Pavesi iniziò la visita pastorale, ispezionando la cattedrale e le quattro chiese maggiori della città ...
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BACCELLI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Figlio unico di Guido e di Amalia De' Cinque, nacque a Roma il 10 sett. 1863. Compì gli studi universitari di giurisprudenza e di lettere nell'università di Roma, [...] fu la sua attività. Si interessò alla riforma della scuola media edell'ispettorato scolastico, fondò l'Ente contro l'analfabetismo e si adoperò anche per intensificare gli scambi culturali e per aumentare le scuole italiane all'estero. Nel settore ...
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CALDERONI, Francesco
Sisto Sallusti
Di questo attore, forse di origine ferrarese, attivo nella seconda metà del sec. XVII, dà una prima informazione, in due brevi ma significativi incisi, L. Riccoboni, [...] alla castigatezza dei personaggi. Uomo di una certa istruzione (sapeva leggere e scrivere in un ambiente di quasi generale analfabetismo), ma soprattutto di acuta sensibilità, il C. cercò di ripristinare la dignità dell'attore, riuscendo in siffatto ...
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ARANGIO-RUIZ, Vincenzo
Mario Talamanca
Nacque a Napoli il 7 maggio 1884 da Gaetano, allora avvocato in quella città, e da Clementina Cavicchia, secondogenito di cinque fratelli e primo tra i figli maschi.
Dopo [...] della Società Dante Alighieri nel 1955 (ne era stato vicepresidente dal 1947), dell'Unione nazionale per la lotta contro l'analfabetismo dal 1953 alla morte, e del Corpo nazionale giovani esploratori italiani dal 1953 al 1958. In campo europeo fu ...
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analfabetismo
s. m. [der. di analfabeta]. – Condizione di chi è analfabeta: non si vergogna di confessare apertamente il suo a.; a. di ritorno, quello di chi, avendo appreso a leggere e a scrivere, ha perso tale capacità per mancanza di esercizio...
analfabeta
analfabèta (ant. analfabèto) agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo analphabetus, gr. ἀναλϕάβητος, comp. di ἀν- priv. e ἀλϕάβητος «alfabeto»] (pl. m. -i). – Che non sa né leggere né scrivere: era figlia di un montanaro a.; confessò di...