Cominciò la sua vita avventurosa come soldato nelle truppe inglesi che si battevano nei Paesi Bassi al servizio degli Stati Generali, e ivi guadagnò il grado di capitano e la fama di uomo coraggioso e [...] colonia. D. giunse nella Virginia nel marzo del 1611. Trovò la colonia in condizioni disperate, sconvolta dall'anarchia, estenuata dalle epidemie e dalla fame, tormentata dagli attacchi ininterrotti delle tribù indiane. Si dedicò subito a restaurare ...
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CASERIO, Sante Ieronimo
Alessandro Coletti
Penultimo di otto fratelli, nacque l'8 settembre del 1873 a Motta Visconti, nelle vicinanze di Milano, da Martina Broglia e da Giovanni, che era un contadino [...] .
Fonti e Bibl.: L'Illustr. itl., 1° luglio 1894, p. 3; 8 luglio 1894, pp. 19 ss.; E. Sernicoli, L'anarchia e gli anarchici, Milano 1894, I, p. 367; E. Sernicoli, Gli attent. contro i sovrani, principi e primi ministri: note cronol., Milano 1894, p ...
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ORERO, Baldassare
Carlo ZAGHI
Generale, nato a Novara nel 1832; morto ivi nel novembre 1914. Uscito dall'Accademia militare di Torino il 1° giugno 1859, ebbe il battesimo del fuoco a S. Martino; l'anno [...] , allo scopo di facilitare l'avanzata del negus verso le frontiere settentrionali, di pacificare la regione del Tigrè, in piena anarchia, e specialmente di fornire al govemo un titolo di più per ottenere quella linea di confine Mareb-Belesa-Muna che ...
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Figlia (n. in Ungheria 1371 - m. Napoli 1435) di Carlo III e di Margherita di Durazzo, successe al fratello Ladislao nel 1414. Sposata nel 1415 a Giacomo di Borbone, questi l'anno successivo finì imprigionato, [...] suo erede Alfonso d'Aragona (1421), poi si ravvide e scelse lo stesso Luigi (1423). Ma il padrone, in tutta quell'anarchia, fu Sergianni, il quale però, resosi odioso alla nobiltà napoletana, finì con l'essere ucciso da una congiura (1432), cui seguì ...
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OLLÈ-LAPRUNE, Léon
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Pensatore, nato a Parigi il 25 luglio 1839, ivi morto il 13 febbraio 1898. Professore a Versailles (1868); poi a Parigi, al liceo Enrico IV dal'71 [...] teorica un'insoddisfazione morale; La philosophie et le temps présent (Parigi 1890) la quale vede l'unico rimedio alla "anarchia intellettuale" che travaglia la società del suo tempo in un ritorno a una filosofia vivente ("la filosofia si fa con ...
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MERINO, Jerónimo
Nino Cortese
Nato a Villoviada (Burgos) il 30 settembre 1769, sino a ventun anno visse in seno alla famiglia, di poveri lavoratori; poi ottenne la nomina a curato del suo paese. Ma [...] religiosa, che lo resero particolarmente caratteristico e diedero originalità anche alle truppe che comandava, costrette, nella generale anarchia che travagliava il paese, a rispettare una strana disciplina. In tal modo educatosi politicamente, non è ...
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Liberalismo
Nicola Matteucci
sommario: 1. L'eclissi del liberalismo. 2. Dalla critica dell'ideologia al razionalismo critico. 3. Democrazia totalitaria e democrazia liberale. 4. Dalla società industriale [...] schiavo. Non è però possibile ricondurre la tesi di Nozick a un paleoliberalismo, perché in verità la sua è una posizione anarchica, la quale ha fatto i conti con il principio di realtà che impone l'esistenza almeno di uno Stato minimo. Infatti dove ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Professore di filosofia del diritto e filosofia politica, è il più importante studioso italiano di diritto e politica della seconda metà del Novecento, nel corso della quale ha assunto nel dibattito pubblico [...] della teoria politica (società civile e Stato, diritto e potere, etica e politica, pace e guerra, Stato e anarchia). Nel ruolo di filosofo militante è intervenuto incisivamente, in tutte le stagioni della storia della Repubblica, nel dibattito ...
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ENRICO
Carluccio Frison
Fu l'ultimo dei tre arcivescovi di provenienza germanica (Widgero, Unfrido ed E. in ordine di successione), che ressero la sede arcivescovile di Ravenna dopo la morte di Gebeardo [...] il rapido deterioramento dei rapporti fra l'Impero e il mondo locale emiliano-roniagnolo, dove, in un clima di crescente anarchia, presero il sopravvento assai presto le forze, non più contenute, del particolarismo con tutte le loro rivalità. Questa ...
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Alain
Pseud. del pensatore e giornalista francese Émile-Auguste Chartier (Mortagne 1868 - Le Vésinet, Parigi, 1951). Dopo aver seguito all’École Normale i corsi di Lagneau, fu prof. di filosofia e collaborò [...] richiamandosi alla tradizione razionalistica, cartesiana e spinoziana, A. fu assertore di una morale asistematica, tra lo stoicismo e l’anarchia: convinto che la conoscenza delle cose deve essere sempre viva e attuale (la verità di un momento e di ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...