JÆGER, Hans Henrik
Scrittore norvegese, nato a Drammon il 2 settembre 1854, morto a Cristiania l'8 febbraio 1910. Fu prima marinaio, poi stenografo allo Storting, infine giornalista. Di tendenze avanzate [...] (Anarkiets Bibel, La Bibbia dell'anarchia, 1906), rivoluzionario in politica come in letteratura, attratto da tutto ciò che è estremo e anche patologico (Syk Kjaerlighed, Amore malato, 1896), ebbe in un momento solo importanza storica, quando ...
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Imperatore romano dal 235 al 238 d. C. Nacque in Tracia da una famiglia umilissima; percorse una lunga carriera militare; dopo l'uccisione di Alessandro Severo (235), fu acclamato imperatore dalle truppe [...] (si aprì così il periodo dell'anarchia militare). Continuò la spedizione iniziata dal predecessore contro gli Alamanni, infliggendo loro una gravissima sconfitta. Nel 236-237 sostenne numerose lotte contro Daci e Sarmati. Nel 238 il senato, a lui ...
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Conte, duca e marchese, detto il Ricco, figlio di Adalberto I (v.) e di Rottilde dei duchi di Spoleto, governò la sua regione all'incirca dall'889 al 915, nel periodo della cosiddetta anarchia feudale. [...] Nipote di Guido, duca di Spoleto, poi re e imperatore, abbracciò dapprima il partito che sostenne lo zio contro Berengario I e poi contro Arnolfo il tedesco. Dall'894 fino al 905, A. seguì nei riguardi ...
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. Fondatore della dinastia dei Qāgiār, la quale ha regnato in Persia dal 1786 al 29 ottobre 1925. Nato nel 1155 ègira = 1742 d. C. e discendente di un'antica stirpe turca (non iranica), approfittò dello [...] stato di anarchia in cui era caduta la Persia sulla fine del sec. XVIII, per proclamarsi sovrano a Ṭeherān, nel 1786, e sostenere un'implacabile lotta contro il guerresco e valoroso Luṭf ‛Alī Khān, ultimo principe della dinastia Zenda, che alfine ...
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Pierre-Roger de Beaufort (Maumont 1329 - Roma 1378); nipote di Clemente VI, seguì gli studî giuridici a Perugia col celebre Baldo; cardinale diacono di S. Maria Nova dal 1348 con fama di vita integra e [...] sostenitore della residenza ad Avignone, comprese ben presto la necessità di tornare a Roma per porre fine all'anarchia dello Stato pontificio e alla convulsa situazione italiana, agitata da Bernabò Visconti desideroso di tenere Bologna, punto chiave ...
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Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese e della Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] come un prodotto della volontà umana.
La federazione è la sola forma di organizzazione del potere che permetta di superare l'anarchia internazionale e di eliminare i rapporti di forza tra gli Stati. Come ha scritto Kant (v., 1795; tr. it., p. 299 ...
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Gopala
Re indiano (7° sec. d.C.). Secondo la tradizione raccolta dal monaco buddhista Taranatha (16° sec.), fu eletto da un’assemblea di signori locali e grazie alle armi donategli dalla dea Chandi riuscì [...] a uccidere una diavolessa che aveva gettato il Bengala nell’anarchia. Fondò così la dinastia Pala, destinata a regnare su gran parte degli odd. Bengala e Bihar. ...
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Attrice italiana (Milano 1941 - Roma 2013). Dopo una breve attività teatrale (partecipò, tra l'altro, all'Orlando furioso di L. Ronconi, 1969), si è affermata come attrice brillante nei film di L. Wertmüller [...] (Mimì metallurgico ferito nell'onore, 1972; Film d'amore e d'anarchia, 1973; Travolti da un insolito destino, 1974; ecc.). Oltre a numerose altre interpretazioni cinematografiche, anche in ruoli drammatici (Caro Michele, 1976; Dimenticare Venezia, ...
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Narratore e polemista, nato a Parigi nel 1894. Medico della periferia industriale di Parigi, è passato attraverso varie esperienze politiche o piuttosto di fazioni intellettuali. Dapprima simpatizzante [...] per un comunismo fortemente tinto d'anarchia, si volse poi ad una collerica campagna antisemita della quale sono documento i pamphlets Bagatelles pour un massacre, 1937 (traduzione italiana: Bagattelle per un massacro, Milano 1938) e Écoles pour les ...
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Nato a Popayȧn (Colombia) il 9 luglio 1817. Di famiglia aristocratica, fu educato in Italia e in Inghilterra. Fin dal 1840 entrò nella vita pubblica colombiana; per le sue campagne militari e giornalistiche [...] contro la tirannia e contro l'anarchia del governo del 1851, gli furono confiscati i beni, fu imprigionato e mandato in esilio al Perù. Ritornò nel 1854, sempre ribelle, e nel 1860 si levò in armi, difendendo la libertà costituzionale contro il ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...