CIONE, Domenico Edmondo
Gennaro Incarnato
Nato a Napoli il 7 giugno 1908 da Stefano, avvocato di origine pugliese inurbatosi di recente e artefice della sua fortuna, ed Emilia Faraone, figlia di commercianti [...] a Montemurro Lucano. Qui maturò la sua crisi politica e la rottura col Croce. La convivenza con oppositori socialisti, anarchici e comunisti aveva su di lui un effetto contraddittorio. Il contatto con uomini che, non solo si opponevano al fascismo ...
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GATTELLI, Giovanni
Andrea Proietti
Nacque ad Argenta, nella Legazione pontificia di Ferrara, il 3 ag. 1835 da Ignazio e da Clemenza Salvatori. Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università di Ferrara, [...] affidatagli non era tra le più importanti, ma destava qualche preoccupazione per l'attività dei socialisti rivoluzionari e degli anarchici.
Il G. affrontò l'incarico evitando di assumere posizioni troppo rigide; in più di un'occasione, anzi, escluse ...
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FRATTI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Forlì il 15 maggio 1845 da Luigi e da Domenica Ravajoli. Di famiglia agiata - il padre, ingegnere e progettista con qualche precedente di tipo patriottico, [...] in giurisprudenza a Bologna proprio per aiutare professionalmente gli oppositori della monarchia (più tardi avrebbe difeso gli anarchici implicati negli incidenti romani del 1° maggio 1891), raddoppiò i suoi sforzi inserendosi, spesso con funzioni ...
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Nato nel 1843 a Santa Maria di Licodia (Catania) da famiglia di proprietari terrieri, a quindici anni era già fra i rivoluzionari sospetti al governo borbonico. Laureatosi in giurisprudenza, si stabilì [...] cospirazione e internazionalismo" celebrato dalla corte di Assise di Firenze.
Con questo processo il governo intendeva rispondere al tentativo insurrezionale anarchico di Imola e al complotto di Firenze dell'agosto 1874, attaccando nello stesso tempo ...
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Mazzini, Giuseppe
Patriota e uomo politico (Genova 1805 - Pisa 1872). L’ambiente familiare contribuì a dare al giovane Mazzini una formazione severa sulla quale ebbero indubbi riflessi gli ideali democratici [...] (1860). Nel 1864 la partecipazione alla fondazione della Prima internazionale lo aveva visto opporsi ai marxisti e agli anarchici di cui condannava l’irreligiosità, la negazione della nazione e della proprietà individuale, la lotta di classe. Quest ...
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DE MICHELIS, Giuseppe
Maria Rosaria Ostuni
Nacque a Pistoia il 6 apr. 1872 da Paolo e da Luigia Candia di Gavi. La famiglia era originaria di Novi Ligure. Compì gli studi universitari in Svizzera, dove [...] politica aderente alle cose) e c'era la "Bonomelli" (il patronato cattolico di assistenza agli emigranti), c'erano gli anarchici e i predicatori evangelici, i consoli che seguivano ex officio gli emigrati e gli intellettuali che li studiavano.
Sono ...
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BOTTINI, Lorenzo
Mirena Bernardini Stanghellini
Nacque a Lucca il 16 giugno 1849 dal marchese Giovanni Battista e da Teresa Mazzarosa, in un'antica famiglia patrizia nota per la sua tradizione di costante [...] come rimedio ai mali presenti... Sorge per sostenere quella fede religiosa che avrebbe impedito la propagazione delle teorie anarchiche... e come rimedio ai mali estremi prodotti dal moderno positivismo" (Esare, VIII [1894], 1). Quando l'Esare nacque ...
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FIORENTINI, Lucio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Vestone, nel circondario di Salò, il 25 ott. 1829 da Giambattista. Di famiglia borghese - il padre possedeva alcuni "tenimenti" a Calcinatello (Le dieci [...] liberalismo: su questo insistevano i suoi lavori, quasi tutti editi a Torino da Bocca, tra i quali spiccavano Socialismo e anarchia, 1895; La marcia del socialismo, 1895; La evoluzione del socialismo alla fine del sec. XIX, 1901.
La battaglia del F ...
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LAZZARO, Giuseppe
Silvana Musella
Nacque a Napoli il 6 apr. 1825 da Gaetano e Marianna Antonucci. Educato dai gesuiti, si dedicò agli studi letterari e fin da giovanissimo operò nel giornalismo. Per [...] in cui la reazione calunniava i patrioti italiani indicandoli come nemici dell'ordine pubblico e sociale. Nel 1874, dopo i moti anarchici in Emilia, a Firenze e in Puglia, il L. si espresse contro la tendenza a ricorrere a leggi speciali, perché "le ...
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FERRERO, Pietro
Giuseppe Sircana
Nacque a Grugliasco, in provincia di Torino, il 12 maggio 1892, da Giuseppe e da Carlotta Carolina Scarafia.
Nel 1913 la morte del padre, operaio e fondatore della cooperativa [...] , Ricordi di un operaio torinese, I, Sotto la guida di Gramsci, Roma 1949,pp. 178, 231, 233 s.;P. C.Masini, Anarchici e comunisti nel movimento dei Consigli a Torino, Torino 1951,pp. 12, 17;P.Spriano, Torino operaia nella grande guerra (1914-1918 ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...