Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] ginnasticato, ambiguo» (Cederna, 1971, pp. 31-33). Il tratto sul fisico era già comparso nella commedia Morte accidentale di un anarchico, scritta da Dario Fo sulla vicenda di Pinelli e messa in scena per la prima volta il 5 dicembre 1970, laddove ...
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Storia (p. 416). - L'avvento della repubblica spagnola (14 aprile 1931) aveva favorito, per un complesso di ragioni e di circostanze più contingenti che storiche, il coronamento delle aspirazioni regionalistiche. [...] , capo dell'Esquerra catalana, che aveva l'appoggio di tutti i partiti di sinistra e in particolar modo dei sindacati anarchici.
Il 1934 fu l'anno delle prove generali rivoluzionarie, che dovevano portare due anni dopo alla guerra civile. I moti ...
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BOSCO, Rosario Garibaldi
Bruno Anatra
Nacque a Palermo il 28 luglio del 1866 da Niccolò e Teresa Patorno, in una famiglia della media borghesia di idee democratiche. Conseguito il diploma di ragioniere, [...] e di aderire al P.S.L.I. e facendo approvare, il 9 novembre, la dissociazione del Fascio dai metodi degli anarchici. Il riordinamento delle sezioni e il calo degli iscritti, a fine d'anno, dovettero essere anche conseguenza di questa scelta. Il ...
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rivoluzioni russe
Massimo L. Salvadori
Le giornate che sconvolsero la storia del Novecento
La rivoluzione del 1905 e le due rivoluzioni del 1917, l’una di febbraio che provocò la caduta dello zarismo [...] altra via possibile per cambiare la Russia. Nel 1881 Alessandro II cadde vittima di un attentato.
A loro volta, gli anarchici, come Michail A. Bakunin, teorizzavano la violenza rivoluzionaria come unico mezzo per abbattere lo zarismo. Il regno del ...
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CROCE, Giuseppe
Antonio Castelli
Nacque a Somma Lombardo (Varese) il 18 apr. 1853, da Carlo e da Clementina Giusti. Cominciò a lavorare da fanciullo come selciatore, e poi fu garzone di bottega. Analfabeta, [...] ; G. Manacorda, Il movim. operaio ital. attraverso i suoi congressi, Roma 1963, ad Indicem; L. Briguglio, Il P.O.I. e gli anarchici, Roma 1969, ad Indicem; G. Procacci, La lotta di classe in Italia agli inizi del XX secolo, Roma 1970, ad Indicem; D ...
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Umberto I, re d’Italia
Sergio Parmentola
Il re della svolta autoritaria della fine del 19° secolo
Figlio e successore del primo re d’Italia, Umberto I sostenne una politica colonialistica e favorì la [...] delle massime onorificenze del regno.
Per vendicare le vittime di Milano e punire il comportamento tenuto dal sovrano, un anarchico italiano che viveva in America, Gaetano Bresci, tornò in Italia per uccidere Umberto I. L’attentato ebbe successo e ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] nelle diverse realtà storiche.
Dal punto di vista politico, il congresso di Londra del 1896 decretò l’espulsione degli anarchici e la condanna del revisionismo, affrontando una serie di altri problemi cruciali per le sorti del movimento. Negli anni ...
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CERETTI, Celso
Pier Carlo Masini
Nacque da Luigi e da Maria Malagodi il 23 genn. 1844 a Mirandola, città dove vivace era l'opposizione al regime estense. Il padre, incarcerato per i moti del '31, dette [...] tutta la Sinistra e al C. giunsero attestati di simpatia e di solidarietà da parte di repubblicani, radicali, socialisti e anarchici. Dei due aggressori il Pini venne di lì a poco arrestato dalla polizia francese e, condannato anche per altri reati ...
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HEUSCH, Nicola
Piero Crociani
Figlio di Gioacchino, ufficiale dell'esercito toscano, e di Carolina Pieri, nacque il 5 marzo 1837 a Calci, presso Pisa. Non ancora diciottenne, intraprese la carriera [...] dell'H. coincise, quindi, con la fine dei moti e l'inizio della repressione, con circa 600 arresti, soprattutto tra anarchici e socialisti, e i relativi processi davanti ai tribunali militari.
L'H. era persuaso che la rivolta avesse avuto motivazioni ...
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BOBBIO, Giacomo
Alceo Riosa
Nacque a Fossano (Cuneo) il 16 febbr. 1848 da Bartolomeo e Anna Pagliano. Costretto dalle condizioni familiari a interrompere prematuramente gli studi, a tredici anni si [...] e portò all'arresto dei principali promotori di essa, fra cui appunto il Bobbio. Intanto, la polemica tra anarchici e marxisti non lasciava indifferenti gli internazionalisti romani. Quando, verso la fine del 1873, la sezione internazionale romana ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...