Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] quasi per caso e contiene elementi cinematografici eterogenei, possono essere considerati a ragione dadaisti per quello spirito anarchico, rivoltoso, provocatorio che era connaturato con il movimento, e per quella forma adottata, libera dai vincoli ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] e donne, una Colonia tostoiana»16, di spirito anarchico-cristiano.
Ma la componente interconfessionale, e quindi nell’adeguare pensiero e vita; affermare il necessario momento anarchico del ‘mistico’ pur aborrendone la mostruosità – tale è ...
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Pacifismo
Mulford Q. Sibley
di Mulford Q. Sibley
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenno storico. 3. Concetti di pacifismo. 4. Basi comuni. 5. Pacifismo non politico. 6. Pacifismo politico. 7. I punti di [...] del pacifismo non politico. Durante l'ultimo periodo della sua vita, egli divenne quel che potrebbe esser definito un pacifista anarchico, con la sua insistenza sulla semplicità, sulla necessità del duro lavoro manuale, e sul rifiuto di obbedire allo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica tra scienza e tecnologia
Luigi Cerruti
La storia della chimica non può mai essere una storia puramente disciplinare, perché è continuamente – e fittamente – legata allo sviluppo dell’industria [...] prodotto per catalisi eterogenea. Il tratto singolare di questa situazione è che Molinari era un attivo e dichiarato anarchico, e di conseguenza era costantemente pedinato dalla polizia e sorvegliato dai carabinieri. Anche durante la guerra scrisse e ...
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CHIESA, Eugenio
Luigi Ambrosoli
Nato a Milano il 18 nov. 1863 da Filippo e Maria Chiesa, percorse nella città natale gli studi elementari e secondari fino al conseguimento del diploma di ragioniere; [...] le soluzioni collettivistiche; nel marzo 1902 il C. futra i sostenitori della candidatura nel V collegio milanese dell'anarchico Pietro Calcagno, confinato a Ventotene, contro il socialista Filippo Turati.
Nel congresso tenuto a Pisa nello stesso ...
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COLOMBINO, Giuseppe Emilio
Francesco M. Biscione
Più noto quale Emilio, nacque a Torino il 30 gennaio del 1884, da Federico e da Costanza Borello, e iniziò a lavorare quale operaio meccanico in un'officina [...] la direzione nazionale a controllare la protesta degli anarco-sindacalisti che aveva indebolito l'incidenza socialista formando una nuova sinistra operaia capeggiata a Torino dall'anarchico M. Garino e dal socialista "intransigente" M. Montagnana ...
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GROSSON (Grosson de Guentry), Paola
Carlo D'Alessio
Nacque a Bergamo l'11 genn. 1866 da Francesco Claudio, militare di carriera, e da Margherita Trolli.
Come era prassi nelle famiglie agiate dell'epoca, [...] i movimenti femminili finivano per rinchiudersi venivano dalla G. discussi e rifiutati.
In questa chiave l'emancipazionismo anarchico della G. finisce per coniugarsi spesso a un atteggiamento sostanzialmente conservatore dal punto di vista sociale ...
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EANDI, Giovanni
Giuseppe Sircana
Nacque a Torino il 20 marzo 1849 in una famiglia di media borghesia.
Dopo il liceo frequentò la facoltà di giurisprudenza senza però conseguire la laurea. Sin da giovane [...] del socialismo e del movimento operaio italiano, I, Periodici, Roma-Torino 1956, pp. 42, 964; L. Bettini, Bibliografia dell'anarchismo, I, 1, Firenze 1972, ad Indicem; Diz. biogr. del movimento operaio italiano, a cura di F. Andreucci-T. Detti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La registrazione di avvenimenti su nastro magnetico, filtrata dal tubo catodico [...] possibilità del movimento percepiti in un fluire continuo senza scarti. Questo rende il video, almeno all’inizio, uno strumento anarchico e indipendente dalla volontà dell’artista.
Il tedesco Wolf Vostell, altro pioniere, nel 1959, in Tv Dé/coll/age ...
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CAMPOREALE, Pietro Paolo Beccadelli e Acton principe di
Stefano Indrio
Nacque a Napoli il 26 apr. 1852 da Domenico e da Laura Acton. Rimase orfano del padre nel 1863, e la madre si risposò, nel 1864, [...] a stabilire contatti con gli ambienti clericali, era quasi esorcista nei confronti del movimento operaio, socialista ed anarchico, non era priva talvolta di sfumature antifemministe, diffidava delle spese, che trovava eccessive, per la pubblica ...
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anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...
anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...