F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] l'atteggiamento autoritario del governo aragonese, che ne limitava gli usuali soprusi. Le loro speranze di tornare a un dorato passato anarchico furono suscitate per un attimo dagli sforzi di Callisto III di negare a F. il trono di Napoli, ma il papa ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] dei protagonisti avrebbe dovuto realizzare l'utopia del falansterio, ma che fu sede di una sgangherata comunità di anarchici) fino al maldestro tentativo insurrezionale del 1874 a Bologna, che avrebbe dovuto accendere la miccia della rivoluzione ...
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Il turismo alpino: non solo neve
Andrea Leonardi
L’esordio del turismo nelle regioni del versante meridionale delle Alpi è solitamente fatto risalire da una parte alla valorizzazione delle risorse idrominerali [...] anche sul versante alpino italiano, ha lasciato ferite anche profonde in un delicato scenario ambientale.
Lo sviluppo talora anarchico di insediamenti, come quelli realizzatisi a Breuil-Cervinia o al passo del Tonale, o anche quello semplicemente ...
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GENONI, Rosa
Eugenia Paulicelli
I primi anni e il contesto storico-sociale
Rosa Angela Caterina Genoni nacque il 16 giugno 1867 nell’antico borgo lombardo di Tirano in provincia di Sondrio da una famiglia [...] di vestirsi.
Tra il 1893 e il 1894, Genoni conobbe l’avvocato Alfredo Podreider nel circolo di Pietro Gori, intellettuale anarchico, giornalista e poeta. Podreider divenne presto il suo compagno di vita, con il quale nel 1903, ebbe una figlia di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] ebbe così notevole influenza sul movimento cattolico. Nelle sue pagine conduceva una requisitoria contro il «liberalismo anarchico», la «libertà senza freno», secondo concetti risalenti al neotomismo, che per primo aveva espresso tale necessità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] 1988). Critiche analoghe Rossi ha mosso anche alle immagini parziali o distorte di Galilei, per es., al Galilei metodologicamente «anarchico» di Paul K. Feyerabend (1924-1994).
Dalle letture di testi dell’ars memorativa compiute per il sesto capitolo ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] Sassaroli, da Filottrano (Ancona), che tra il 1850 e il 1870 scrisse rime dialettali di contenuto sociale e anarchico; Odoardo Giansanti detto Pasqualon (1852-1932), forse il poeta dialettale più famoso e importante della regione; Giulio Grimaldi ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] e denunziò quello che giudicava il cattivo uso fatto in Italia della libertà di sciopero e di serrata, e "l'anarchia morale" regnante nel paese, attribuendone le cause alla mancanza di sentimento nazionale; quelle del 1909 contro i metodi elettorali ...
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MATTEUCCI, Nicola
Nicola Matteucci (nome completo: Nicola Matteucci Armandi Avogli Trotti) nacque a Bologna il 10 gennaio 1926 da Lionello, ingegnere e ufficiale della Marina, e da Giuseppina Acquaderni [...] e immaginare nuove forme di convivenza nella libertà, e conclude con una caratterizzazione dell’uomo liberale come “soltanto un anarchico che fa i conti con ‘il principio di realtà’” (Ibid., p. 127).
Nella voce Liberalismo redatta per il Dizionario ...
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GABER, Giorgio
Stefano Pivato
GABER (Gaberscik), Giorgio
Nacque a Milano il 25 gennaio 1939, secondogenito di Guido, di origini istriane e di professione impiegato, e di Carla Mazzoran. A nove anni [...] iniziato una fortunata carriera politica nelle file di Forza Italia. Altri – e fra questi Dario Fo − lo definirono un anarchico individualista.
In realtà fu frequente in Gaber la polemica contro lo Stato e le sue istituzioni. Già nel 1966 scrisse Ma ...
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anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...
anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...