Scrittore e uomo politico italiano (Napoli 1856 - Roma 1930). Seguace di C. Pisacane, aderì poi all'Internazionale di Bakunin e passò quindi dal movimento anarchico al riformismo socialista. Esule a Parigi, [...] condannato politico nel 1894, dal gennaio 1895 pubblicò a Roma, con G. Domanico, la Rivista critica del Socialismo, e infine si schierò contro il fascismo. Scritti principali: Formes et essences du socialisme ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Roma 1884 - San Paolo, Brasile, 1951); antifascista, nel 1926 si rifugiò in Francia e si stabilì poi in Brasile. Scrisse novelle e romanzi di ispirazione anarchico-comunista, a sfondo [...] erotico (La casa dell'uomo, 1915; Le adolescenti, 1920; ecc.), libri di guerra (Sott'la naja, 1916; Come t'erudisco il fante, 1918), saggi (Il ritorno di Machiavelli, 1916), memorie (Vent'anni dopo, 1947), ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Heidelberg 1895 - Wilflingen 1998). Figura tra le più complesse e discusse della cultura tedesca del 20° sec., in provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere si pose [...] come aristocratico anarchico, profetizzando con distacco una catastrofe epocale che coinvolge non solo la società umana ma l'intero pianeta, e dalla quale può salvarsi solo l'individuo in responsabile fuga verso l'interiorizzazione. È questa la ...
Leggi Tutto
Sociologo e filosofo russo (Melechovo 1823 - Parigi 1900). Dal 1870 svolse un'intensa attività di studioso e rivoluzionario all'estero, dirigendo (1873-76) la rivista socialista Vperëd! ("Avanti!"), in [...] cui, contro l'estremismo anarchico di M. A. Bakunin, sostenne la necessità di educare politicamente e socialmente il popolo russo per condurlo alla rivoluzione. In questo senso L. è il maggiore teorico del populismo rappresentato dal partito ...
Leggi Tutto
Poeta e drammaturgo russo (Sinferopoli 1899 - Mosca 1968). Tra i maggiori esponenti della poesia costruttivista, scrisse raccolte di versi (Rekordy "Primati", 1926), poemi (Uljalaevščina "L'epopea di Uljalaev", [...] 1927, sulle imprese di un capobanda anarchico durante la guerra civile; Zapiski poeta "Memorie di un poeta", 1927), il romanzo in versi Puštorg ("Il commercio di pelli", 1928), opere teatrali come Komandarm 2 ("Il comandante d'armata n. 2", 1929), ...
Leggi Tutto
Poeta francese (Tarbes 1854 - Combs-la-Ville, Senna e Marna, 1919); esordì come parnassiano con Le jardin des rêves (1880), per approdare poi al simbolismo (Vitraux, 1891). La passione polemica lo spinse [...] verso il giornalismo: si dichiarò anarchico e ostentò una grande violenza verbale, sia in poesia (Au pays du mufle, 1891) sia in prosa (Imbéciles et gredins, 1900). ...
Leggi Tutto
Umberto I, re d’Italia
Sergio Parmentola
Il re della svolta autoritaria della fine del 19° secolo
Figlio e successore del primo re d’Italia, Umberto I sostenne una politica colonialistica e favorì la [...] delle massime onorificenze del regno.
Per vendicare le vittime di Milano e punire il comportamento tenuto dal sovrano, un anarchico italiano che viveva in America, Gaetano Bresci, tornò in Italia per uccidere Umberto I. L’attentato ebbe successo e ...
Leggi Tutto
PECCHIOLI, Ugo
Claudio Rabaglino
PECCHIOLI, Ugo. – Nacque a Torino il 14 gennaio 1925, ultimo di tre figli di Dante e di Gioconda Dionisy.
La sua era una tipica famiglia della media borghesia: il padre, [...] simpatizzante anarchico, era un artigiano gioielliere; la madre, donna profondamente cattolica, era insegnante di pianoforte; abitavano in un appartamento in corso Vinzaglio, nell’elegante quartiere della Crocetta, uno dei più esclusivi della città.
...
Leggi Tutto
Giornalista e propagandista fascista (Urbisaglia 1890 - Parigi 1924); collaboratore della mussoliniana Utopia e del Popolo d'Italia del quale fu anche redattore e corrispondente a Parigi dal 1920, fondò [...] nella capitale francese (1923) il settimanale Italie nouvelle. Fu ucciso dall'anarchico italiano E. Bonomini. ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Erwitzen, Vestfalia, 1854 - Grosslichterfelde, Berlino, 1904). Studiò filosofia e lettere a Lipsia, giornalista a Brema (1878) poi (1880-82) a Londra, Rotterdam e Amsterdam; fu in Italia [...] negli anni 1889-91 prima di fissarsi a Berlino, dove, vagabondo e anarchico, divenne il principale esponente della locale bohème. Assommando in sé elementi misticheggianti e altri utopistico-socialistici, si palesò maestro impareggiabile soprattutto ...
Leggi Tutto
anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...
anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...