Scrittore, drammaturgo e cineasta tedesco (Monaco di Baviera 1938 - ivi 2022). Artista anarchico e indipendente, ricollegandosi alla tradizione popolare e letteraria bavarese e ad autori come M. Fleisser [...] e K.Valentin, ha rappresentato impietosamente la società tedesca contemporanea. La sua narrativa magmatica, grottesca e viscerale, che ha offerto personaggi ed episodi anche al suo teatro e al suo cinema, ...
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Poeta, romanziere, drammaturgo, saggista (Londra 1920 - Banbury 2000), studioso di fisiologia e biochimica. Convinto anarchico e pacifista, rifiutò di combattere nella seconda guerra mondiale. È noto soprattutto [...] come romanziere (No such liberty, 1941; The power house, 1944; On this side nothing, 1948; A giant's strength, 1952; Come out to play, 1961; Tetrarch, 1980; The philosophers, 1989). Ha scritto poesie (The ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Napoli 1856 - Roma 1930). Seguace di C. Pisacane, aderì poi all'Internazionale di Bakunin e passò quindi dal movimento anarchico al riformismo socialista. Esule a Parigi, [...] condannato politico nel 1894, dal gennaio 1895 pubblicò a Roma, con G. Domanico, la Rivista critica del Socialismo, e infine si schierò contro il fascismo. Scritti principali: Formes et essences du socialisme ...
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Scrittore italiano (Roma 1884 - San Paolo, Brasile, 1951); antifascista, nel 1926 si rifugiò in Francia e si stabilì poi in Brasile. Scrisse novelle e romanzi di ispirazione anarchico-comunista, a sfondo [...] erotico (La casa dell'uomo, 1915; Le adolescenti, 1920; ecc.), libri di guerra (Sott'la naja, 1916; Come t'erudisco il fante, 1918), saggi (Il ritorno di Machiavelli, 1916), memorie (Vent'anni dopo, 1947), ...
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Scrittore tedesco (Heidelberg 1895 - Wilflingen 1998). Figura tra le più complesse e discusse della cultura tedesca del 20° sec., in provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere si pose [...] come aristocratico anarchico, profetizzando con distacco una catastrofe epocale che coinvolge non solo la società umana ma l'intero pianeta, e dalla quale può salvarsi solo l'individuo in responsabile fuga verso l'interiorizzazione. È questa la ...
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Poeta e drammaturgo russo (Sinferopoli 1899 - Mosca 1968). Tra i maggiori esponenti della poesia costruttivista, scrisse raccolte di versi (Rekordy "Primati", 1926), poemi (Uljalaevščina "L'epopea di Uljalaev", [...] 1927, sulle imprese di un capobanda anarchico durante la guerra civile; Zapiski poeta "Memorie di un poeta", 1927), il romanzo in versi Puštorg ("Il commercio di pelli", 1928), opere teatrali come Komandarm 2 ("Il comandante d'armata n. 2", 1929), ...
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Poeta francese (Tarbes 1854 - Combs-la-Ville, Senna e Marna, 1919); esordì come parnassiano con Le jardin des rêves (1880), per approdare poi al simbolismo (Vitraux, 1891). La passione polemica lo spinse [...] verso il giornalismo: si dichiarò anarchico e ostentò una grande violenza verbale, sia in poesia (Au pays du mufle, 1891) sia in prosa (Imbéciles et gredins, 1900). ...
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Scrittore tedesco (Erwitzen, Vestfalia, 1854 - Grosslichterfelde, Berlino, 1904). Studiò filosofia e lettere a Lipsia, giornalista a Brema (1878) poi (1880-82) a Londra, Rotterdam e Amsterdam; fu in Italia [...] negli anni 1889-91 prima di fissarsi a Berlino, dove, vagabondo e anarchico, divenne il principale esponente della locale bohème. Assommando in sé elementi misticheggianti e altri utopistico-socialistici, si palesò maestro impareggiabile soprattutto ...
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Carrière, Jean-Claude
Bruno Roberti
Sceneggiatore cinematografico, scrittore e drammaturgo francese, nato a Colombières-sur-Orb (Hérault) il 19 settembre 1931. Nella sua scrittura, che manifesta l'acume [...] vizi del mondo borghese in Le charme discret de la bourgeoisie (1972; Il fascino discreto della borghesia) e il furore anarchico in Le fantôme de la liberté (1974; Il fantasma della libertà).La curiosità per il documento storico è diventata spesso ...
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anarchico
anàrchico agg. e s. m. (f. -a) [der. di anarchia] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Proprio dell’anarchia e di chi ne propugna i principî: sistema a., dottrine a., movimento a.; attentati anarchici. b. s. m. Chi professa l’anarchia o tende...
anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...