Scrittore svedese (Stoccolma 1793 - Brema 1866). Studiò a Uppsala (1808-15) e ottenne varî impieghi in Finlandia e nell'amministrazione civile della capitale svedese; nel 1824 si stabilì nel Värmland, [...] ", 1832-51), è tutta ispirata al suo quietismo estetico religioso d'impronta zinzendorfiana, alla mistica erotica e al suo anarchismo rousseauiano. A preferenza della prosa, di cui oggi sempre più si avverte il vuoto sotto gli orpelli romantici, le ...
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Uomo politico russo, nato a Karaul il 12 novembre 1872, dal diplomatico Vasilij Nikolaevič Č., che fu a Torino e a Parigi, e poi, dimessosi, si ritirò a Tambov, dove morì. Č. studiò a Tambov e a Pietroburgo. [...] indirizzato verso il panteismo. La lettura di Dostoevskij, di Nietzsche contribuì ad orientare il suo spirito verso l'anarchismo individualista, che si accentuò per le relazioni di amicizia contratte durante gli studî.
Conseguita la laurea, il Č ...
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DOMANICO, Giovanni
Giuseppe Masi
Nacque a Rogliano (Cosenza) il 17 ag. 1855 da Domenico e da Caterina Cardamone.
Il padre, cattolico di formazione giobertiana e amico di diversi uomini politici, era [...] Manzotti, Il giornalismo socialista dal 1876 al 1896, in Clio, V (1969), I, pp. 33-47; P. C. Masini, Storia degli anarchici italiani da Bakunin a Malatesta (1862-1892), Milano 1969, ad Indicem; M. Fatica, Origini del fascismo e del comunismo a Napoli ...
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Nell'ultimo cinquantennio, l'e. ha richiamato su di sé una crescente attenzione, che ha coinciso con un progressivo ampliamento delle sue funzioni. Le due definizioni fornite nella prima edizione dell'Enc. [...] , e al limite alienate cui tendono le strutture egualitarie e garantiste: essa sconfina pertanto nell'utopia dell'anarchismo libertario, capovolgendosi anch'essa dialetticamente nel suo opposto.
Sull'altro versante, la concezione in cui prevale il ...
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DE CESARE, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Spinazzola (Bari) l'11 nov. 1845 da Antonio, possidente, e da Teresa Mandoi.
Il padre apparteneva a famiglia molto in vista per livello culturale - il [...] , e in quelli immediatamente successivi, formato alcuni tra i maggiori esponenti della cultura pugliese, primi fra tutti il teorico dell'anarchismo C. Cafiero, il positivista A. Angiulli e lo storico G. Salvemini.
L'impronta che vi ricevette il D. fu ...
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studentesco, movimento
Fenomeno che si sviluppò in università e scuole di numerosi Paesi industriali dalla metà degli anni Sessanta ai primi anni Settanta (➔ Sessantotto). La contestazione giovanile [...] , in particolare quello di elaborazione psicanalitica della scuola di Francoforte, e certe correnti moderne di anarchismo). I conflitti innescati si caratterizzano essenzialmente per contenuti di polemica antiautoritaria, contro l’establishment ...
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MISEFARI, Bruno
Giuseppe Masi
, Bruno Nacque a Palizzi (Reggio di Calabria) il 17 genn. 1892 da Carmelo e da Francesca Autelitano, primogenito di una famiglia numerosa (otto figli).
Conseguita la licenza [...] a Roma, dove morì il 12 giugno 1936.
Tra le opere del M. si ricordano: Chi sono e cosa vogliono gli anarchici, Napoli 1921; Commemorazione di Francisco Ferrer, Zurigo 1917. Gli scritti del M. sono stati pubblicati postumi a cura della moglie: F ...
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Guerriglia
Werner Hahlweg
di Werner Hahlweg
Guerriglia
sommario: 1. Definizione della guerriglia. 2. Fondamenti storici. 3. Forme, strutture e moventi della guerriglia contemporanea. 4. Teoria e prassi [...] di Alberto Bayo, che in questo campo fu, com'è noto, uno dei maestri di Che Guevara; infine, anche la guerriglia anarchica ha avuto un teorizzatore in Powell, il cui The anarchist's cookbook, apparso nel 1969, è giunto nel 1977 alla sua quindicesima ...
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CONVERTI, Niccolò
Giuseppe Masi
Nato a Roseto Capospulico (Cosenza) il 18 marzo 1855 da Leonardo e da Elisabetta Aletta, entrambi di famiglia benestante, compì gli studi, prima a Corigliano e a Cosenza [...] . Della Peruta, Democrazia e socialismo nel Risorgimento, Roma 1965, ad Indicem;L. Briguglio, Il partito operaio ital. e gli anarchici, Roma 1969, ad Indicem. Altri dati, in G. Cerrito, Il processo di formazione e lo sviluppo dei fasci dei lavoratori ...
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TARTAGLIA, Ferdinando
(Fernando).
Anna Scattigno
– Nacque a Parma il 1° ottobre 1916 da Luigi e da Silvia Azzali. Il padre era un imprenditore nell’abbigliamento militare, la madre morì prematuramente [...] di Pisa, a.a. 1997-98; R. Mangini, Aldo Capitini, «La Cittadella» e il Movimento di religione, in Rivista storica dell’anarchismo, VI (1999), 1, pp. 5-40; A. Scattigno, «Favole d’inizio». F. T., in Annali dell’Istituto storico italo-germanico in ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...