Filosofo e scienziato greco (610 - 547 a. C.). È il rappresentante della scuola ionica, immediatamente successivo a Talete; mentre questi pone come principio dell'universo una delle tante realtà particolari [...] importanza alle coppie del caldo e del freddo, dell'umido e dell'asciutto perché la generazione avviene mediante il processo di separazione degli opposti (così nell'umido hanno origine i primi animali - pesci o simili a pesci -, da questi gli uomini ...
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Filosofo greco (585 o 584 - tra 528 e 524 a. C.), forse condiscepolo diAnassimandro e suo ideale successore nella scuola diMileto. Egli pone, con Talete, l᾿ἀρχή, "principio" delle cose, in una delle [...] cose particolari; tra le quali però sceglie quella che meno sembra fornita di limite e di forma (il che dimostra che in qualche modo egli ha tenuto presente la dottrina diAnassimandro), e cioè l'aria, dalla quale tutte le cose derivano e nella quale ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] sembra in parte inventata, perché i cataloghi più antichi delle opere di Aristotele, cioè quello conservato da Diogene Laerzio e quello conservato da Esichio diMileto, che risalgono secondo l'opinione prevalente degli studiosi al catalogo della ...
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milesio
milèṡio agg. [dal lat. Milesius, gr. Μιλήσιος]. – Dell’antica città di Milèto, sulle coste dell’Asia Minore, alla foce del Meandro: la m. lana (Pascoli); favole m. (o, come s. f. pl., le Milesie), titolo che Aristide di Mileto (2°...