Erudito (Terni 1577 - Napoli 1608). Fu uno dei fondatori (1603) e dei primi quattro membri dell'Accademia dei Lincei, della quale fu nominato segretario. ...
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Romano, successe a Siricio il 26 nov. 399. Scoprì a Roma eretici manichei e condannò gli scritti di Origene prendendo posizione contro Rufino nella polemica tra quest'ultimo e S. Gerolamo. Morì il 19 dic. 401 e fu sepolto nel cimitero di s. Ponziano. Lo pseudo-Isidoro e Graziano gli attribuiscono alcune decretali, apocrife. Festa, 27 aprile ...
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ANASTASIO IV, papa
Raoul Manselli
Al secolo Corrado, figlio, forse, di un Benedetto, era romano di nascita ed originario della "regio" detta della Suburra. Nulla sappiamo della sua vita anteriormente [...] veniva eletto papa per spontanea e comune convergenza di voti del collegio cardinalizio, il 12luglio 1153, assumendo il nome di Anastasio IV.
Eletto pontefice in tarda età, pur essendo assai esperto nel disbrigo degli affari di curia, A. ebbe appena ...
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Innografo bizantino (sec. 10º), questore a Costantinopoli nel 907, autore di canoni sulla penitenza, per la festa dell'annunciazione, per la domenica delle Palme, ecc.; da non confondere con l'altro innografo [...] A. ὁ ταπεινός, humilis, che alcuni identificano invece con s. Anastasio Sinaita. ...
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Ecclesiastico italiano (Genova 1913 - Bocca di Magra, Ameglia, 1998); carmelitano scalzo (1928), sacerdote (1936), preposito generale dell'ordine (1955-67), partecipò ai lavori del concilio Vaticano II. Arcivescovo di Bari (1973-77) e quindi di Torino (1977-89), è stato presidente della Conferenza Episcopale Italiana (1979-85). È stato creato cardinale nel 1979. Tra le opere: La vita religiosa nella ...
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Corrado "della Suburra", romano, cardinale vescovo di Sabina dal 1126, e vicario di Innocenzo II per l'Italia (1130), successe, vecchio, il 12 luglio 1153, a Eugenio III. Si mostrò conciliante verso il Barbarossa, acconsentendo alla traslazione di Guitmanno dalla sede di Naumburg a quella di Magdeburgo. Morì il 3 dic. 1154 e fu sepolto in S. Giovanni in Laterano ...
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Creato patriarca (genn. 730) da Leone III l'Isaurico che aveva deposto il patriarca Germano per il rifiuto a condannare il culto delle immagini. I papi Gregorio II e Gregorio III rifiutarono di riconoscere A., patriarca eretico. Ma nel 742-43 A. rialzò le sacre immagini: è perciò considerato santo dalla Chiesa greca. Morì nel 752 ...
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Metropolita (431) di questa città, fu riconosciuto come vicario della Chiesa romana per l'Illirico dai papi Sisto III (435) e S. Leone Magno (444), il quale gli indirizzò varie lettere. Non partecipò personalmente né al "latrocinio" di Efeso (449), né al concilio di Calcedonia (451): pare morisse in quell'anno ...
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Carmelitano scalzo (Münster in Vestfalia 1706 - Augusta 1761); teologo, scrittore e incisore; illustrò egli stesso la sua sancta theologia universa (1751), le Effigies Romanorum Pontificum (1751) e altre opere ...
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anastasi
anàstaṡi s. f. [dal gr. ἀνάστασις «resurrezione»]. – Nome greco della resurrezione di Cristo e di quella finale dei morti (ad esso si riconnette il nome proprio Anastasio, Anastasia); designò anche il luogo del sepolcro di Cristo,...
guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare senza vedere, così come si può vedere...