Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I termini “islam” o “musulmano” cominciano a entrare nell’uso europeo solo nel XVI secolo. Il Medioevo [...] governato da una dinastia visigotica che proprio in quegli anni attraversa una crisi politica gravissima.
In Andalusia gli intellettuali cristiani, variamente integrati nel nuovo tessuto sociopolitico della regione ma prevalentemente bilingui e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le scienze matematiche nell'islam
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra l’XI e il XII secolo l’incontro tra la cultura [...] esatta rispondenza fra la struttura cosmologica e i fenomeni celesti osservabili.
Nell’area occidentale, e in particolare in Andalusia, il filosofo ibn-Rushd, meglio noto nel mondo latino come Averroè, critica aspramente l’astronomia di Tolomeo. Egli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto daStoria della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
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La storia dei Marrani ha origine con la conversione forzata degli ebrei spagnoli [...] sul piano finanziario, malvisti anche dalla vecchia aristocrazia e accusati pure di omicidi rituali. La Castiglia, l’Andalusia, Siviglia sono coinvolte. Ovunque si adottano statuti che sulla base della limpieza de sangre escludono i conversos non ...
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PANTERA, Pantero.
Giampiero Brunelli
– Nacque a Como il 4 febbraio 1568 da Bernardino alias Alessandro e da Paola Dalla Chiesa.
La famiglia si era distinta nella città lariana dalla metà del XIV secolo: [...] è distribuita in due libri: nel primo sono passati in rassegna i litorali mediterranei da Sanlúcar de Barrameda (in Andalusia, alle foci del Guadalquivir) fino a Costantinopoli, il secondo libro è sostanzialmente un isolario del Mediterraneo. Pantera ...
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TORNI, Francesco
Carlos Plaza
– Nacque a Firenze intorno al 1492 da Lazzaro di Bartolomeo, fornaio, e da un’Agnese, ed ebbe come fratelli Jacopo (v. la voce in questo Dizionario), Raffaello, Filippo, [...] tale ipotesi: in particolare il riconoscimento dell’Indaco giovane con un Francesco Fiorentino che si trovò in vari cantieri dell’Andalusia dagli anni Dieci, come il castello di Vélez-Blanco, e poi negli stessi cantieri di Jacopo, in particolare la ...
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Capitale del Marocco Francese: è situata a 350 m. s. m., sulle due rive dell'Oued-Fez, affluente di sinistra dell'Oued Sebou, che si apre un passaggio attraverso le montagne verso l'Atlantico. Fez deve [...] la popolazione era di 107.343 ab., di cui 9638 Europei. La maggioranza è quindi musulmana, ma gli emigrati tunisini e andalusi hanno popolato la città di elementi più raffinati dei Berberi marocchini; l'università al-Qarawiyīn e il santuario di Mūlāy ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] spiegazione di questo fenomeno va individuata nella penetrazione dei Vandali nell'Africa romana a partire dal 431, dei Visigoti in Andalusia dalla metà del V sec. e degli Ostrogoti in Italia a partire dal 454 ca., alla quale Giustiniano rispose con ...
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Innocenzo VI
Pierre Gasnault
Di origine limosina come il suo predecessore Clemente VI, Étienne Aubert, futuro papa Innocenzo VI, era nato nel villaggio di Monts, parrocchia di Beyssac (Corrèze), negli [...] all'epoca in cui il papa studiava diritto a Tolosa e che in seguito si era distinto nella lotta contro i Saraceni d'Andalusia. Nel giugno 1353 Albornoz fu nominato legato in Italia con ampi poteri. Grazie alle armi e ai negoziati l'incaricato del ...
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BELIARDI, Alessandro
Gaspare De Caro
Nacque a Sinigaglia nel 1723. Non si hanno notizie sui suoi primi ami; pare comunque che si trasferisse assai giovane a Roma, dove probabilmente esercitò qualche [...] consolati (tre a Cadice, una a Siviglia e in Biscaglia, Navarra, Asturie, Galizia, Canarie, Valencia, Orano, Murcia e Andalusia e tre a Cartagena), nelle quali erano esaminati i regolamenti generali spagnoli sul commercio, le tariffe di importazione ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il computo del tempo storico
Paolo Delogu
Il computo del tempo storico
L’origine dei modi di computare il tempo storico in uso nell’età medievale e moderna va cercata [...] l’era cristiana fu adottata solo nel 1180 in Catalogna, nel 1350 in Aragona, nel 1383 in Castiglia, León e Andalusia, nel 1422 in Portogallo. Comunque anche negli altri Paesi dell’Occidente la datazione degli atti privati secondo l’era cristiana non ...
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andalusite
andaluṡite s. f. [der. di andaluso, col suff. -ite]. – Minerale rombico, nesosilicato di alluminio, che si presenta in cristalli prismatici, di colore da rosso a grigio; le andalusiti trasparenti, usate come gemme, manifestano un...
andaluso
andaluṡo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Andalusìa, regione della Spagna merid.: i marmi a.; danze a.; come sost., abitante o nativo dell’Andalusia. Razza a., polli a., razza di polli a mantello generalm. grigio reticolato di nero (tale...