La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] per l'attività filosofica, ne abbiamo scelti soltanto due: al-Kindī, un filosofo-matematico, e Maimonide, un filosofo andaluso che, pur senza essere matematico, ebbe delle matematiche una conoscenza non superficiale. Per ciò che riguarda il secondo ...
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Civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia e la tradizione classica della scienza ottomana
Ekmeleddin Ihsanoglu
L'astronomia e la tradizione classica della scienza [...] Taṣrīf li-man ῾agiza ῾an al-ta᾽līf (La disposizione [della scienza medica] per coloro che la ignorano) del famoso medico andaluso Abū ᾽l-Qāsim al-Zahrāwī (m. 1013). L'influenza della figura di Sabuncuoğlu varcò i confini ottomani ed ebbe un notevole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza islamica nella cultura medioevale
Piero Morpurgo
Per scienza islamica medioevale s’intende il corpus di testi, commenti e analisi di autori appartenenti all’islam, che tradussero e interpretarono, [...] sec.) nella versione araba (seconda metà del 9° sec.), che risultava di più agevole lettura di quella greca. Dall’Andalusia la cultura scientifica islamica s’irradiò a Saragozza e a Barcellona e, attraverso il Rodano, giunse fino in Germania; cardini ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Chirurgia
Emilie Savage-Smith
Chirurgia
Nel mondo islamico medievale, l'insegnamento della pratica chirurgica avveniva principalmente attraverso l'apprendistato, [...] di non aver mai sentito parlare dell'esecuzione di un intervento di questo tipo. Nel XII sec., un altro medico andaluso, Abū Marwān ibn Zuhr (464-557/1072-1162), conosciuto in Europa come Avenzoar, scrisse nella sua enciclopedia medica, il Kitāb ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Farmaceutica
Mehrnaz Katouzian-Safadi
Nouha Stéphan
Farmaceutica
Nel Kitāb al-ṣaydana fī 'l-ṭibb (Libro della farmacia in medicina), la cui introduzione è considerata [...] è fatta esperienza) e Fī 'l-sakanǧubīn (Sull'ossimele [a base di zucchero]), oltre ai libri sulla teriaca scritti in al-Andalus da Ibn Ǧulǧul e Averroè (m. 1198).
Le opere ‒ o le sezioni di opere ‒ dedicate ai farmaci composti comportavano spesso due ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Italia, come la Francia, conosce all’inizio del Trecento una straordinaria fioritura [...] convincente questa struttura metrica a forme preesistenti, nonostante le affinità individuate di volta in volta con lo zadjal arabo-andaluso, con le Cantigas de Santa Maria portoghesi, con la dansa provenzale, o con il virelai francese. È invece ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] in Cabiria di G. Pastrone, 1914). Si può citare ancora l'occhio tagliato di Un chien andalou di Buñuel (1929; Un cane andaluso), o il soggetto surrealista dello stesso Buñuel Allucinazioni attorno a una mano morta scritto nel 1944 per R. Florey (e P ...
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Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] ), è rappresentata da B. de Echave, della scuola di Valencia, e L. Juárez; nella seconda metà del secolo emerse l’andaluso S. de Arteaga; alla fine del secolo, J. Suárez.
Il 18° sec. è contrassegnato dal trionfo dello stile churrigueresco (altare ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] stato il primo a far uso di simboli, come risulta dal commentario ad un suo libro di aritmetica e algebra, scritto dall'andaluso Abū 'l-Hasan ‛Alī ibn Muḥammad al-Qalasādī (morto intorno al 1480).
9. In connessione con le menzionate ricerche sugl ...
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IBERI
Pietro BOSCH GIMPERA
Giacomo DEVOTO
. Nome. - Il nome degl'Iberi non compare negli autori antichi prima del sec. VI a. C. L'antico Periplo probabilmente massaliota che è la fonte di Avieno, [...] i Celtici del Portogallo meridionale e delle provincie di Badajoz e Huelva (vicini dei Lusitani di Estremadura e dei Tartessî di Andalusia). A nord del Duero gli autori dopo il sec. III ci mostrano una molteplicità di popoli celti a cui spetta il ...
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andaluso
andaluṡo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Andalusìa, regione della Spagna merid.: i marmi a.; danze a.; come sost., abitante o nativo dell’Andalusia. Razza a., polli a., razza di polli a mantello generalm. grigio reticolato di nero (tale...
andalusite
andaluṡite s. f. [der. di andaluso, col suff. -ite]. – Minerale rombico, nesosilicato di alluminio, che si presenta in cristalli prismatici, di colore da rosso a grigio; le andalusiti trasparenti, usate come gemme, manifestano un...