Pittore (Bologna 1555 - ivi 1619), cugino di Agostino e di Annibale. Si formò dapprima con P. Fontana, poi a Firenze col Passignano. Fu anche a Parma, a Mantova, a Venezia e, con felice eclettismo, trasse [...] spunti da AndreadelSarto, dal Correggio, dal Parmigianino, dai grandi maestri veneziani: in patria, guardò soprattutto a B. Passarotti e a P. Tibaldi. Ebbe una vena fresca e naturalistica, entro una cultura tipicamente padana, che agevolmente ...
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Pittore (Firenze 1551 - ivi 1640). Fu allievo di Maso da San Friano; si rifece poi a fra Bartolomeo, AndreadelSarto e Pontormo; seguì anche Santi di Tito. Fu autore di pale d'altare, nature morte e disegni, [...] opere significative per il passaggio dal tardo manierismo al Seicento. Ricordiamo: a Parigi, Madonna e santi (1579, Louvre); a Firenze, Concezione (1581, chiesa di S. Remigio) e S. Ivo protettore delle ...
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Pittore (Imola 1484 circa - Bologna 1550). Eclettico, subì l'influsso di M. Albertinelli (Annunciazione, 1515, nella chiesa dei Servi a Imola), di fra Bartolomeo, di AndreadelSarto, del Francia, di Raffaello. [...] Altre opere importanti sono: la Madonna e Santi (Milano, già coll. Crespi); la Madonna fra i ss. Cassiano e Pier Crisologo (Imola, Pinacoteca); la Vergine in gloria e s. Michele (Bologna, Pinacoteca) ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] (A. delSarto, disegni per l’affresco dei capitani impiccati, Firenze, Uffizi).
La positura di profilo, tipica del r. celebrativo in veste allegorica o di personificazione (Sebastiano del Piombo, Andrea Doria come Nettuno, Roma, Galleria Doria ...
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MANIERA e MANIERISMO
Giulio Carlo Argan
. Arte. - Il termine "maniera" indicò lungamente il ricorrere di elementi tipici nelle opere d'arte d'uno stesso maestro o scuola: in questo senso, si aggiungevano [...] a questo gruppo (che muove dal contrasto di monumentalità raffaellesca e leonardesca intimità nell'arte di fra Bartolomeo e AndreadelSarto) il Pontormo, il Bronzino, il Rosso e altri minori. A Siena il manierismo è rappresentato dal Beccafumi, a ...
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ROSSELLI, Matteo
Matteo Marangoni
Pittore, nato a Firenze il 10 agosto 1578, ivi morto il 18 gennaio 1650. Fu scolaro di Gregorio Pagani e del Passignano che seguì poi a Roma, ma risentì anche influssi [...] . Nella sua giovinezza copiò molte opere di AndreadelSarto. Acquistata in breve grandissima rinomanza, fu chiamato alle corti di Firenze e di Modena. Fra le sue tante opere ricordiamo: a Firenze la Natività a S. Gaetano, vicina al Cigoli; alcune ...
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PALADINO, Filippo
Adolfo Venturi
Pittore, nato circa il 1544 a Casi, in Val di Sieve, morto, a quanto si crede, nel 1614 a Mazzarino in Sicilia. Nel 1586 esercitava la pittura in Firenze, ma, processato [...] sue opere migliori è l'Assunta della chiesa madre di Enna, con evidenti reminiscenze di tipi e di atteggiamenti di AndreadelSarto. Il modulo delle forme è allungato, tipico il modellato dei corpi a larghe sfaldature lignee, squadrate crudamente le ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] una pleiade di artisti geniali che accompagnarono più liberamente quei sommi - da Fra Bartolomeo ad AndreadelSarto, al Pontormo, per ricordarne qualcuno -, portò al manierismo leonardesco, raffaellesco, michelangiolesco, o svariatamente complicato ...
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MICHELANGELO Buonarroti
Pietro Toesca
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese la cui podesteria, insieme con quella del vicino castello di Chiusi in Casentino, era allora tenuta per Firenze dal fiorentino [...] ) che, prima gelosamente custodito, poi esposto a tutti e "scuola al mondo", come disse il Cellini, a Raffaello, ad AndreadelSarto, a J. Sansovino, quale già era stata la cappella Brancacci e lasciato con troppa larghezza allo studio, venne presto ...
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GIACOMO, Santo
Silvio ROSADINI
Giampiero PUCCI
, Questo nome (gr. 'Ιάκωβος, lat. Iacōbus, equivalenti a 'Ιακώβ, Iacob, che però gli scrittori del Nuovo Testamento riservano a Giacobbe figlio d'Isacco [...] portali gotici, a Chartres, a Reims, e più tardi in Italia in dipinti del Perugino, di AndreadelSarto, di Cosmè Tura. Talvolta lo si rappresenta anche con la spada, ricordo del suo martirio. L'arte illustrò le numerose leggende della sua vita e dei ...
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sanguigna
(raro sanguina) s. f. [dal fr. sanguine, che è da un prec. pierre sanguine «pietra sanguigna»]. – Ocra rossa usata per fabbricare pastelli per il disegno, molto in uso a partire dal Rinascimento e dall’epoca barocca per il colore...
panneggiare
v. intr. [der. di panno] (io pannéggio, ecc.; aus. avere). – Disporre un tessuto, un drappo, con arte, in modo che le pieghe ricadano elegantemente, con naturalezza; il verbo, usato soprattutto all’infinito, anche sostantivato,...