Palatino del regno d'Ungheria, morto il 18 marzo 1321. Principe d'una buona parte del regno, Matteo vi esercitava di fatto poteri regali ed era circondato da una corte sfarzosa. Per la sua ambizione sfrenata [...] III, che non poté domarlo. Dopo la morte di Andrea III (14 gennaio 1301), egli riconobbe la signoria di Venceslao, da cui ebbe in nel suo territorio e l'anno dopo il re gli mosse guerra e il legato pontificio lo scomunicò. Anche stavolta il ribelle ...
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. Famiglia triestina, le cui origini risalgono al secolo XIII e forse al XII. Ebbe notevolissima parte nella vita comunale, specialmente durante il XIV e il XV secolo. Dei suoi membri, sono più degni di [...] uffici politici, e che fu più volte commissario di guerra nel Friuli (1509-1518); Giovanni, rettore delle arti Bologna, ricordato da un'iscrizione di quell'Archiginnasio; Giuseppe Andrea (1726-1797), nel mondo dell'Arcadia Orniteo Lusitano, autore ...
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GRITTI
Roberto Cessi
. Famiglia veneziana, di cui è dubbio se discenda da stirpe dei primi immigrati o prevenga da Candia. Comunque, nel sec. XIII è segnalata nelle cariche dello stato, che ormai si [...] ; e se per lungo tempo non esce dalla mediocrità, il nome ricorre con sufficiente frequenza. Più brillanti sono le figure di Michele e di Andrea nelle guerre viscontee della prima metà del sec. XV, ma soprattutto quella di Triadano, generale nella ...
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Erudito e poeta, nato a Firenze nel 1473, morto ivi nel 1548. Insegnò il greco nello Studio fiorentino, fino a che, nel 1502, una malattia di occhi lo costrinse a ritirarsi dalla cattedra. È autore di [...] , le tristi condizioni dei suoi tempi. Chiude la raccolta un poemetto in esametri, in tre libri, Aeluromiomachia, in cui racconta, la guerra dei gatti con i topi.
Bibl.: W. Rüdiger, A. D. aus Florenz, Halle 1897; G. Bottiglioni, La lirica latina, ecc ...
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Autore drammatico, nato a Modena verso il 1820, morto a Milano nel 1868. Emigrato in Piemonte, partecipò nel 1848 alla guerra per l'indipendenza. Dedicatosi al teatro, seguì la moda dei drammi alla francese [...] (cfr. Il segretario Morville, d'intreccio romanzesco); ma poi se ne distaccò risolutamente, e, con un'arguta parodia, I drammi francesi, ovvero la bara, il veleno, il disonore, la maschera, la pazzia e ...
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Pittore e incisore (forse Isola di Carturo, Padova, 1431 - Mantova 1506). Allievo a Padova di F. Squarcione, si formò in un ambiente ricco di stimoli culturali maturando un nuovo linguaggio di ampio respiro [...] , G. D'Alemagna e A. Vivarini alla decorazione della cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani (in parte distrutta nell'ultima guerra mondiale), dal 1453 si trovò a dover proseguire da solo l'opera che completò con le storie di s. Cristoforo e ...
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Doge di Venezia (Venezia 1306 - ivi 1354), quarto della famiglia. Entrato giovanissimo nella carriera pubblica, ricoprì le più alte cariche dello stato: nel 1328 procuratore di S. Marco, nel 1333 podestà [...] , egli seppe portare una nota di decisa energia, tanto che da qualche parte gli fu rivolto il rimprovero o d'aver voluto la guerra, quando non era necessaria, o d'averla prolungata oltre il debito. Non meno importante e benemerito è il D. per il ...
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Generale e patriota (Napoli 1770 circa - Terracina 1849). Entrato nell'esercito napoleonico partecipò alle campagne d'Egitto (1800) e di Spagna (1808). Nel 1820 aderì ai moti rivoluzionarî, per cui dovette [...] l'incarico di formare una legione di volontarî che partecipasse alla lotta contro gli Austriaci. Nella fase iniziale della prima guerra d'Indipendenza fu impegnato in più combattimenti, ma venne spesso a contrasto col suo comandante in capo, il gen ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] il vicario di Giulio nell'archidiocesi fiorentina, Pietro Andrea Gammaro, al termine della pubblica cerimonia di condanna del quale garantì la sua intenzione di restar neutrale e di non far guerre, anche per lo stato in cui Leone X aveva lasciato le ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] fu un artigiano, un calzolaio aretino, nominato in certi documenti come Andrea ed in altri assai più attendibili come Luca, del quale è Francesco I, ma senza impegni politici. Durante la quarta guerra tra il re di Francia e Carlo V toccò all' ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...