PICCINNI, Niccolò
Andrea Della Corte
Musicista, nato a Bari nel 1728, morto a Passy (Parigi) nel 1800. Studiò probabilmente nel conservatorio di S. Onofrio. Maestro a ventisei anni, una protezione aprì [...] le persone furono psicologicamente approfondite dal compositore e collegate in un'atmosfera particolare. Un che di malinconico garbatamente involge e vela i principali episodî. Servette pettegole, innamorati incostanti, aderiscono con i nobili e ...
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SICILIANI, Luigi
Emilio CECCHI
Scrittore, nato a Cirò (Catanzaro) il 18 febbraio 1881; morto a Roma il 24 maggio 1925. Laureatosi a Roma nel 1903 in legge e nel 1904 in lettere, si trasferì nel 1907 [...] fauno, 1923), il S. non oltrepassò un assai personale, malinconico alessandrinismo. Tutta la sua produzione in versi si può dire il filosofo e il mistico, Giovanni Francica ha d'un Andrea Sperelli o d'un Giorgio Aurispa uscito dalla piccola borghesia ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] il manifestarsi d'una sensazione di solitudine, d'un malinconico ripiegamento in se stesso, la cui sostanziale amarezza - veneto, Venezia-Roma 1962, p. 386 n. 4.
56. V. Andrea Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Milano 1956 ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] scena che si riconosce in una platea vecchia, cui offre disagi e malinconie, dubbi e angosce. Lo si guardi nelle foto d'epoca, la jera vegnù de campo di Ruzante e Il Saltuzza di Andrea Calmo, corrono indubbie connessioni, pur se si tratta di ...
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Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] che doveva avere circa quarant’anni, come già accennato, siglano con Andrea Baronci (un mercante di lana di Città di Castello che fu varie che essere colmato proprio da quel pensatore introverso e malinconico.
Nel Parnaso (cat. 55 d) il trionfo ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] preda di un eccesso di bile nera e di nefasti umori malinconici, che favoriscono i loro deliri di onnipotenza e le loro da fonti classiche e trascritto alla lettera da Pier Andrea Mattioli e Cardano.
Nell'opera di Della Porta confluiscono ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] grigia e monotona, per salvarsi da quell’«humor malinconico» al quale non poche finivano tuttavia per soccombere , Venezia 1995, pp. 1-245], pp. 300 e 304; v. anche Andrea Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Firenze 1983, ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] in Venezia a cavallo dei due secoli, prima Andrea Solario e poi Giovanni Agostino da Lodi; e, soprattutto, che è tutto di superficie, mirato a stemperare la fisiognomica in malinconiche penombre o ad accentuarla con illuminazioni repentine, a ...
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La 'Critica'
Andrea Battistini
«La Critica»La nascita di una rivista di schieramento
Al momento della pubblicazione dell’Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale, avvenuta nell’aprile [...] in una poco sincera e poco benefica fratellanza», visto che niente è
più dannoso al sano svolgimento degli studii di quel malinconico sentimento di tolleranza, ch’è in fondo indifferenza e scetticismo, pel quale da molti si fa largo nelle proprie ...
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MAZZOLA, Francesco, detto il Parmigianino
Valerio Da Gai
MAZZOLA (Mazzuoli), Francesco, detto il Parmigianino. – Figlio del pittore Filippo, nacque a Parma l’11 genn. 1503. Non è certa l’identità della [...] dic. 1534 Elena Baiardi, vedova di Francesco Tagliaferri, figlia di Andrea e sorella di Francesco, prese accordi con il M. impegnandosi conservato a Parma (Galleria nazionale) ci tramanda il malinconico ricordo di un uomo ormai sfibrato, alle soglie ...
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bocca di rosa
loc. s.le f. Prostituta. ◆ [tit.] Troppo facile processare Bocca di rosa [testo] […] in questa boccaccesca novella dei nostri tempi, le Bocche di Rosa si sono moltiplicate e non sono arrivate col treno ma con un pullman partito...