Pittore. Nacque a Ferrara, secondo quanto si suppone, circa il 1460, morì a Mantova nel 1535. Fu educato da Cosmè Tura, come dimostra un S. Sebastiano dove è la scritta col suo nome, in ebraico, nella [...] istorie dell'Oratorio di S. Cecilia (1506). Alla fine di quest'anno il C. era a Mantova, chiamatovi a sostituire AndreaMantegna come pittore ufficiale della corte dei Gonzaga. Sin dal 1505, Isabella d'Este faceva sollecitare il C. per un quadro da ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Romolo Quazza
Fu il secondo marchese di Mantova e il terzo di tal nome nella famiglia, dopo Ludovico I podestà di Mantova nel 1328, e Ludovico II signore dal [...] La dimora ducale si arricchì di nuovi appartamenti, di sale dagli ornamenti e dagli affreschi stupendi. Luca Fancelli e AndreaMantegna vi lasciarono l'impronta del loro genio. Affabile, benigno, amante delle lettere, facile parlatore e appassionato ...
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Pittore, nacque a Verona circa il 1455, morì a Caldiero (Verona) nel 1519. Figlio, se crediamo al Vasari, di un buon dilettante, e fratello di tre pittori, appare quale un rinnovatore della pittura veronese, [...] della Cena di Leonardo eseguita per il refettorio di S. Benedetto Po ed ora in proprietà privata.
Bibl.: P. Kristeller, AndreaMantegna, Berlino-Lipsia 1902; E. Tea, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. prec.); A. Venturi ...
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SQUARCIONE, Francesco
Giuseppe Fiocco
Pittore padovano, vissuto dal 1397 al 1468. "Sartus et recamator" fino a trentadue anni; poi raccoglitore di anticaglie e soprattutto appaltatore di lavori pittorici, [...] , in Grecia. Già esaltato come iniziatore e caposcuola della grande pittura padovana del Quattrocento e come maestro di AndreaMantegna, sembra invece, nel suo polittico per casa Lazzara con San Girolamo (1449-1452; Museo civico di Padova), ancora ...
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Storico dell'arte, nato a Giacciano (Rovigo) il 16 novembre 1884. Titolare della cattedra di storia dell'arte nell'università di Padova, socio nazionale dei Lincei.
Fin dai primi scritti (La giovinezza [...] 1923); per chiarire l'approdo di forme toscane in terra veneta nella formazione di quel Rinascimento (L'arte di AndreaMantegna, Bologna 1927); per ricostruire la personalità di Paolo Veronese (Bologna 1928 e Milano 1934); per portare nuova luce sull ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] religiosità, anche se il Ghirlandaio ha dipinto qualche quadro di deformità, come il naso grosso e pendulo, e AndreaMantegna nel quadro Gesù fra due Santi è stato realisticamente crudo nella pittura di ghiandole orrendamente tumefatte e incise all ...
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Tecnica. - "Panno tessuto a figure, per uso di parare e addobbare; così detto dalla città di Arras in Francia, donde da prima veniva, per lo che fu anche detto panno di Arazzo o di Arazza". Così il vocabolario [...] Boteram, che già vedemmo a Siena e a Ferrara (1449-circa 1457) con altri maestri, fiamminghi e italiani, mentre AndreaMantegna dà cartoni per panni da loro tessuti. Ma alla morte di Lodovico Gonzaga (1478) la manifattura ducale cessa di esistere ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] e, terminando a tempera, manca di trasparenza e di luminosità.
A Padova, l'insegnamento dei Fiorentini è ripreso da AndreaMantegna, che insieme con Ansuino da Forlì, Niccolò Pizzolo e Bono da Ferrara affresca la cappella Ovetari agli Fremitani (fig ...
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Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] , accorsero Piero della Francesca, Angelo Maccagnino, detto Parrasio da Siena, Roggiero van der Weyden, Alfonso di Spagna, AndreaMantegna giovinetto, i fratelli da Lendinara; e si andarono formando i maestri ferraresi che salirono in fama: Bono ...
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PROSPETTIVA
Attilio FRAJESE
Goffredo BENDINELLI
Pietro TOESCA
. Generalità. -1. La prospettiva ha il compito di fornire, di qualsiasi oggetto reale, un'immagine che corrisponda a quella data dalla [...] propagarono con l'esempio la loro nuova concezione dello spazio: e dai dipinti di Andrea del Castagno e di Paolo Uccello nel Veneto, di certo, mosse AndreaMantegna per le nitide costruzioni spaziali dei suoi affreschi che, più di qualunque trattato ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...