BRUSASORCI (Brusasorzi), Domenico
Franco Barbieri
Nasce il 1516 circa a Verona da un Agostino pure pittore, ricordato dalle fonti, ma del quale nulla ci è pervenuto (per le origini della famiglia, cfr. [...] palesa un'eco dei Trionfi mantovani del Mantegna pur sotto la vistosità dell'apparato cinquecentesco, London 1968, I, pp. 67-69; L. Magagnato, I collaboratori veronesi di Andrea Palladio, in Boll. del Centro intern. ... A. Palladio, X (1968), pp. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La riflessione teorica intorno all’arte, nata già nel Trecento, matura nel Cinquecento [...] dettami della Controriforma è al centro dei Dialoghi (1564) di Giovanni Andrea Gilio, il primo trattato che a un anno dalla chiusura del Ferrari, Polidoro da Caravaggio, Leonardo, Raffaello, Mantegna e Tiziano; essi reggono i principi (identificati ...
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ZILETTI, Innocente
Luca Rivali
Nacque a Orzinuovi, nella Bassa bresciana, intorno al 1445. Il padre si chiamava Bartolomeo, mentre è ignoto il nome della madre.
Dopo gli anni della formazione, che non [...] molto noti del mondo del libro veneziano, come Andrea Torresani, si trovano figure ‘minori’ come Zanetto de nel Quattrocento, Brescia 2002, pp. 124 s.; A. Contò, scheda 188, in Mantegna e le arti a Verona 1450-1500, a cura di S. Marinelli - P. ...
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ARALDI, Alessandro
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nacque a Parma verso il 1460 da Cristoforo, che esercitava mercatura di drapperie. Di antica famiglia parmense, era già sposato nel 1488 con Paola di [...] Andrea del Piombo da cui ebbe quattro figli.
Nulla si sa di preciso sulla sua formazione artistica, ma le sue prime è evidente, con il ricordo di Ferrara, un preponderante mantegnismo. Tali propensioni per la pittura veneta in questo tempo sono ...
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BIRAGO, Giovanni Pietro
Paul Wescher
Già noto come "Maestro del libro d'orazioni di Bona Sforza di Savoia", o come "Pseudo Antonio da Monza", questo miniatore lombardo che dopo Cristoforo de Predis [...] spiegata con l'arrivo a Milano da Mantova, nel 1476, di Zoan Andrea: è appunto in questo torno di tempo che iniziò l'attività incisoria del e che mostrano l'influenza sia del Mantegna, esercitata attraverso Zoan Andrea, sia del Bramante e, in misura ...
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ANTONIO da Monza
Paolo D'Ancona
Fu uno dei più insigni miniatori lombardi sullo scorcio del sec. XV, sebbene ancor oggi la sua personalità non risulti chiarita. A lui sono infatti attribuite le opere [...] nome di "pseudo Antonio da Monza", personalità fittizia, che è stata un tempo ipoteticamente identificata con Zuan Andrea da Mantova, seguace del Mantegna, ma più recentemente, per ragioni e stilistiche e documentarie, con Giovan Pietro Birago. Fra i ...
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ANTONIO da Pavia
Rossana Bossaglia
Attivo a Mantova nel 1528 nel palazzo del Te, di questa attività non è tuttavia rimasta traccia riconoscibile. Sono firmate due pale d'altare: nel Museo di Mantova [...] dalla scuola muranese e gli addentellati più stretti del suo stile sono con quello di Andrea da Murano; non manca tuttavia su di lui un'influenza, forse successiva, del Mantegna, che imprime alla sua vena di tipo facile e popolare una certa nobile ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] succo delle tavole di un Piero della Francesca o di un Mantegna, corrispose l'esaltazione della "dignitas et excellentia hominis" che da a quei capolavori che sono i sepolcri Sforza e Basso di Andrea Sansovino in Santa Maria del Popolo in Roma; e poi ...
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MAIOLICA (fr. majolique; sp. barro esmaltado; ted. Majolika; ingl. maiolica)
Eugenia GARULLI
Gaetano BALLARDINI
Ernst KUHNEL
Alfred SALMONY
Gaetano BALLARDINI
È il nome (storicamente inesatto, [...] italiane o tedesche (in questo periodo: di anonimi fiorentiní, del Mantegna, di Iacopo de' Barbari, di Nicoletto da Modena, di Martino 1764. A Sassuolo presso Modena, nel 1741, opera G. Andrea Ferrari, cui seguono il Dallari, il Cavazzutti, il Lei. ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] esercitata in Toscana, da artisti senesi (Pisa, duomo), da Andrea Orcagna i cui musaici, poi rifatti (in parte nel Victoria nella Morte della Madonna, per certo su cartoni di A. Mantegna nella cappella di S. Marco già decorata di un musaico di ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...