CAMBIASO, Giovanni
Bertina Suida Manning
Figlio di Bartolomeo, detto Berterio, nacque a Cambiaso presso San Quirico in Val Polcevera nel 1495 (Soprani). I suoi antenati furono agricoltori: il padre [...] all'inizio fu attratto da Carlo Braccesco, presente a Genova dal 1481 al 1514, che gli diede un disegno originale di AndreaMantegna, di grande importanza per la formazione del C. e del figlio Luca. Il C. era anche modellatore in terra. Sposatosi a ...
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GONZAGA, Paola
Isabella Lazzarini
Figlia di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova nel settembre 1464, probabilmente il 23, ultima delle figlie della [...] di Gorizia, in Studi goriziani, XX (1956), pp. 3-15; R. Signorini, Opus hoc tenue: la "Camera dipinta" di AndreaMantegna, Mantova 1985, ad indicem; 1500 circa: Leonardo e P.: una coppia diseguale, Milano 2000 (catalogo delle mostre tenute a Lienz ...
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CRAMARIIS, Giovanni de
Giuseppe Bergamini
Figlio di un Pantaleone, non è chiaro se il cognome indichi il mestiere dei familiari ("cramârs" in friulano vuol dire merciai ambulanti) oppure la provenienza [...] viste di sott'in su e costruite con un rigore di ascendenza pierfrancescana, rivissuto in chiave veneta dall'arte di AndreaMantegna; è certamente questa la pagina più alta della produzione del Cramariis (cfr. Goi-Tesolin). Ancora al C., ma con un ...
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GONZAGA, Cecilia (in religione, Chiara)
Isabella Lazzarini
Seconda figlia femmina di Gianfrancesco I, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque a Mantova nel 1425. Con i fratelli Ludovico, Carlo, [...] , Mantova 1979, pp. 15-18; Vittorino da Feltre e la sua scuola: umanesimo, pedagogia, arti, a cura di N. Giannetti, Firenze 1981, ad indicem; R. Signorini, Opus hoc tenue: la camera dipinta di AndreaMantegna, Mantova 1985, pp. 23, 189, 197, 204. ...
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BUSATI (Bussati, Busatti), Andrea
Luigi Menegazzi
Quasi non esistono notizie sulla vita di questo artista: ciò che si conosce di lui è desunto da alcuni documenti elencati dal Cecchetti e pubblicati [...] (una maggiore precisione nel disegno può essere spiegata con l'influenza esercitata dalle incisioni di AndreaMantegna). Di questo artista null'altro sappiamo, se non che è ricordato in Venezia dal 1523 al 1539 (Ludwig, 1905), anno in cui viene ...
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BELBELLO, Luchino
Renata Cipriani
Dai documenti pubblicati per la prima volta dal Carta, poi con qualche aggiunta dal Pacchioni, quindi da Samek Ludovici (1954) si apprende che questo miniatore originario [...] 1461 Barbara Gonzaga sostituisce al B. per il completamento di un messale (Mantova, Capitolo della cattedrale) un "zovene" allievo di AndreaMantegna. Il 19 marzo 1462 il B. scrive alla marchesa che è disposto a recarsi a Mantova e a non esser pagato ...
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FIERA, Battista (Giovanni Battista)
Angela Asor Rosa
Nacque a Mantova nel 1465. Compì gli studi universitari a Pavia, e qui si dedicò sia alla medicina, che doveva diventare la sua principale occupazione, [...] F., quella che più illumina la sua profonda e incompresa sensibilità, il dialogo De iusticia pingenda.
Il dialogo si svolge fra AndreaMantegna e un personaggio, Momo, che potrebbe rifarsi al "Momus" di Leon Battista Alberti. Che i rapporti fra il ...
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BERNARDO Parenzano (Parentino)
Maria Maddalena Palmeggiano
Lorenzo da Parenzo, in religione Bemardo, nacque intorno al 1437.
Fu monaco agostiniano. Nella sua opera di pittore è evidente una notevole [...] "; certo è che l'intonazione generale chiaramente classicheggiante ci porta ancora una volta al mondo di AndreaMantegna, mentre, considerando l'attività in S. Giustina nel suo complesso, gli sfondi paesaggistici sempre analiticamente concepiti ...
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COLLENUCCIO, Teofilo
Eduardo Melfi
Fu il figlio primogenito dell'umanista pesarese Pandolfo e della sua prima moglie, la nobile Beatrice de' Costabili, ferrarese, sposata da quest'ultimo nel 1469. Ancora [...] l'altro impegnato a sorvegliare per conto del marchese i lavori dei palazzi di Marmirolo e di Gonzaga, realizzati da AndreaMantegna e da altri artisti.
Alla corte di Mantova il C. dedicava tuttavia gran parte del suo tempo a incarichi più leggeri ...
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CALANDRA, Silversto
Roberto Zapperi
Nato a Mantova verso la metà del sec. XV, entrò al servizio del marchese Ludovico Gonzaga e in data imprecisata ne divenne il castellano, cioè il capo del castello [...] da Bartolino da Novara, ma rifatto e trasformato in una splendida residenza, proprio per incarico del marchese Ludovico, da AndreaMantegna e Luca Fancelli. Le funzioni assolte dal C. non erano quindi di natura militare, ma di vero e proprio maestro ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...