Fu una colonia di Mileto, fondata all'estremità orientale del Ponto Eusino presso il Caucaso, alla foce del fiume Antemunte, al nord della Colchide. La leggenda collegava la sua fondazione con la spedizione [...] d'interpreti. Nel 66 a. C. vi si acquartierò Mitridate re del Ponto, inseguito da Pompeo. La città al tempo di Plinio Sebastopoli, secondo una tradizione, si sarebbe recato l'apostolo S. Andrea. Se ne hanno monete del tempo di Mitridate. Il nome ...
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Pittore, nacque in Roma nel 1585, morì nel 1652. Studiò pittura da principio seguendo le orme del Caravaggio, ma con l'eclettismo proprio del suo tempo, che lo volgeva ora verso Raffaello, ora verso Tiziano. [...] del C. si vedono nella chiesa di Montecalvario a Napoli (S. Andrea), nel Kunsthistorisches Museum di Vienna (Uomo che canta), e a Roma, fra molte altre, il S. Venceslao re di Boemia, che fu dipinto per il palazzo del Quirinale e ...
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PUTTI, Giovanni
Aldo Foratti
Scultore, nato a Bologna il 22 giugno 1771, morto ivi il 17 marzo 1847, frequentò in patria l'Accademia di belle arti, dove insegnava Giacomo De Maria. Venuto in buona fama, [...] il tripode che, fuso in argento, fu offerto dagl'Italiani al re di Roma. Gli appartengono i bronzi con le Vittorie a cavallo sull ); in San Giuseppe dei Cappuccini, le statue dei santi Andrea, Pietro e Giovanni; nella Certosa, i leoni del monumento ...
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Figlia del re di Polonia Wladislaw Lokietek e moglie di Carlo I d'Angiò re d'Ungheria, nacque verso il 1300. Non ebbe parte nella politica del regno prima della morte di suo marito, avvenuta la quale ella [...] (1343) per assicurarsi personalmente della posizione di suo figlio Andrea, marito della regina Giovanna. Ma questa e la sua con la Santa Sede per ottenere l'incoronazione di Andrea quale effettivo re di Napoli. Nel 1370, avendo suo figlio, Ludovico ...
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Nato nel 1557 a Diedenhausen, morto a Emden nel 1638. Dal 1590 professore di diritto a Herborn. Fu romanista insigne e precursore dei tempi nella difesa delle libertà civile e religiosa. I suoi principî [...] , ma insieme critiche violente. Propugnò la teoria dell'assoluta sovranità popolare e subordinò ad essa la funzione dei re sostenendo omnes reges nihil aliud esse quam magistratus. Tra i critici delle sue teorie sono da ricordare il Conring ...
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GELA (XVI, p. 481)
Giuseppe Paladino
Storia. - Sul territorio dell'antica Gela sorse, fondata nel 1233 da Federico II di Svezia, Eraclea che partecipò alla ribellione del 1269 contro Carlo d'Angiò e [...] da Federico III d'Aragona a Manfredo Chiaramonte, passò da questo ad Andrea, e, dopo la ribellione e la morte del nuovo signore (1395), tornò alla corona. I re aragonesi la tennero prima come città demaniale e successivamente la infeudarono di nuovo ...
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Compositore, nato ad Aversa nel 1775, morto a Parigi il 21 dicembre 1826; scolaro di Iommelli, di cui era nipote. Nel '90, finiti gli studî, si recò a Roma, per presentare al Teatro Argentina La morte [...] , scrisse per quella corte Didone abbandonata e Giasone e Medea. Nel '97, chiamato a Madrid, fece rappresentare colà Gusiavo, re di Svezia. Tornato a Napoli, si dedicò all'insegnamento del canto. Sua moglie, Anna de Santi, fu famosa cantante ...
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Musicista, nato nel marzo 1605 a Venezia, morto il 1° aprile 1669 a Vienna. Fu tra i primissimi compositori italiani chiamati a Vienna per recare colà, insieme con i poeti, i cantanti e gli scenografi [...] nel 1649. Ferdinando III e Leopoldo I lo ricompensarono largamente, mentre le sue opere L'Inganno d'amore, Il re Gelidoro, Gli amori di Apollo con Clizia, e le numerose composizioni strumentali eclesiastiche ottenevano il favore del pubblico e degli ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] di Guillaume Durand (Basileae 1574, p. 3) Giovanni d'Andrea afferma che E. aveva ascoltato le lezioni di diritto canonico di che lo determinarono. Fu testimone nel 1257 di un accordo tra re Luigi IX di Francia e suo fratello Carlo d'Angiò, e anche ...
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PAPPALETTERE, Simplicio
Andrea Ciampani
(al secolo Giuseppe). – Nacque a Barletta il 7 febbraio 1815, secondogenito di Ettore e di Aurora Palmieri.
Di famiglia illustre, fu avviato agli studi presso [...] aveva permesso in passato le messe per la morte del re Ferdinando II, consentì alla richiesta di effettuare il Te Deum l’Archivio centrale dello Stato (Casa civile di S.M. il re e ministero della Real Casa, Chiese e Cappelle palatine). Altri carteggi ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...
reale1
reale1 agg. [dal fr. ant. reial, che è il lat. regalis; v. regale1]. – 1. a. Di re, del re o dei re: famiglia, casa, stirpe, ceppo r.; sangue r.; Maestà r.; Altezza r., titolo che si dà ai principi di sangue reale; decreto, discorso...