Assenza della sensibilità dovuta a cause organiche (a. organica) o indotta artificialmente.
A. organica
È quella provocata dalla distruzione delle vie o dei centri della sensibilità nelle sue varie forme. [...] successiva.
A seconda della tecnica seguita si distingue tra a. generale e a. periferiche. Con la prima si produce offuscamento le tecniche inerenti ai compiti di spettanza degli anestesisti rientrano il controllo della pressione arteriosa e quello ...
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Reazioni da farmaci
Giuseppe Luzi
La farmacologia ha lo scopo di individuare le caratteristiche delle molecole studiate per definirne le proprietà terapeutiche e determinare con buona approssimazione [...] farmaco), sia a futura memoria nell'interesse del paziente. Per es., episodi mal descritti di reazioni all'anestesiagenerale vengono talora segnalati senza che sia possibile identificare la natura dell'anestetico, soprattutto se quanto riferito dal ...
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In medicina, l’introduzione temporanea di un tubo in un condotto anatomico (respiratorio, sanguifero, intestinale, biliare ecc.), per scopi diversi.
L’i. della laringe (fra le labbra glottidee) ha lo scopo [...] per lo più per interventi sulle labbra e sul palato dei bambini; l’i. endotracheale che, diffusamente impiegata per l’anestesiagenerale, permette di assistere la respirazione, cioè di regolare la quantità e la qualità delle miscele gassose nonché i ...
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Pratica usata nei vari rami della chirurgia per sopprimere temporaneamente e reversibilmente la sensibilità dolorifica e rendere possibili gli interventi operatori, detta anche anestesiagenerale (➔ anestesia). [...] È realizzata mediante particolari farmaci (narcotici), somministrati, a seconda dei casi, per inalazione, per via endovenosa o altra via. Il narcotismo è l’intossicazione da narcotici, di cui sono sintomo ...
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Sono chiamati m. i farmaci che inducono la diminuzione del tono dei muscoli scheletrici, con eventuale perdita dei riflessi e paralisi, ma senza compromettere l’attività nervosa superiore: proprietà, quest’ultima, [...] (➔ curaro) e sono utilizzati in clinica ogni qualvolta occorra provocare un rilasciamento muscolare profondo: in anestesiagenerale, in particolari manovre diagnostiche e terapeutiche, quale, per es., l’intubazione endotracheale, nel trattamento del ...
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L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] è stabilmente legato e, se tossico, reso generalmente inoffensivo (acido etilendiaminotetracetico o EDTA, nell'intossicazione modifichi la permeabilità (teoria di Overton dell'anestesia) eventualmente attraverso un nuovo arrangiamento delle molecole ...
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Farmacologia e sperimentazione animale
Silvio Garattini
sommario: 1. Premesse generali. 2. Gli argomenti degli oppositori. a) Differenze e similitudini tra l'uomo e gli animali. b) Le tecniche alternative. [...] ?
Questo articolo stabilisce inoltre che tutti gli esperimenti devono essere effettuati sotto anestesiagenerale e locale: una dizione ambigua, perché per molti esperimenti l'anestesia non è necessaria e potrebbe essere dannosa per l'animale. Si ...
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Contraccezione
Carlo Flamigni
Marina Mengarelli
I primi accenni all'uso dei mezzi contraccettivi sono molto antichi: si citano due papiri egiziani (papiro Petri, ca. 1850 a.C., e papiro Ebers, ca. [...] i casi è ovviamente necessario un piccolo intervento chirurgico, che nell'uomo viene eseguito in anestesia locale e nella donna in anestesiagenerale. In teoria gli interventi sono reversibili, soprattutto se possono essere utilizzate tecniche ...
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sella Arnese di varia forma e grandezza, costituito da diverse parti in cuoio (seggio, quartieri, staffili, cinghia sottopancia ecc.) su un’ossatura in acciaio o in legno, che si dispone sul dorso di un [...] ,0)=(0,0) e la matrice hessiana in (0,0) è (20 0−2). In generale, si definisce punto di s. di una funzione reale di una o più variabili reali f, un allo spazio tangente in P.
Medicina
Anestesia a s. Anestesia della regione perineale e delle natiche ...
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PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446; App. II, 11, p. 624; III, 11, p. 514)
Gian Carlo Reda
La p. in questi ultimi vent'anni ha presentato un notevole sviluppo, legato soprattutto ai progressi della psicofarmacologia, [...] già impiegato da H. Laborit nell'ibernazione artificiale (v. anestesia, App. III, 1, p. 96), nella ricerca A. Whittaker, I. Bosgormenyi-Nagy e J. L. Framo. In generale i conductors tendono a mantenere costantemente la posizione one up, ad assumere ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...
anestetico
anestètico agg. e s. m. [der. di anestesia] (pl. m. -ci). – 1. Farmaco che induce anestesia, che ha cioè la capacità di abolire la sensibilità, in special modo quella dolorifica: a. generali, detti anche narcotici, quelli usati...