Dolore
Giancarlo Carli
Leonardo Ancona
Il dolore costituisce un’esperienza spiacevole, complessa e multidimensionale, determinata dall’interazione di fattori sensoriali, emotivi, motivazionali e sociali [...] vasi sanguigni, costrizione o dilatazione sia locali sia generali, che possono dare luogo a variazioni della pressione vie. Si parla allora di dolore da deafferentazione o di anestesia dolorosa, perché il paziente sente il dolore in un’area dove ...
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Epatite
Giuseppe Giusti
L'epatite (dal francese hépatite, derivato del greco ἧπαρ, -ατος, "fegato") è una malattia acuta o cronica del fegato, caratterizzata da alterazioni degenerative e necrotiche [...] l'epatite severa, con notevole compromissione dello stato generale e della funzionalità epatica; l'epatite fulminante, con prelevato con agobiopsia epatica. Tale indagine comporta, dopo anestesia locale, la puntura del fegato con un ago particolare ...
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Lebbra
Pietro Santoianni
Andrea Carlino
La lebbra (dal greco λέπρα, derivato da λέπω, "squamare") è una malattia infettiva che si manifesta in individui predisposti, causata dal batterio Mycobacterium [...] lebbra. Le turbe della sensibilità fino all'anestesia rappresentano la manifestazione più precoce; successivamente il il polo lepromatoso in pazienti non trattati, in condizioni generali deteriorate.
b) Leproreazioni di tipo 2. Sono caratterizzate ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] ancora agli albori. Nell'estasi cattolica, l'anestesia dolorifica è stata ampiamente dimostrata, sia nel pp. 115-29.
A.M. Ludwig, Altered states of consciousness, "Archives of General Psychiatry", 1966, 26, pp. 225-34.
M. Margnelli, L'estasi, Roma, ...
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Tatto
Giovanni Berlucchi
Il tatto fa parte della sensibilità somatica generale insieme alla sensibilità termica, o termocezione, alla sensibilità dolorifica, o nocicezione, e alla sensibilità relativa [...] esterno sia del proprio corpo, e partecipa, in modo generalmente inconscio, anche alla regolazione dei movimenti.
Tuttavia il tatto considerato pazienti sottoposti a interventi neurochirurgici in anestesia locale, sensazioni tattili riferibili a un ...
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AMANTEA, Giuseppe
Tullio Manzoni
Nato a Grimaldi, in provincia di Cosenza, il 24 marzo 1885 da Francesco Saverio e da Maria Nigro, dopo gli studi liceali seguendo la famiglia si trasferì a Roma, ove [...] suggerì la possibilità di introdurre l'anestesia delle aree riflessogene come terapia della eiaculatio T. Rinaldini]; Ricerche sulla secrezione spermatica. Nota VI. Considerazioni generali sulla secrezione normale del cane e dell'uomo, ibid., pp ...
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GROCCO, Pietro
Paolo Zampetti
Nacque ad Albonese Lomellina, nel Pavese, il 27 giugno 1856 da Luigi, un modestissimo artigiano che alternava il mestiere di sarto a quello di barbiere, e da Maddalena [...] ricerche sull'azione dei metalli e della pilocarpina in casi d'anestesia, ibid., IV [1882], pp. 69-71, 83 s.), causa di errore nella ricerca dell'albumina in urine itteriche, in Riv. generale italiana di clinica medica, III [1891], pp. 278-285). Il G ...
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Dispnea
Anna Maria Verde
In medicina con il termine dispnea (dal greco δύσπνοια, latino tardo dyspnoea, "difficoltà del respiro") si intende l'anomala e molesta sensazione del proprio respiro. Si tratta [...] studi in pazienti con lesioni neurologiche o paralisi da anestesia o blocchi funzionali spontanei, o provocati farmacologicamente, di ipotesi includono in tale teoria il concetto generale di una discordanza fra segnali motori efferenti diretti ...
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BORGOGNONI, Teodorico
Antonio Alecci
Figlio di Ugo, nacque a Lucca nel 1205. Ultimo di quattro fratelli, seguì nel 124 il padre a Bologna. Molto probabilmente in giovane età entrò nell'Ordine dei domenicani, [...] compone di quattro libri: il primo tratta delle ferite in generale, il secondo di particolari lesioni, come fratture e lussazioni, dal padre, viene considerato il precursore della moderna anestesia: per la narcosi consigliava l'uso di una ...
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Anossia
Giancarlo Urbinati
Con il nome di anossia, o ipossia, o debito di ossigeno, si designa l'insufficiente rifornimento di ossigeno (O₂) ai tessuti, dovuto a diminuzione della quantità di questo [...] di decompressione, o nella respirazione in sistemi a circuito chiuso durante l'anestesia), o qualora vengano inalate miscele povere di O₂ (per es. e pO₂ sono normali, possono essere di carattere generale e locale; le prime sono rappresentate da una ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...
anestetico
anestètico agg. e s. m. [der. di anestesia] (pl. m. -ci). – 1. Farmaco che induce anestesia, che ha cioè la capacità di abolire la sensibilità, in special modo quella dolorifica: a. generali, detti anche narcotici, quelli usati...