analgesia
Abolizione della sensibilità dolorifica. Se di natura organica, l’a. è imputabile a lesioni delle vie o dei centri nervosi preposti a questa forma di sensibilità. L’a. può anche essere indotta [...] per via farmacologica e rappresenta in questo senso il fondamento della terapia del dolore e dell’anestesia. Le varie terapie del dolore si basano sulla possibilità farmacologica di bloccare la sensazione dolorosa in un sito periferico o centrale del ...
Leggi Tutto
Halsted, William Stewart
Chirurgo statunitense (New York 1852 - Baltimora 1922). Prof. di chirurgia al Johns Hopkins hospital di Baltimora (dal 1892), perfezionò le tecniche chirurgiche esistenti, tra [...] ’intervento di riparazione dell’ernia inguinale. Ideò l’intervento di mastectomia nel cancro della mammella e praticò l’anestesia tronculare, iniettando cocaina nei nervi periferici. Inoltre, introdusse l’uso di sottili guanti di gomma nelle pratiche ...
Leggi Tutto
neurosedazione
Uso di farmaci con lo scopo di provocare o di mantenere uno stato di rilassamento del sistema nervoso. Le indicazioni per l’uso di n. sono: stato di agitazione, stato d’ansia o disturbo [...] generale, nelle indagini endoscopiche (nelle quali il paziente deve rimanere fermo e tranquillo), negli interventi chirurgici minori in anestesia locale (per es., suture cutanee, rimozione dolorosa di corpi estranei, ecc.). I farmaci usati per la n ...
Leggi Tutto
Witzel, Oskar
Chirurgo tedesco (Langensalza 1856 - Bonn 1925). Direttore del policlinico chirurgico di Bonn (1882) e poi delle Krankenanstalten di Düsseldorf (1906). Noto per avere ideato una particolare [...] tecnica di gastrotomia (fistole di W.) intesa a permettere l’introduzione dei cibi direttamente nello stomaco in caso di ostruzione dell’esofago, e per avere indicato l’uso dell’anestesia a gocce con etere solforico. ...
Leggi Tutto
Chirurgia estetica
Luigi Donati
Nata ufficialmente agli inizi del 20° secolo, la chirurgia estetica è la branca della chirurgia che si propone di correggere o migliorare gli inestetismi, siano essi [...] forma o il volume delle mammelle sono di tre tipi; il primo è la mastoplastica additiva, in cui si inserisce, in anestesia generale, una protesi al di sotto della ghiandola mammaria o del muscolo grande pettorale, al fine di aumentare il volume delle ...
Leggi Tutto
liquorrea
Perdita di liquido cerebrospinale (liquor) dal sistema chiuso che lo contiene, ossia dai ventricoli cerebrali e dalla cavità midollare. La l., detta anche fistola liquorale, è causata da traumi [...] diagnostiche o terapeutiche invasive al midollo spinale (come il posizionamento e la rimozione di cateteri spinali per anestesia o terapia del dolore). La l. che parte dal sistema ventricolare encefalico avviene solitamente nelle cavità nasali ...
Leggi Tutto
In anatomia comparata e in botanica, definisce la parte di un arto o di un organo più vicina alla sua inserzione sul tronco o su altro organo (contrapposto a distale).
In fisiologia, descrive il fenomeno [...] è al riparo da sollecitazioni esterne e l’impegno funzionale (ossia il dispendio energetico) è al minimo.
Anestesia b., la somministrazione parenterale di un narcotico (per lo più morfina associata ad atropina), in preparazione della narcosi ...
Leggi Tutto
fenotiazina
Farmaco che trova impiego come antipsicotico e nel trattamento di nausea e vomito. Le f. furono sintetizzate alla fine del 19° sec. come coloranti, ma solo dopo il 1930 si scopri che una [...] effetti sedativi e antistaminici; si uso in seguito negli stati di agitazione dei pazienti psichiatrici e per potenziare l’anestesia generale; per lo stesso scopo venne introdotta un’altra f., la clorpromazina, che diminuisce lo stato di veglia e ...
Leggi Tutto
FERRIA, Luigi
**
Nacque ad Alba (Cuneo) il 3 sett. 1864 da Giovanni e da Clotilde Giacheri. Laureatosi in medicina e chirurgia all'università di Torino, si formò alla scuola chirurgica piemontese retta [...] Bruno e di A. Caponotto, visse il periodo di grande trasformazione determinato dall'avvento dell'antisepsi e dell'anestesia, che segnava l'inizio della moderna chirurgia.
Nel periodo iniziale della sua attività si interessò a problemi di patologia ...
Leggi Tutto
Sono chiamati m. i farmaci che inducono la diminuzione del tono dei muscoli scheletrici, con eventuale perdita dei riflessi e paralisi, ma senza compromettere l’attività nervosa superiore: proprietà, quest’ultima, [...] (➔ curaro) e sono utilizzati in clinica ogni qualvolta occorra provocare un rilasciamento muscolare profondo: in anestesia generale, in particolari manovre diagnostiche e terapeutiche, quale, per es., l’intubazione endotracheale, nel trattamento ...
Leggi Tutto
anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...
anestesista
anesteṡista s. m. e f. [der. di anestesia] (pl. m. -i). – Medico specializzato in anestesiologia, che collabora con il chirurgo durante l’intervento operatorio per eseguire l’anestesia e il controllo delle condizioni circolatorie...