LISTON, Robert
Agostino Palmerini
Chirurgo, nato a Ecclesmachan (Linlithgowshire) il 28 ottobre 1794, morto a Londra il 7 dicembre 1847. Studiò a Edimburgo, dal 1810 al 1815 fu assistente di J. Barclay [...] presso l'università, dove l'anno seguente divenne professore di clinica. Operando quando ancora non era applicata l'anestesia, la sua fama fu dovuta alla rapidità e alla genialità dei suoi metodi, specialmente nelle amputazioni, nella calcolosi ...
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dermatoneurosi
Alterazione cutanea secondaria a lesione nervosa, centrale o periferica, sensitiva, motoria o trofica. La d. più frequente è senza dubbio la malattia erpetica (➔ nevralgia, Nevralgia da [...] : non solo vengono meno i fattori trofici neurogeni per la cute e i tessuti sottostanti, ma l’ipoestesia o l’anestesia delle zone interessate annullano gli stimoli nocicettivi: il paziente è pertanto più esposto a lesioni da sfregamento, da infezioni ...
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(o nevrite) Denominazione comune a molte malattie dei nervi, cranici o periferici, di natura infiammatoria (n. interstiziali) o degenerativa (n. parenchimatose), che determinano la diminuzione o la perdita [...] sensitivi consistono in parestesie o sensazioni di ‘arto fantasma’, quelli da soppressione della funzione determinano invece anestesia.
In istologia normale, prolungamento nervoso del neurone, chiamato anche cilindrasse o assone (➔ nervoso, tessuto ...
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La maggiore incidenza delle ferite legate a gravi traumi, ha posto in un piano sempre più importante le questioni legate allo shock sia primario sia secondario ed in particolar modo la cosiddetta sindrome [...] nuovi emostatici (spuma di fibrina, cellulosa ossidata, spugna di gelatina).
Molto usata nel trattamento chirurgico delle ferite l'anestesia generale per via endovenosa (Pentothal-sodio) o per inalazione (di più comune e facile impiego l'etere). Per ...
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RACHICENTESI (dal gr. ῥάχις "spina dorsale" e κέντησις "puntura")
Emilio Comisso
Così viene denominata in medicina la puntura del canale vertebrale. Lo strumento usato è un ago-cannula lungo circa 10 [...] liquor sostanze a scopo terapeutico, come la cocaina e i suoi derivati per ottenere l'anestesia per operazioni sulle parti inferiori del corpo (v. anestesia) oppure a scopo diagnostico, come sarebbe l'introduzione di sostanze opache ai raggi Röntgen ...
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Rianimazione
Enrico Ciocatto
di Enrico Ciocatto
Rianimazione
sommario: 1. Introduzione: a) generalità e cenni storici; b) definizione; c) fini della rianimazione: ‛morte clinica' e ‛morte biologica'. [...] R. del 27 marzo 1969, n. 128, all'art. 18 specifica: ‟Gli ospedali devono essere dotati di un servizio di anestesia e di rianimazione. Negli ospedali regionali e provinciali detto servizio deve essere dotato di posti letto di degenza necessari per la ...
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Macellazione degli animali destinati all’alimentazione. I metodi di m. sono diversi: a) colpo di mazza alla fronte o alla nuca; b) sgozzamento o giugulazione semplice; c) enervazione, utilizzabile solo [...] due elettrodi applicati dietro le orecchie. Quest’ultimo sistema però è soltanto un metodo di stordimento in quanto dà un’anestesia di 4-5 minuti durante i quali è necessario procedere allo sgozzamento.
La m. è regolata da speciali leggi igienico ...
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Botanica
Organo caulinare assiale, dal quale prendono origine brevi ramificazioni secondo una simmetria bilaterale. Per es., nell’infiorescenza delle Poacee, l’asse principale della spiga; nelle foglie [...] o anestetizzante. La rachianestesia è un tipo di anestesia spinale, attuata iniettando l’anestetico nello spazio subaracnoideo, nello spazio peridurale. In particolare, l’anestesia peridurale consente di anestetizzare il territorio corrispondente ...
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TRANCE (ingl., letteralmente "estasi, rapimento")
Emilio Servadio
Condizione particolare psicofisiologica in cui la maggior parte dei soggetti medianici (v. medium) cade durante l'esercizio delle loro [...] pulsazioni e del ritmo respiratorio e una diminuita sensibilità rispetto agli stimoli fisici esterni (talora si giunge all'anestesia ed analgesia complete); ma in altri casi si hanno fenomeni d'iperpnea (R. Schneider), di aumento delle secrezioni ...
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MIKULICZ-RA-ECKI, Johann von
Agostino PALMERINI
Gaetano PARLAVECCHIO
Chirurgo, nato a Czernowitz (Cernăuţi) il 16 maggio 1850, morto a Breslavia il 14 giugno 1905. Si laureò a Vienna nel 1875, allievo [...] metodi più moderni nella cura delle ferite (disinfezione delle mani, guanti di gomma), nella narcosi generale e nell'anestesia locale; indicò un classico metodo di tamponamento (tampone alla Mikulicz, drenaggio alla Mikulicz: v. laparatomia); mise in ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...
anestesista
anesteṡista s. m. e f. [der. di anestesia] (pl. m. -i). – Medico specializzato in anestesiologia, che collabora con il chirurgo durante l’intervento operatorio per eseguire l’anestesia e il controllo delle condizioni circolatorie...