congelamento
Effetto dell’azione del freddo sul corpo, o sulle parti più periferiche di esso, con lesioni più o meno gravi, associate spesso a sintomi generali. Le temperature molto basse producono intensa [...] ; nel terzo grado si giunge alla cancrena, secca o umida. I fenomeni vascolari sono sempre associati a turbe sensoriali: anestesia della parte interessata da c., seguita da parestesie e da vivo dolore; nei postumi delle lesioni di terzo grado quasi ...
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sciatica Sindrome dolorosa nell’ambito della zona di distribuzione del nervo sciatico (o grande ischiatico ➔ ischio); è detta anche nevralgia sciatica, o nevralgia ischiatica, sciatalgia o ischialgia. [...] verso il lato malato.
L’esame clinico può mettere in evidenza: disturbi della sensibilità superficiale, come ipoestesia o anestesia nella regione laterale e posteriore della gamba e al dorso del piede; ipotonia e ipotrofia dei muscoli glutei, di ...
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nervo
Guido Maria Filippi
Organo che serve alla trasmissione dell’impulso nervoso, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico. Il n. è costituito da singole fibre nervose o assoni e da vasi [...] Le fibre nervose più sottili sono più esposte ai rischi di compressione e all’azione di anestetici: in effetti, nell’anestesia locale si perde la sensibilità dolorifica, condotta dalle fibre più sottili, mentre si conserva quella tattile e quella di ...
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ranitidina
Farmaco appartenente alla famiglia degli antistaminici che bloccano il recettore dell’istamina di tipo H2. La r. blocca il recettore H2, impedendo l’azione dell’istamina sulle cellule basali [...] gastrointestinali, nella terapia dell’anafilassi, e per ridurre la possibilità di aspirazione di acido nei polmoni durante l’anestesia. La r. si è dimostrata utile anche nel ridurre la sensazione di ‘bruciore allo stomaco’ in pazienti non ...
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Qualsiasi procedura volta a facilitare l’incontro dello spermatozoo con l’ovulo, con esito fecondo, laddove si siano verificate difficoltà al concepimento. I possibili interventi sono molto numerosi e [...] ipofisarie, che ha l’intento di far maturare contemporaneamente numerosi follicoli ovarici; il prelievo, in analgesia o in anestesia, degli ovociti contenuti in questi follicoli; la loro incubazione, in un terreno di coltura adatto, insieme al seme ...
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Branca della medicina che ha per oggetto lo studio e la cura delle malattie degli organi sessuali femminili. Ne vanno escluse quelle relative alla gravidanza, al parto e al puerperio, di pertinenza ostetrica [...] affezioni dell’utero e degli altri organi sessuali femminili, e con i progressi della tecnica chirurgica e dell’anestesia, che segnano tappe essenziali nell’evoluzione della ginecologia. Decisivi progressi sono stati resi possibili da speciali metodi ...
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STRUMENTI chirurgici
Mario Donati
Dalla storia della chirurgia si apprende come fino dagli antichissimi tempi fossero in uso ingegnosi strumenti, ora semplici e ora complicati, per compiere operazioni [...] . nuovi interventi non abbisognarono cioè di novazioni particolari nello strumentario.
Soltanto allorché nel sec. XIX vennero introdotte l'anestesia, l'emostasi, l'antisepsi e l'asepsi, compiendosi una vera e propria rivoluzione nella scienza e nell ...
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MEDIANO, NERVO
Agostino PALMERINI
Onorino BALDUZZI
. Nervo misto, una delle branche terminali più importanti del plesso brachiale da cui si origina con due radici: esterna (donde nasce il nervo [...] l'indice, il medio, la metà esterna dell'anulare e i due terzi esterni del palmo della mano. Sulla faccia dorsale l'anestesia occupa le due ultime falangi dell'indice e del medio e la metà esterna delle stesse falangi dell'anulare. Questi limiti però ...
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TORACENTESI (dal gr. ϑώραξ "torace" e πέντησις "puntura")
Agostino Palmerini
Operazione chirurgica, che ha lo scopo di svuotare le raccolte liquide che, in seguito a processi morbosi diversi, possono [...] parte del liquido. Questa piccola operazione - che dev'essere eseguita con le norme più scrupolose di asepsi - si compie con anestesia locale ed è bene sia preceduta da una puntura esplorativa fatta con ago sottile sullo stesso punto dove poi sarà ...
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GRITTI, Rocco
Giuseppe Armocida
Nacque il 17 dic. 1827 a Rota Dentro, frazione di Rota d'Imagna, nel Bergamasco, da Faustino e da Lucia Manzoni. Rimasto orfano di entrambi i genitori in età infantile, [...] contro gli Austriaci.
Ripresi gli studi di medicina, il G. si laureò nel 1853 a Pavia discutendo una tesi sull'anestesia. Si avviò subito allo studio e alla pratica della chirurgia e chiese di essere ammesso a frequentare l'ospedale Maggiore di ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...
anestesista
anesteṡista s. m. e f. [der. di anestesia] (pl. m. -i). – Medico specializzato in anestesiologia, che collabora con il chirurgo durante l’intervento operatorio per eseguire l’anestesia e il controllo delle condizioni circolatorie...