LAPARATOMIA o Laparotomia (dal gr. λαπάρα "fianco" e τομή "incisione")
Mario Donati
È l'apertura della cavità addominale a scopo operativo. Quando i chirurghi operavano quasi esclusivamente sullo stomaco [...] , vomiti postoperatorî, per il che ha anche grande importanza l'operare con anestesia locale oppure con anestesia lombare piuttosto che con anestesia generale, il mitigare o sopprimere il dolore postoperatorio, il curare la buona ventilazione ...
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OSTETRICIA (XXV, p. 737)
Espedito MORACCI
Le acquisizioni recenti sono molteplici e cospicue. Le interferenze biologiche materno-fetali risultano più chiare dagli studî sugli ormoni della gravidanza, [...] sono i metodi di analgesia: via orale, rettale, inalatoria, ipodermica, endovenosa, rachidea, peridurale, caudale, anestesia perineale di conduzione e di infiltrazione; numerosi gli anestetici proposti.
La terapia ostetrica, abbandonati molti cruenti ...
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POLINEVRITE (dal gr. πολύς "molto" e νεῦρον "nervo")
Vittorio Challiol
S'intende con questa parola l'affezione infiammatoria di parecchi nervi contemporaneamente. Può avere, schematicamente, due grandi [...] pesantezza, dolori ora sordi, ora folgoranti e lancinanti) e obiettivi (iperestesia cutanea a cui poi segue ipoestesia o anestesia, nel territorio di distribuzione dei varî nervi); oltre a ciò si nota viva dolorabilità alla compressione dei tronchi ...
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CECI, Antonio
Domenico Celestino
Nacque ad Ascoli Piceno l'11 ott. 1852 da Giuseppe, maestro di posta, e da Felicia Forlini, conduttrice di locanda. Compiuti gli studi secondari a Loreto e a Fermo, [...] seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento. In quell'epoca la chirurgia, graziealle grandi conquiste dell'anestesia, dell'antisepsi e dell'emostasi, era in rapido sviluppo e si avviava a toccare traguardi insperati; gli interventi più ...
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TIROIDE (gr. ϑυρεοειδής [χόνδρος], da ϑυρεός "scudo" e εἶδος "forma"; lat. scient. g. thyroidea; ted. Schilddrüse)
Giuseppe LEVI
Nicola PENDE
Mario DONATI
È una voluminosa ghiandola priva di canale [...] oggi la maggioranza dei chirurghi è concorde nel dare la preferenza all'anestesia locoregionale per infiltrazione, completata, se il gozzo è voluminoso, dall'anestesia tronculare dei rami anteriori del plesso cervicale. L'incisione abituale è quella ...
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Neuropsichiatra, professore ordinario a Bologna. Ha introdotto nuovi metodi d'indagine, che permettono di mettere in luce nel sistema nervoso l'esistenza di lesioni iniziali delle fibre nervose, limitando [...] o spinale). Recentemente con tale metodo è stato dal D. risolto il problema del meccanismo del rapido instaurarsi dell'anestesia, per azione di sostanze anestetiche sulle fibre nervose periferiche e centrali, e del suo relativamente rapido dileguarsi ...
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Amnesia
Alberto Oliverio
Per amnesia si intende la mancanza o la perdita della memoria, soprattutto come incapacità a rievocare esperienze passate. Nel linguaggio della neuropsicologia si distinguono [...] tuttavia, in alcune situazioni, è possibile ridar vita.
Nel corso di un intervento chirurgico sul cervello effettuato in anestesia locale per individuare la sede di una lesione nervosa (bisogna ricordare che il cervello non prova dolore), Penfield ...
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RIZZOLI, Francesco
Maria Conforti
RIZZOLI, Francesco. – Nacque a Milano l’11 luglio 1809, da Gaetano e da Maria Trovamola.
Nel 1814, alla morte del padre in Calabria mentre combatteva con Gioacchino [...] cattedra di Luigi Porta a Pavia, ma la rifiutò.
Grande chirurgo pratico, famoso, negli anni precedenti l’introduzione dell’anestesia, per la velocità con cui riusciva a operare, Rizzoli si adattò con qualche difficoltà alla narcosi con il cloroformio ...
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QUAGLINO, Antonio
Valentina Cani
QUAGLINO, Antonio. – Nacque a Zubiena, in provincia di Biella, il 13 ottobre 1817 (i documenti universitari attestano il 17 ottobre) da Giovanni Battista, negoziante [...] - A. Restelli, Studi sperimentali sulle arterie, ibid., XXXIV (1849), 388, pp. 5-35) sperimentando anche le nuove tecniche di anestesia (A. Quaglino - A. Restelli - A. Tizzoni, Esperimenti sui cani intorno l’azione dei vapori d’etere solforico, ibid ...
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Asfissia
Giancarlo Urbinati
Per asfissia (dal greco ἀσϕυξία, composto di ἀ- privativo, e σϕύξις, "polso") si intende l'insieme delle alterazioni che sono dovute all'arresto della respirazione e che [...] (malattia di Raynaud), e in cui le mani e i piedi, e soprattutto le dita, appaiono cianotiche e presentano un'anestesia dolorifica.
Bibliografia
c.h. best, n.b. taylor, The physiological basis of medical practice. A text in applied physiology ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...
anestesista
anesteṡista s. m. e f. [der. di anestesia] (pl. m. -i). – Medico specializzato in anestesiologia, che collabora con il chirurgo durante l’intervento operatorio per eseguire l’anestesia e il controllo delle condizioni circolatorie...