Chirurgo (Orthez 1847 - Parigi 1914), fratello di Jean-Jacques-Élisée. Dal 1905 prof. di clinica chirurgica a Parigi. Contribuì alla diffusione dell'anestesia locale per infiltrazione. Da lui prendono [...] il nome la mastopatia cistica iperplastica e il flemmone ligneo del collo ...
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Chirurgo tedesco (Helsen, Assia, 1861 - Sauen, Francoforte, 1949). Prof. di chirurgia a Kiel, Greifswald, Bonn, Berlino, è noto per aver introdotto l'uso dell'anestesia rachidea e per aver ideato un particolare [...] tipo di fisioterapia ...
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Chirurgo (Stettino 1859 - Berlino 1922). Fu direttore-chirurgo dell'ospedale Lichterfelde di Berlino e quindi prof. di clinica chirurgica. Suo è il metodo di anestesia locale per infiltrazione, che ha [...] avuto larghissima diffusione. Scrisse: Neue Methoden der Wundheilung (1897); Gedankenmacht und Hysterie (1920), oltre a saggi filosofici e biografici ...
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Chirurgo (Frauenfeld 1841 - Costanza 1909). Allievo di Ch. Billroth, fu direttore dell'ospedale di Costanza. I suoi studî riguardano la tecnica e le indicazioni dell'anestesia e la chirurgia della tiroide [...] e dell'apparato digerente ...
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Chirurgo tedesco (Tönning 1823 - Kiel 1908), prof. a Kiel (dal 1857), generale medico e chirurgo d'armata (dal 1870). Introdusse l'uso di una maschera per anestesia, di una fascia elastica per l'ischemizzazione [...] degli arti da amputare e di un laccio elastico per l'emostasi ...
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Odontoiatra (Charlton, Massachusetts, 1819 - New York 1868), esercitò a Boston. Fu il primo (1846) a utilizzare l'etere solforico a scopo anestetico, praticando estrazioni dentarie in anestesia eterea [...] e proponendo successivamente quest'ultima per le operazioni chirurgiche: i primi esperimenti furono eseguiti nello stesso anno nell'ospedale del Massachusetts. A riconoscimento della sua scoperta M. ottenne ...
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Medico, chimico e geologo (Plymouth 1805 - Somerville 1880), suggerì (1841) al dentista W. Morton l'impiego dell'etere solforico come anestetico. In seguito alla larghissima diffusione dell'anestesia eterea, [...] si scatenò un'aspra polemica tra Morton e J. sulla priorità della scoperta. Precursore delle applicazioni chimiche in agricoltura ...
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Chirurgo francese (Hanoi 1914 - Parigi 1995). Chirurgo degli ospedali militari della marina, si occupò di fisiologia del sistema nervoso vegetativo, della reattività organica, dello shock e di anestesia [...] (curaro, ganglioplegici). Particolarmente importanti i suoi studî sull'ipotermia controllata e sugli impieghi terapeutici della cloropromazina. Tra le sue pubblicazioni: Neurophysiologie (1969); La nouvelle ...
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Medico statunitense (n. Chicago 1885 - m. 1957), autore di studî sulla fisiologia dello stomaco e del pancreas. Ha sostenuto e contribuito a diffondere l'uso dell'etilene in anestesia; ha collaborato all'interpretazione [...] del papiro di E. Smith ...
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Chirurgo (Mosca 1810 - Višnja, Podolia, 1881); prof. di chirurgia a Tartu (1836-41), poi all'Accademia medico-chirurgica di Pietroburgo, dove nel 1847 introdusse per primo in Russia l'anestesia eterea. [...] Il suo nome è legato in particolare all'achillotenotomia, alla pratica del bendaggio gessato nelle fratture semplici e complicate, all'allungamento osteoplastico delle ossa della gamba nella disarticolazione ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...
anestesista
anesteṡista s. m. e f. [der. di anestesia] (pl. m. -i). – Medico specializzato in anestesiologia, che collabora con il chirurgo durante l’intervento operatorio per eseguire l’anestesia e il controllo delle condizioni circolatorie...