Intervento o manovra terapeutica rivolto alla dilatazione, manuale o strumentale, di orifizi muniti di sfinteri (cardias ecc.), eseguita in anestesia, locale o generale. ...
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Composto chimico, C13H16ClNO, 2-(metilammino)-2-(2-clorofenil) cicloesanone, utilizzato come anestetico. Somministrata per via venosa o intramuscolare, determina anestesia cosiddetta dissociativa: il paziente [...] si sente dissociato dal proprio ambiente. L’analgesia è notevole, ma scarso il rilasciamento muscolare. Si ritiene che agisca a livello del sistema limbico (➔ ketamina) ...
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Pressione molto alta; con significato più ristretto, pressione maggiore di quella atmosferica normale. Narcosi a i. controllata (o baronarcosi) Tipo di anestesia usata in chirurgia toracica intrapleurica. [...] Consiste nel determinare nell’albero bronchiale una pressione più alta di quella atmosferica, per impedire, all’apertura della pleura, il collasso del polmone e per assicurare la respirazione del paziente, ...
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Pratica usata nei vari rami della chirurgia per sopprimere temporaneamente e reversibilmente la sensibilità dolorifica e rendere possibili gli interventi operatori, detta anche anestesia generale (➔ anestesia). [...] È realizzata mediante particolari farmaci (narcotici), somministrati, a seconda dei casi, per inalazione, per via endovenosa o altra via. Il narcotismo è l’intossicazione da narcotici, di cui sono sintomo ...
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Chirurgo (Orthez 1847 - Parigi 1914), fratello di Jean-Jacques-Élisée. Dal 1905 prof. di clinica chirurgica a Parigi. Contribuì alla diffusione dell'anestesia locale per infiltrazione. Da lui prendono [...] il nome la mastopatia cistica iperplastica e il flemmone ligneo del collo ...
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In medicina, l’introduzione temporanea di un tubo in un condotto anatomico (respiratorio, sanguifero, intestinale, biliare ecc.), per scopi diversi.
L’i. della laringe (fra le labbra glottidee) ha lo scopo [...] per lo più per interventi sulle labbra e sul palato dei bambini; l’i. endotracheale che, diffusamente impiegata per l’anestesia generale, permette di assistere la respirazione, cioè di regolare la quantità e la qualità delle miscele gassose nonché i ...
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Chirurgo tedesco (Helsen, Assia, 1861 - Sauen, Francoforte, 1949). Prof. di chirurgia a Kiel, Greifswald, Bonn, Berlino, è noto per aver introdotto l'uso dell'anestesia rachidea e per aver ideato un particolare [...] tipo di fisioterapia ...
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Chirurgo (Stettino 1859 - Berlino 1922). Fu direttore-chirurgo dell'ospedale Lichterfelde di Berlino e quindi prof. di clinica chirurgica. Suo è il metodo di anestesia locale per infiltrazione, che ha [...] avuto larghissima diffusione. Scrisse: Neue Methoden der Wundheilung (1897); Gedankenmacht und Hysterie (1920), oltre a saggi filosofici e biografici ...
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Chirurgo (Frauenfeld 1841 - Costanza 1909). Allievo di Ch. Billroth, fu direttore dell'ospedale di Costanza. I suoi studî riguardano la tecnica e le indicazioni dell'anestesia e la chirurgia della tiroide [...] e dell'apparato digerente ...
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Chirurgo tedesco (Tönning 1823 - Kiel 1908), prof. a Kiel (dal 1857), generale medico e chirurgo d'armata (dal 1870). Introdusse l'uso di una maschera per anestesia, di una fascia elastica per l'ischemizzazione [...] degli arti da amputare e di un laccio elastico per l'emostasi ...
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anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...
anestesista
anesteṡista s. m. e f. [der. di anestesia] (pl. m. -i). – Medico specializzato in anestesiologia, che collabora con il chirurgo durante l’intervento operatorio per eseguire l’anestesia e il controllo delle condizioni circolatorie...