Tatto
Giovanni Berlucchi
Il tatto fa parte della sensibilità somatica generale insieme alla sensibilità termica, o termocezione, alla sensibilità dolorifica, o nocicezione, e alla sensibilità relativa [...] di cute detta 'dermatomero'. A ciascuna radice corrisponde un dermatomero, e la sezione o l'applicazione di un anesteticolocale a una singola radice produce la perdita della sensibilità tattile, dolorosa e termica nel dermatomero corrispondente. Va ...
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droghe
Francesco Clementi
L’uso delle droghe risale agli inizi della civiltà, anche se l’uso collettivo e di massa è un fenomeno sorto nel 20° secolo. Nel corso degli anni si è abbassata, in modo preoccupante, [...] , le amfetamine e i loro derivati di sintesi, la nicotina.
Cocaina. La cocaina (➔), una volta utilizzata come anesteticolocale, inibisce il trasportatore della dopammina e, a dosi maggiori, anche quelli per la noradrenalina e per la serotonina ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La ricerca scientifica estende enormemente le possibilità di trattare il dolore e ricorrere [...] acili – lo svedese Nils Lofgren formula nel 1948 la lidocaina, primo modello di una classe interamente nuova di anesteticilocali cui seguiranno altre molecole assai efficaci come la mepivacaina (1957), la prilocaina (1960), la bupivacaina (1963), il ...
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morfina
Paolo Tucci
Alcaloide isolato (sin dal 1806) dall’oppio. La m. è utilizzata prevalentemente come analgesico nel dolore da moderato a severo associato a diverse patologie, come coadiuvante dell’anestesia [...] . Nelle tecniche di analgesia spinale, epidurale, o combinata spinale-epidurale, viene somministrata insieme a un anesteticolocale. Solitamente non è efficace in quelle patologie dolorose causate da degenerazione dei nervi periferici (dolore del ...
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cocaina
Principale alcaloide contenuto nelle foglie di Erythroxylon coca; si presenta in cristalli prismatici incolori o in forma di polvere cristallina bianca, di sapore amaro, solubile in alcol, etere, [...] da E. Niemann nel 1860, la c., o il suo cloridrato, in passato veniva usata come anesteticolocale, specialmente in oculistica e in odontoiatria; attualmente vengono impiegati prodotti sintetici meno tossici, come la novocaina.
Caratteristiche ...
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anestesia - Anestesia subaracnoidea
Stefano Faenza
L’anestesia subaracnoidea è un tipo di anestesia loco-regionale. Si effettua iniettando l’anesteticolocale sul fascio di nervi afferenti alla colonna [...] alto del tronco (posizione di Trendelemburg) e il capo lievemente sollevato in modo da mantenere stabile la fissazione dell’anesteticolocale sulla cauda equina. Il primo effetto che il paziente avverte è una sensazione di calore agli arti inferiori ...
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epidurale
Che sta sopra o esternamente alla dura madre. Spazio e. spinale: lo spazio compreso fra la parete interna del canale rachidiano e la dura madre; è in gran parte virtuale, si allarga in corrispondenza [...] e nella regione sacrale, ed è occupato da tessuto adiposo e lasso. Anestesia e.: la somministrazione di un anesteticolocale nello spazio e., tramite un minuscolo catetere che vi viene introdotto per mezzo di un ago, poi rimosso; solitamente ...
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Dalla medicina alternativa alla medicina integrata
Francesco Bottaccioli
Il primo organismo statale a occuparsi nel mondo occidentale di medicine e terapie diverse da quelle convenzionali è stato l’Office [...] riservato il crudele trattamento di cui sopra: il nervo non è stato tagliato, bensì addormentato. L’iniezione di un anesteticolocale (procaina) su un punto di agopuntura, per es. pericardio-6, ne abolisce la provata efficacia contro nausea e vomito ...
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Pietro Soggiu
Droga
Proibizionismo e antiproibizionismo
Legalizzare le droghe leggere?
di Pietro Soggiu
12 MARZO
Un giudice di Venezia ordina all'Azienda sanitaria di S. Donà di Piave di acquistare all'estero [...] . La cocaina è stata una delle prime sostanze alcaloidi a essere sintetizzata, nella speranza di poterla utilizzare come anesteticolocale, sfruttando la sua capacità di bloccare la conduzione nervosa quando viene a contatto diretto con il tessuto ...
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La dipendenza dalle droghe
Pier-Vincenzo Piazza
Véronique Deroche-Gamonet
Giovanni Marsicano
La dipendenza: un fenomeno naturale
La dipendenza dalle droghe è un fenomeno conosciuto dal genere umano [...] meglio questo concetto è importante ricordare che alcune droghe sono anche farmaci. La cocaina fu introdotta inizialmente come anesteticolocale e suoi derivati sono ancora utilizzati a questo scopo. La morfina, che in sostanza equivale all’eroina, è ...
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anestetico
anestètico agg. e s. m. [der. di anestesia] (pl. m. -ci). – 1. Farmaco che induce anestesia, che ha cioè la capacità di abolire la sensibilità, in special modo quella dolorifica: a. generali, detti anche narcotici, quelli usati...
locale1
locale1 agg. [dal lat. tardo localis, der. di locus «luogo»]. – 1. Di luogo, che ha in sé idea di luogo: memoria l., che ritiene i luoghi, lo stato e la disposizione dei luoghi e delle cose; avverbî, nomi l., non com. per avverbî di...