anestetico locale
Anita Greco
Francesco Botrè
Sostanza che interferisce con la normale insorgenza e trasmissione degli impulsi nervosi, inibendo la conduzione del segnale a livello dei canali del sodio [...] la funzionalità del sistema nervoso centrale. Il primo anestetico locale a essere isolato è stato la cocaina, sostituita da composti di sintesi più efficaci e sicuri.
Gli anestetici locali sono generalmente classificati, in base alla durata dei loro ...
Leggi Tutto
stovaina In farmacologia, nome registrato di anestetico, uno dei più usati succedanei della cocaina, in confronto alla quale ha tossicità tre volte minore; è una polvere incolore, inodore, amara, solubile [...] in acqua ...
Leggi Tutto
anestesia spinale
Germano De Cosmo
Tecnica di anestesia regionale nella quale l’anestetico locale viene iniettato nel liquido cerebrospinale a livello lombare. Viene anche chiamata anestesia subaracnoidea. [...] per via spinale agisce in pochi secondi e ha una durata dell’ordine di alcune ore. La scelta del tipo di anestetico e delle concentrazioni adeguate dipende dal tipo di intervento e dalle caratteristiche fisiche del paziente. L’anestesia spinale viene ...
Leggi Tutto
Composto chimico, C13H16ClNO, 2-(metilammino)-2-(2-clorofenil) cicloesanone, utilizzato come anestetico. Somministrata per via venosa o intramuscolare, determina anestesia cosiddetta dissociativa: il paziente [...] si sente dissociato dal proprio ambiente. L’analgesia è notevole, ma scarso il rilasciamento muscolare. Si ritiene che agisca a livello del sistema limbico (➔ ketamina) ...
Leggi Tutto
Che sta sopra o esternamente alla dura madre.
Spazio epidurale spinale
Lo spazio compreso fra la parete interna del canale rachidiano e la dura madre; è in gran parte virtuale, si allarga in corrispondenza [...] da tessuto adiposo e lasso.
Anestesia epidurale
Metodica praticata per alcuni tipi di intervento chirurgico e nel parto. L'anestetico viene iniettato nello spazio extradurale, tra la dura madre (la più superficiale e più spessa delle tre meningi) e ...
Leggi Tutto
Medico, chimico e geologo (Plymouth 1805 - Somerville 1880), suggerì (1841) al dentista W. Morton l'impiego dell'etere solforico come anestetico. In seguito alla larghissima diffusione dell'anestesia eterea, [...] si scatenò un'aspra polemica tra Morton e J. sulla priorità della scoperta. Precursore delle applicazioni chimiche in agricoltura ...
Leggi Tutto
Odontoiatra (Charlton, Massachusetts, 1819 - New York 1868), esercitò a Boston. Fu il primo (1846) a utilizzare l'etere solforico a scopo anestetico, praticando estrazioni dentarie in anestesia eterea [...] e proponendo successivamente quest'ultima per le operazioni chirurgiche: i primi esperimenti furono eseguiti nello stesso anno nell'ospedale del Massachusetts. A riconoscimento della sua scoperta M. ottenne ...
Leggi Tutto
Assenza della sensibilità dovuta a cause organiche (a. organica) o indotta artificialmente.
A. organica
È quella provocata dalla distruzione delle vie o dei centri della sensibilità nelle sue varie forme. [...] e un’a. endovenosa. Nella pratica clinica una netta distinzione tra le due forme non esiste. Solo i primi anestetici inalatori, per es. l’etere e il cloroformio, erano utilizzati singolarmente in concentrazioni modificate in rapporto alla profondità ...
Leggi Tutto
Variante di chetammina, diffusasi nel corso degli anni 1990 specialmente con riferimento all’impiego di tale sostanza come stupefacente. Assunta in basse dosi, la k., da tempo adoperata come anestetico [...] e analgesico soprattutto, ma non esclusivamente, nella medicina veterinaria, determina effetti più potenti, ancorché di minore durata, di quelli delle sostanze definite psichedeliche (LSD, mescalina ecc.), ...
Leggi Tutto
(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] anche l'attività motoria e il sistema nervoso autonomo. Si deve a K. Koller, nel 1884, la scoperta del primo anestetico locale, la cocaina, utilizzata per la c. oftalmica. Tuttavia gli effetti tossici e la possibilità di dipendenza hanno portato all ...
Leggi Tutto
anestetico
anestètico agg. e s. m. [der. di anestesia] (pl. m. -ci). – 1. Farmaco che induce anestesia, che ha cioè la capacità di abolire la sensibilità, in special modo quella dolorifica: a. generali, detti anche narcotici, quelli usati...
anestesia
anesteṡìa s. f. [dal gr. ἀναισϑησία «insensibilità», comp. di ἀν- priv. e αἴσϑησις «sensazione»]. – 1. In medicina, assenza della sensibilità per cause organiche (più propriam. detta perciò a. organica), provocata cioè da lesione...