Biologo, nato il 12 marzo 1884 a Zurigo, si addottorò a Würzburg dove fu assistente di Th. Boveri; poi trascorse due anni a Friburgo in Brisgovia con H. Spemann e nel 1921 fu nominato professore di zoologia [...] sessualità. Tutte queste ricerche furono compiute alla Stazione zoologica di Napoli. Un'altra serie di importanti lavori del B. e della sua scuola riguarda i problemi dello sviluppo e dell'eredità studiati per mezzo della merogonia negli anfibî. ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] come la mata mata (Chelus fimbriatus), gli Iguanidi e l’anaconda (Eunectes murinus), il più grande tra i serpenti. Tra gli Anfibi sono numerosissimi gli Anuri e mancano gli Urodeli; tra i Pesci, l’arapaima (Arapaima gigas) può raggiungere i 5 m di ...
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Stadio dello sviluppo embrionale che attraversano gran parte dei Metazoi, successivamente a quello di blastula, e che consiste tipicamente in una piccola coppa, a parete bistratificata (ectoderma ed endoderma) [...] parte per epibolia, cioè i micromeri, moltiplicandosi, ricoprono i macromeri che daranno origine all’endoderma (Ctenofori, Rotiferi ecc.; parte degli Anfibi e dei Ciclostomi).
I due processi di invaginazione ed epibolia possono coagire, come negli ...
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Aeromobile più pesante dell’aria, la cui sostentazione è ottenuta mediante un’azione aerodinamica sulle superfici del mezzo. È quindi dotata di un ‘organo sostentante’ capace di interagire con l’aria circostante [...] ) idrovolanti, distinti dagli aeroplani solo per l’uso di galleggianti al posto del carrello d’atterraggio;
3) anfibi, equipaggiati sia con carrello d’atterraggio sia con galleggianti.
Infine, alla categoria degli aerogiri appartengono gli elicotteri ...
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La vena cava superiore (o discendente o anteriore) e la vena cava inferiore (o ascendente o posteriore) rappresentano i tronchi maggiori che nei Vertebrati, a prescindere dalle classi più basse, raccolgono [...] un breve tronco pari e trasversale, il condotto del Cuvier, che si versa nell'impari seno venoso del cuore. Negli Anfibî e nelle classi superiori si sviluppano invece, e in parte a spese delle vene cardinali embrionali anteriori e posteriori, le vene ...
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MOFFETTA (dal lat. mephitis "odore di marcio"; lat. scient. Mephitis Cuv., 1800; fr. moufette; sp. mufeta; ted. Stinktier; ingl. skunk)
Oscar De Beaux
Genere di una sottofamiglia di Mustele (lat. scient. [...] cespugliose, erbose e rocciose, nelle quali scavano anche tane. Hanno abitudini notturne e si cibano di vermi, insetti, anfibî, rettili, uova, uccelletti, piccoli mammiferi, bacche e frutta. Se ne distinguono 3 generi: 1. Moffetta, con 18 specie ...
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Per parlare delle relazioni fra biodiversità e geopolitica è necessario tracciare un profilo storico dei rapporti fra l’uomo e la natura, spingendosi in una certa misura nella preistoria recente (inizio [...] di piante, 400 di mammiferi (fra cui l’80% dei Primati africani), 1000 di uccelli, 280 di rettili, 220 di anfibi e un numero ancora incalcolabile di insetti (fra cui 900 farfalle che rappresentano il 60% delle specie africane). Le specie endemiche ...
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Anatomia e medicina
In anatomia comparata, v. spirale, plica della mucosa dell’intestino medio (talora indicato con il nome di ileo) di Selaci, Condrostei, Olostei e Dipnoi, sporgente come lamina elicoidale [...] Teleostei. È detta v. spirale anche una plica che all’interno del cono arterioso del cuore della maggioranza degli Anfibi contribuisce a separare le due correnti di sangue arterioso e venoso.
In anatomia umana, formazione membranosa o restringimento ...
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Anatomia comparata
Sorta di anello scheletrico più o meno complicato (detto anche cingolo o cinto) che nello scheletro dei Vertebrati serve di sostegno allo scheletro delle appendici e di congiunzione [...] pelvica; entrambi i cinti prendono rapporti con la colonna vertebrale. A questi elementi di derivazione cartilaginea si aggiungono, dagli Anfibi in su, nel cinto pettorale elementi di origine dermica, quali le clavicole.
Nell’uomo la c. scapolare è ...
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tassidermia Tecnica di preparare, a scopo scientifico, le pelli degli animali in modo da renderne possibile la conservazione, e di imbottirle dando loro l’aspetto e l’atteggiamento degli animali vivi. [...] preparare si fanno imbiancare e le varie ossa si legano in connessione anatomica.
Gli invertebrati e alcuni Vertebrati (Anfibi, Pesci) si conservano meglio in liquidi (alcol, formalina); alcuni Artropodi e specialmente gli insetti si conservano bene ...
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anfibi
anfibî s. m. pl. [plur. di anfibio; lat. scient. Amphibia]. – In zoologia, classe di vertebrati anamnî, che vivono in genere in ambienti umidi o addirittura nell’acqua; comprende forme provviste di due paia di arti (eccetto gli apodi)...
anfibio
anfìbio agg. e s. m. [dal gr. ἀμϕίβιος «dalla doppia vita», comp. di ἀμϕι- «anfi-» e βίος «vita»]. – 1. Di organismo animale o vegetale capace di vivere in due ambienti diversi, acquatico o terrestre. Come s. m., ciascun individuo...