PERMICO
Michele Gortani
. Periodo della storia della Terra successivo al Carbonico e anteriore al Triassico. Fu istituito nel 1841 da R. Murchison per designare il complesso di rocce sedimentarie, col [...] origine fluvio-lacustre; la presenza di banchi di carbone con la tipica flora a Glossopteridi; il grande sviluppo dei Rettili e Anfibî; la mancanza di gessi (e in generale di ogni accenno a clima arido) anche nella parte superiore; la presenza di ...
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Termine usato comunemente in biologia e in special modo in embriologia sperimentale per indicare quei cambiamenti che si producono durante lo sviluppo nell'uovo, in seguito al sorgere e allo stabilirsi [...] soltanto teorico, riscontrandosi nella determinazione delle uova tutti i gradi di passaggio: così, ad es., l'uovo degli anfibî rappresenterebbe la condizione di transizione fra le due categorie, in quanto la potenza di un blastomero varia a seconda ...
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MUTA (fr. mue; sp. muda; ted. Häutung; ingl. molt)
Giuseppe Montalenti
È un processo che si verifica periodicamente in molti animali e consiste nel rinnovamento di tutto il tegumento o di alcune sue [...] , per cui l'animale si libera di tutto lo strato corneo dell'epidermide, che il volgo chiama "camicia". Anche negli Anfibî avvengono mute più o meno complete. Nei Mammiferi invece lo strato corneo della pelle si desquama continuamente, e non si ha ...
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Vescica
Gabriella Argentin
Franco Di Silverio
Magnus von Heland
La vescica (dal latino vesica) è un organo cavo muscolomembranoso che fa parte dell'apparato urinario. Di forma grossolanamente ovoide, [...] che si collega poi all'uretra (v.) per il trasporto all'esterno dell'urina. Il ruolo principale della vescica urinaria degli Anfibi e dei Rettili risiede nella capacità di conservare e riassorbire l'acqua dall'urina che vi si accumula. In condizioni ...
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Articolazione
Rosadele Cicchetti
Red.
In anatomia si definisce articolazione il complesso di strutture che mantiene in contiguità due o più superfici ossee (v. Osteoarticolare e muscolare, sistema). [...] da muscolo e pelle.
Nei Pesci testa e tronco si muovono come un blocco unico; invece nei Vertebrati terrestri, Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi, è importante che il capo si muova indipendentemente; opportune modificazioni delle vertebre e delle ...
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foresta
Alessandra Magistrelli
Associazione vegetale di alberi, arbusti e piante erbacee
Veri serbatoi di biodiversità, ricchi di specie animali e vegetali, le foreste (di cui le più antiche sono dette [...] , quali uccelli (galli cedroni, fringuelli, la civetta nana, la poiana calzata) e mammiferi (la volpe artica, la lince), rari gli anfibi e i rettili che non sopportano il clima freddo e secco.
La foresta decidua. Più a sud della taigà si sviluppa la ...
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Polso
Rosadele Cicchetti; Red.
Nell'accezione originaria il termine polso (dal latino pulsus, "battito") indica la dilatazione ritmica delle pareti dei vasi sanguigni, in particolare delle arterie, [...]
Gli arti dell'uomo hanno radici evolutive nelle pinne pari di alcuni Pesci ossei, dai quali si sono evoluti gli Anfibi: è nelle testimonianze fossili di questi ultimi, i primi Vertebrati a trasferirsi sulle terre emerse, che compaiono per la prima ...
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tigre Specie (Panthera tigris) di Mammifero Carnivoro Felide, presente in Asia con varie sottospecie o razze geografiche; la più diffusa, sebbene in decremento, è la t. del Bengala (Panthera tigris tigris), [...] solitaria, territoriale, è un predatore opportunista, preferisce cervi o Suidi selvatici, ma caccia anche scimmie, pesci, Uccelli, Rettili, Anfibi e Insetti; può abbattere prede delle dimensioni del bufalo o del rinoceronte. Raggiunge anche 2,50 m di ...
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Anatomia comparata e umana
Canale a pareti proprie che dà passaggio a un liquido organico. D. cistico Canale che collega la vescicola biliare o cistifellea al dotto epatico (➔ fegato). D. (o canale) [...] Nello sviluppo del mesonefro o mesorene dei Vertebrati, esso si scinde in due, in senso caudocraniale, negli Elasmobranchi e in alcuni Anfibi: il d. di Wolff e il d. di Müller che nella femmina si differenzia in ovidotto. D. tireoglosso Formazione ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] tipo di cellula deriva dai classici esperimenti degli anni Sessanta effettuati da J. Gurdon sullo sviluppo delle uova di anfibi (v. clonazione, App. V e in questa Appendice). Una grande serie di dati sperimentali ha successivamente dimostrato che le ...
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anfibi
anfibî s. m. pl. [plur. di anfibio; lat. scient. Amphibia]. – In zoologia, classe di vertebrati anamnî, che vivono in genere in ambienti umidi o addirittura nell’acqua; comprende forme provviste di due paia di arti (eccetto gli apodi)...
anfibio
anfìbio agg. e s. m. [dal gr. ἀμϕίβιος «dalla doppia vita», comp. di ἀμϕι- «anfi-» e βίος «vita»]. – 1. Di organismo animale o vegetale capace di vivere in due ambienti diversi, acquatico o terrestre. Come s. m., ciascun individuo...