FERUGLIO, Egidio
Pietro Corsi
Nacque a Feletto Umberto (ora Tavagnacco, in provincia di Udine) il 1º sett. 1897 da Luigi e da Anna D'Agostina e compì gli studi classici ad Udine. Sin da adolescente [...] Patagonia. Il F. si soffermò a studiare il glacialismo quaternario della zona centrale della Cordigliera e gli anfiteatri morenici della Patagonia. Lo studio dei terrazzi marini della regione portava alla determinazione di sei livelli succedutisi ...
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GARAMANTI (Γαράμαντες, Garamantes)
S. Aurigemma
Con tale nome si designarono talune genti del grande ceppo dei Libi note come popolazione numerosa (Herodot., iv, 183) e indomita (Tac., Hist., iv, 50). [...] con tutta probabilità, il mosaico pavimentale di una villa romana di Zliten, in cui appare una editio di ludi di anfiteatro, con la figurazione, tra l'altro, dei supplizî inflitti ad alcuni dei supposti capi della incursione che vengono esposti alle ...
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M. Marini Calvani
VELEIA (v. vol. VII, p. 1116 e s 1970, p. 893). - Grazie a recenti scavi e ricognizioni, nello sviluppo urbano di V. sono oggi individuabili non meno di cinque fasi edilizie, databili [...] e Piacenza, in L'arte a Parma dai Farnese ai Borbone, Parma 1979, pp. 232-248; A. M. Capoferro Cencetti, Gli anfiteatri romani dell'Aemilia, in Studi sulla città antica. L'Emilia Romagna, Roma 1983, pp. 245-282; S. Santoro Bianchi, L'urbanistica ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] gli spettacoli pubblici per ragioni soprattutto religiose, cui contribuì la mancanza di manutenzione, comportò che al pari degli anfiteatri e dei circhi, anche i t. fossero abbandonati e ridotti a cave di materiale da costruzione, con devastazioni ...
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POMPEI (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Amedeo MAIURI
Cittadina della provincia di Napoli, distante da questa metropoli 25 km. È sorta, può dirsi da pochi anni, col nome di Valle di Pompei, intorno [...] non prima dell'anno 7 a. C. (Corp. Inscr. Lat., X, 853-7). Ciò che lo distingue dal tipo più comune degli anfiteatri di epoca imperiale, è la mancanza di sotterranei al disotto del piano dell'arena, segno che gli spettacoli di venationes non avevano ...
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SALTO (fr. saut; sp. salto; ted. Sprung; ingl. spring, jump)
Guido LIBERTINI
Luigi PIERANTONI
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Il salto è un insieme di movimenti mediante i quali il corpo umano, spinto dall'azione estensiva dei [...] quelli a ostacoli (monobolon), o con la pertica (contomonobolon), i quali si praticavano nei ginnasî, nelle palestre o negli anfiteatri, per non parlare poi delle varie prodezze di giocolieri e di saltimbanchi.
Medioevo ed età moderna. - La storia ...
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TRABEAZIONE (dal lat. trabs "trave"; fr. entablement; sp. entablamento; ted. Gebälk; ingl. entablature)
Giorgio Rosi
Nelle forme dello schema strutturale trilitico artisticamente organizzate e raggruppate [...] tuttavia ebbe le sue principali applicazioni nelle zone basamentali ad altri ordini architettonici, come nei teatri e negli anfiteatri. Esso giunse attraverso Vitruvio e le rovine ricercate con curioso amore dagli umanisti, al Rinascimento e poi al ...
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FERRERO DELLA MARMORA, Alberto
Paola Casana Testore
Nacque a Torino il 6 apr. 1789, dal marchese Celestino e da Raffaella Argentero di Bersezio, secondogenito di tredici figli.
Celestino (7 luglio 1754-30 [...] le antichità romane presenti sull'isola, trattando delle antiche medaglie sarde, delle tombe, dei sarcofagi, dei templi, degli anfiteatri e dei teatri, e raccoglie le iscrizioni dei templi romani.
Nella terza ed ultima parte dell'opera, pubblicata in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla scienza e tecnologia di Roma
Pietro Corsi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La domanda: “Perché la civiltà greca non [...] avessero richiesto conoscenze approfondite sui materiali impiegati, sugli equilibri strutturali che dovevano reggere arditi ponti, templi e anfiteatri, su un insieme di operazioni, in breve, che avranno sicuramente richiesto capacità di calcolo e di ...
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ghiacciaio
ghiacciàio [Der. di ghiaccio] [GFS] Accumulo naturale di ghiaccio dovuto a trasformazione della neve meteorica (soffice e porosa) caduta nei mesi invernali dapprima in neve a granuli (Firn), [...] e ivi sia rimasto per millenni, può determinare il deposito di molteplici morene frontali che danno luogo ai cosiddetti anfiteatri morenici. I grandi g. del periodo glaciale, all'inizio dell'era quaternaria, furono agenti modellatori della superficie ...
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anfiteatro
s. m. [dal lat. amphitheatrum, e questo dal gr. ἀμϕιϑέατρον, s. neutro, ma in origine forse agg. (sottint. οἰκοδόμημα o altro nome) «costruzione che ha i posti tutt’intorno per guardare»]. – 1. Costruzione destinata, presso gli...
arèna s. f. [dal lat. (h)arēna (v. la voce prec.), perché cosparsa di sabbia]. – 1. a. Negli stadî, circhi e anfiteatri dell’antichità classica, spazio libero, di forma rettangolare o ellittica, circondato da gradinate riservate agli spettatori,...