CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] , Né amori né donne, ovvero La stalla ripulita, dato alle stampe nell'estate del 1782.
Vi si racconta che Anfitrione (Michiel Grimani), prima di sposare Alcmena (Pisana Giustinian Lolin), aveva avuto da Giocasta (Zanetta Casanova) un figlio di nome ...
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Giove
Emanuele Lelli
Capo degli dei dell'Olimpo
Giove è la divinità più importante a Roma (in Grecia corrisponde a Zeus). Appartiene, secondo il racconto mitico, alla seconda generazione divina. In [...] in forma di pioggia d'oro, nasce Perseo; da Alcmena, ingannata perché Zeus le appare come sosia del legittimo marito Anfitrione, nasce Eracle (il latino Ercole); da Semele, Dioniso (Bacco); dalla dea Maia nasce Ermes (Mercurio); da Latona Apollo e ...
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Plauto
Marco Cipriani
Il principe romano della risata
Vissuto tra il 3° e il 2° secolo a.C., il commediografo Plauto è uno dei primi e più importanti autori della letteratura latina. Egli prese a modello [...] come Shakespeare, Molière e Goldoni.
Tra le commedie più importanti da lui composte, ancora oggi rappresentate, si ricordano Anfitrione, La commedia degli asini (in latino Asinaria), La pentola del tesoro (in latino Aulularia), Il soldato fanfarone ...
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GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] .
Dopo una breve parentesi veneziana nella primavera-estate 1740 (quando il G. iniziò una traduzione in prosa dell'Anfitrione di Plauto che costituisce il primo documento dei suoi interessi teatrali e progettò un'edizione, poi non realizzata, delle ...
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PARIATI, Pietro Giovanni
Nicola Catelli
– Nacque a Reggio nell’Emilia il 26 marzo 1665 da Giovan Battista e da Lucrezia Carretti (morta nel 1698). Il padre, di origine francese, citato nei documenti [...] negli intermezzi (come il Pimpinone, 1708, più volte ripreso; musica di Albinoni) e nella tragicommedia per musica (Anfitrione, novembre 1707, di derivazione plautina ma con inserti tratti da Molière; musica di Gasparini). Scrisse inoltre tre ...
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PASQUALINO, Fortunato
Vincenzo Caporale
PASQUALINO, Fortunato. – Secondogenito di quattro figli, nacque a Butera (nei pressi di Caltanissetta) l’8 novembre 1923, da Luigi, carrettiere e mezzadro, e [...] altri inconsueti personaggi, spesso prelevati dalle pagine delle proprie opere filosofico-letterarie: san Francesco, Sosia e Anfitrione, Gesù Cristo. I testi delle rappresentazioni, apparsi singolarmente in rivista, furono in parte raccolti in Teatro ...
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DOMENICO da Prato
Paolo Viti
Mancano precise testimonianze sull'anno di nascita, la quale tuttavia dovette avvenire intorno al 1389, come appare dalla dichiarazione catastale autografa prodotta da D. [...] . Di remota derivazione dalla commedia Amphitruo di Plauto, lo scritto fa rivivere le straordinarie avventure di due servi di Anfitrione, appunto Geta e Birria, due esseri fisicamente deformi ma pieni di furbizia, che creano e determinano situazioni ...
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FORTEGUERRI, Niccolò
Matteo Sanfilippo
Nacque a Pistoia il 6 nov. 1674 da Iacopo e Marta Fabroni. La famiglia paterna era di antica nobiltà toscana e aveva dato numerose personalità illustri alla Chiesa [...] , ibid. 1789, pp. 325-337; Tre epistole poetiche ed altri versi, Pistoia 1851. Traduzioni: Terenzio, Commedie, Urbino 1736; Plauto, Anfitrione, ibid. s.d.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio di Propaganda Fide, Acta, voll. 101 (1731), 102 (1732), 103 (1733 ...
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anfitrione
anfitrïóne s. m. [dal lat. Amphitryon o Amphitruo -onis, gr. ᾿Αμϕιτρύων]. – Il padrone di casa, generoso e ospitale, nei riguardi degli invitati a un pranzo, a un banchetto in casa sua: brindiamo all’a., al nostro a.!; sei un vero...
spiumare
v. tr. [der. di piuma, col pref. s- (nel sign. 4)], non com. – Togliere le piume: c’era gente che ... stendeva panni, che spiumava polli, che accudiva bambini (Sebastiano Vassalli); in senso fig., sfruttare qualcuno, carpirgli o fargli...