meritorio
Luigi Peirone
Ricorre una sola volta, in rima, in Pd XXIX 65, dove D. insiste nel rapporto merito-grazia: ricever la grazia è meritorio / secondo che l'affetto l'è aperto.
Per il Buti " acquista [...] merito "; per Benvenuto " gratia est causa meriti, non meritum causa gratiae. Dicendum breviter quod angelus habuit gratiam antequam esset beatus, per quam gratiam meruit beatitudinem; ideo autor intendit dicere, quod recipere gratiam a Deo fuit ...
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AVANZO
Edoardo Arslan
Di un pittore di tal nome si hanno, a Vicenza, precise testimonianze: nel 1379 la chiesetta di S. Vincenzo viene dipinta con affreschi "per Avancium vicentinum"; la cappella di [...] S. Tommaso (Caradello) in duomo recava una ancona con la scritta: "1380 de mense Octob. Presb. Angelus Fabricator huius Cappellae fecit fieri hanc anconam de suis propriis bonis et Avancius de Sammo pinxit". Queste opere sono tutte scomparse. Infine, ...
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Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] , la "redenzione" dell'uomo. La maggior parte degli scritti sono raccolti in Schriften, 2 voll., 1955 (trad. it. parziale Angelus novus, 1962) e Briefe, 2 voll., 1965. Altre opere apparse in Italia: Sull'hascish (1975) e Parigi, capitale del 19 ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] delle Vigne. P. era senz'altro nativo di Capua, come testimoniano due lettere del suo epistolario (III, 43 e 45). Il padre, "Angelus de Vinea", era uno iudex, la madre si chiamava "Adelictia" (Delle Donne, 1998, p. 4); non era quindi di umili origini ...
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ZASIUS, Ulrich (chiamato anche talvolta Zaesi o Zase)
Edoardo Volterra
Giurista tedesco, nato a Costanza nel 1461, morto a Friburgo in Br. il 24 novembre 1536. Studiò a Tubinga sotto la guida dell'italiano [...] Gabriele Chabot. Per molti ann frequentò varî studiosi con cui legò amicizia, fra cui i decretist J. Knapp, J. Obernheim, Angelus di Besonzio da Milano e il giurista e filologo Paolo de Cittadinis. Si dedicò quindi allo studio della filologia. Nel ...
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CAPOCCI, Angelo
Agostino Paravicini Bagliani
Sui legami di parentela che univano il futuro capitano del Popolo alla famiglia romana dei Capocci dei Monti, il documento più esplicito è una lettera che [...] cui il pontefice ricordava i nomi dei suoi parenti più stretti: "Iacobus Iohannis Caputii, Archio et Iohannes ac Angelus Capotius, pater, fratres et nepos tui..." (Berger, n. 5847). Per la ricostruzione della linea ascendente dell'albero genealogico ...
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MALABRANCA, Angelo
Marco Vendittelli
Nacque probabilmente tra il 1200 e il 1210; incerto è il posto da lui occupato nella genealogia dell'importante casato romano dei Malabranca, poiché non si conosce [...] delle notizie sul M. non permettono di essere sempre sicuri che tutte le menzioni relative a un individuo denominato Angelus Malabrance che si incontrano nella documentazione fino agli anni Settanta-Ottanta del Duecento vadano attribuite a lui o se ...
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Pittore, nato a Yverdon (Svizzera) il 18 agosto 1872. Dopo aver studiato a Londra nella Scuola di belle arti di Kensington, a Parigi con G. P. Laurens e L. O. Merson, e poi anche con J. A. Whistler, espose [...] Düsseldorf del 1904, ecc.). Si stabilì quindi a Losanna.
Da un espressionismo a tinta simbolistica, mistica e contemplativa (L'Angelus, 1904) la pittura dell'A. si è venuta evolvendo in un senso più realistico, accentuando i contorni e la costruzione ...
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Della n0bile famiglia dei Pitacoli, nacque a Venzone nel Friuli probabilmente verso la fine del sec. XIV.
Fu uno dei molti dittatori o maestri dell'ars dictaminis, i quali, in studio, insegnavano ai giovani [...] epistole e altri documenti cancellereschi. Insegnò specialmente nella città di Ascoli, dove, a richiesta d'un certo Magister Angelus, compose un'ars dictandi, dedicata agli amici carissimi: notari, giudici e scolari di detta città. Scrisse parecchi ...
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appaiare
. Ha un'unica presenza, in Pd XXIX 138 La prima luce, che tutta la raia, / per tanti modi in essa si recepe, / quanti son li splendori a chi s'appaia, dove vale " unirsi a qualcosa in modo da [...] tante misure diverse, quanti sono gli angeli a cui si congiunge; chiosa Benvenuto: " idest parificat; quia tantum dat se quantum angelus est receptibilis suae gratiae ". Nelle vecchie edizioni e poi nel Casella si legge a che s'appaia, mentre nello ...
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angelus
‹ànǧelus› s. m., lat. [dalle parole iniziali della preghiera lat. Angelus Domini nuntiavit Mariae]. – È chiamato così (per esteso Angelus Domini), o anche Ave Maria, il suono della campana che al mattino, al mezzodì e al tramonto invita...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...