Pittore (Bologna 1581 - Napoli 1641). Protagonista della pittura bolognese, fu uno dei promotori del classicismo secentesco europeo. Allievo prima di D. Calvaert poi dei Carracci, fu artista dei più colti, [...] (dal 1638). Tra le grandi tele, sono da annoverare la Comunione di s. Gerolamo (1614, Pinacoteca Vaticana); l'AngeloCustode (1615, Napoli, Museo di Capodimonte); la Caccia di Diana e la Sibilla Cumana (1617 circa, Roma, Galleria Borghese). Artista ...
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Architetto (Roma 1611 - ivi 1691). Contribuì con la sua attività a caratterizzare l'aspetto barocco della Roma del 17° sec. con numerose opere, nelle quali sperimentò le più originali e complesse ricerche [...] di cappelle e di altari. Gli vengono attribuite le chiese di Monte Porzio e di Monte Compatri, presso Frascati. Lavorò anche nelle Marche per le facciate delle chiese dell'AngeloCustode (1679) e del Carmine ad Ascoli Piceno, e di S. Ignazio a Fano. ...
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Pittore (Venezia 1683 - ivi 1754), figlio di Giacomo, scultore e intagliatore in legno. L'espressione artistica di P. fu frutto di straordinaria intensità di sentimento, non diluita, ma volutamente concentrata [...] miseria, e in una dignitosa ma amara solitudine.
Opere
Dopo l'insuccesso della pala della Madonna e l'Angelocustode per la scuola dell'Angelocustode (sostituita da una altra di S. Ricci), le sue opere, che rivelano anche la conoscenza del barocco ...
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Pittore (Firenze 1616 - ivi 1686). La sua fama è legata soprattutto all'ampia serie di Madonne (per es. Firenze, palazzo Pitti) e di quadri sacri, leziosi negli atteggiamenti e nel colore, ma severi nel [...] disegno (L'angelocustode, Prato, duomo; S. Ludovico di Tolosa, Firenze, Gall. Palatina). Alieno dal barocchismo dei suoi tempi, preferì ricollegarsi agli esempî del secolo precedente, non di rado giungendo, segnatamente nei ritratti, a un singolare ...
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Scultore (Pescia 1686 - Roma 1754), allievo di G. B. Foggini; le sue opere sono di un barocco raffinato e accademicamente lezioso (statua di Clemente XI, nel duomo di Urbino; Arcangelo Michele e Angelo [...] custode nel duomo di Orvieto; statua della Prudenza nella cappella Corsini a S. Giovanni in Laterano a Roma, ecc.). ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] è quello con cui il giovane, inviato in viaggio dal padre cieco Tobi, torna in compagnia dell’angelo Raffaele (immagine dell’AngeloCustode) e guarisce Tobi. I libri seguenti narrano di personaggi noti nelle rappresentazioni artistiche. Giuditta, una ...
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Pittore e incisore in rame, nato a Parma il 28 giugno 1585, morì in Bologna nel 1647. Fu in pittura scolaro di Annibale Carracci che lo portò con sé a Roma nel 1606. Alla morte del maestro nel 1609 si [...] ha in S. Anna, una Madonna tra i Santi Matteo apostolo e Francesco; S. Francesco e S. Chiara, in S. Bernardino; un Angelocustode, in S. Maria delle Grazie; la Madonna col Bambino, S. Giuseppe, S. Anna, S. Giovacchino e S. Filippo Neri, in S. Trinità ...
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Dal nome del maestro Francesco Brizio, fu detto Menichino o Menghino del Brizio. Pittore, nacque a Bologna nel 1600, morì nel 1678. Lavorò abbondantemente ad olio e a fresco per chiese, palazzi e ville [...] di Bologna e del Bolognese: più notevoli l'AngeloCustode in San Giacomo Maggiore e un San Francesco all'Annunziata. Incise in legno a chiaroscuro.
Bibl.: C. C. Malvasia, Felsina pittrice, I, Bologna 1841; L. Ciacco, in Thieme-Becker, Künstler- ...
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angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose dell’Antico...
custode
custòde s. m. e f. [dal lat. custos -odis]. – 1. a. Chi custodisce, cioè vigila su cose, animali, persone, affidate alle sue cure e alla sua sorveglianza: il c. della mandria; la c. dei bambini all’asilo; angelo c. (v. angelo, n. 1);...