POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] avo "degli Ambrogini"; sennonché, prevalendo allora su ogni altra designazione il luogo d'origine, egli stesso si firmava spesso "il Poliziano" e così fu comunemente detto. Per una rappresaglia di offese private gli fu scannato il padre (1464), e il ...
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Poliziano, Angelo Ambrogini, detto il
Francesco Bausi
Nato a Montepulciano nel 1454, fu in gioventù precettore dei figli di Lorenzo de’ Medici e suo segretario personale. Professore di poesia e retorica [...] 73-96 elencano e descrivono i sudditi del regno di Fortuna con personificazioni e con movenze analoghe a quelle adottate da Poliziano per rappresentare, nelle Stanze (I lxxiii-lxxvi), le passioni e i vizi che abitano il regno di Venere» (N. Marcelli ...
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Storico della letteratura italiana (Montevarchi 1841 - Firenze 1927), presidente della Società dantesca, senatore (dal 1906). Socio nazionale dei Lincei (1901). Acuto conoscitore della storia della lingua [...] ); pubblicò importanti ricerche su testi italiani antichi (Leggende del sec. XIV, 1863), sul Poliziano (Prose volgari inedite e poesie latine e greche di AngeloPoliziano, 1867; altri studî in Florentia, 1897), sulla Cronica di Dino Compagni (Dino ...
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Filologo e critico letterario (Savona 1913 - Venezia 2004). Un ramo della famiglia discende dall'abate Stoppani (1824-1891), e porta vivo il senso di quella missione, che fu del cattolicesimo liberale [...] di Ermolao Barbaro: il De coelibatu liber, 1952, e 1969, e poi dell'Incompiuta seconda Centuria dei "Miscellanea di AngeloPoliziano", 1962 e 1972 (edizione critica in 3 voll.), per fornirne infine un esemplare modello in La sapienza civile. Studi ...
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Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] e ai Lirici del Settecento. Più importante lavoro è quello del commento a Le Stanze, l'Orfeo e le Rime di AngeloPoliziano, edito dal Barbèra nel 1863; modellato su l'Andrea Chenier di Becq de Fouquières, ma con dottrina e assennatezza singolari, e ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] le forme che da questa derivano. L'Orfeo di AngeloPoliziano, rappresentato a Mantova nel 1471, è scritto infatti teatri si aprivano a Venezia fra cui quelli di S. Salvatore, di S. Angelo, di S. Samuele e di S. Giovanni Grisostomo. In tutto, Venezia ...
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Nacque nel 1445 a Firenze. La prima notizia della sua attività risale al 1470, in cui fece, per il tribunale della Mercanzia, la Fortezza, una delle Virtù che erano state allogate a Pietro del Pollaiolo. [...] la cui mano rapida fissò sulla tavola la visione che egli, cantore della Firenze medicea e delle allegorie di AngeloPoliziano, si era formata di Dante: l'acuta impressionabilità, la onnipotente facoltà espressiva della linea è la forza maggiore dei ...
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Nacque a Milano, nel 1434, da Giovanni, prefetto della rocca di Novara; ebbe per maestro nelle lettere Gregorio Tifernate (da Città di Castello). Di versatile ingegno, acquistò presto fama, ottenne onori [...] Giacomo Antiquario, Leonardo da Vinci, Demetrio Calcondila e altri. Fu in corrispondenza con molti letterati, ad esempio con AngeloPoliziano; in molti epistolarî e carmi del tempo, è pure ricordato; a lui furono dedicate più opere a stampa. Morì ...
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Antonio Squarcialupi, detto degli Organi, fu un celebre virtuoso d'organo del sec. XV. È probabile che anche scrivesse musica, ma non ci è pervenuto di lui neppure un frammento. Visse in Siena a mezzo [...] ; illustri scrittori del suo tempo, fra i quali Lorenzo dei Medici, Marsilio Ficino e AngeloPoliziano, fecero a gara nel tessergli l'elogio funebre. Il Poliziano così scrisse, tra l'altro, riferendosi a lui:
Quae non diverso gens huc properabat ...
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Umanista. Nato a Torri, in quel di Verona, intorno al 1444, aveva, giovine ventiquattrenne, già acquistato tanta rinomanza negli studî letterarî, che da Paolo II fu chiamato a Roma pubblico professore, [...] da Trebisonda contro Platone), la matematica; scrisse carmi latini. Ebbe polemiche con Giorgio Merula e con Niccolò Perotto. AngeloPoliziano, dopo averlo tartassato, già morto, nelle Miscellanee, scrisse due epitaffi in suo onore.
Bibl.: S. Maffei ...
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seno1
séno1 s. m. [lat. sĭnus -us, propr. la piega concava formata dalla veste, nella quale le donne portavano i loro figlioletti; quindi, per estens., «petto, anima, cavità, insenatura, ecc.»]. – In senso proprio (da cui si sviluppano direttamente...
volo
vólo s. m. [der. di volare2]. – 1. L’azione del volare, la capacità di volare, cioè di sostenersi e muoversi nell’aria. a. Con riferimento ad animali alati, e spec. a uccelli, il volo è distinto, secondo la posizione e il movimento delle...