ANICHINO, Raimondo
Silvano Borsari
Appartenente ad una famiglia tradizionalmente legata ai Caldora - il padre dell'A., un tedesco di nome Anichino, era stato anche egli al servizio dei Caldora - compare [...] II e Luigi III d'Angiò. Già allora doveva essere un personaggio di notevole importanza, in quanto, fatto prigioniero dagli Angioini, fu liberato ed inviato a Iacopo Caldora, per proporgli di abbandonare la parte aragonese e di schierarsi per gli ...
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Uomo politico fiorentino (1350 circa -1421); aderente al partito degli Albizzi, fu duramente colpito nelle sue fortune durante il tumulto dei Ciompi (1378). Ma dopo il 1393 divenne il braccio destro di [...] . L'acquisto di Pisa (1406), di cui fu il primo governatore, la difesa di Arezzo contro gli Angioini (1409), le molte ambascerie gli diedero grande autorità. Negli ultimi anni dettò alcuni Ricordi al figlio Neri; erronea pare oggi l'attribuzione ...
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parte
Nel mondo comunale italiano il termine p. (pars) indica una fazione cittadina raccolta intorno a una o più famiglie aristocratiche, che, in special modo dai decenni centrali del 13° sec., tende [...] a collegarsi con schieramenti regionali o sovraregionali di analogo orientamento nelle contese tra papa e imperatore (parte della Chiesa e parte dell’impero) e più tardi in quelle tra i sovrani angioini e i loro nemici (➔ ; ). ...
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GIACOMO II di Catalogna-Aragona, I di Sicilia, detto il Giusto
Ramon D'ALOS-MONER
Secondogenito di Pietro il Grande, gli successe in Sicilia (1285) e, alla morte del fratello conte-re, Alfonso il Liberale [...] la corona siciliana al fratello Federico, che venne nominato suo luogotenente nell'isola. Seguirono nuovi dissensi col papato e gli Angioini, fino a che, col trattato di Anagni (1295), si stipulò la rinunzia di G. alla Sicilia in favore della casa ...
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TRIFONE, Romualdo
Giurista, nato a Montecorvino Rovella (Salerno) il 3 marzo 1879. Docente di diritto agrario e forestale nell'Istituto forestale di Firenze dal 1913 al 1922, è stato quindi ordinario [...] di Pisa, Messina e Napoli, fino al 1949.
Nella sua vastissima produzione emerge La legislazione angioina (Napoli 1921), edizione critica dei capitoli dei re angioini (1266-1436) con ricca introduzione. Sono poi da ricordare: Feudi e demani: eversione ...
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HALPHEN, Louis
Storico francese, nato a Parigi il 14 febbraio 1880, ex-allievo dell'École des chartes, della Scuola francese di Roma, professore all'università di Bordeaux, poi direttore dell'École des [...] , cominciò con un lavoro Le comté d'Anjou au XIe siècle (1906), con varie pubblicazioni di testi, specialmente riguardanti gli Angioini, e con uno studio che ha conservato gran parte del suo valore: Études sur l'administration de Rome au moyen áge ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
La storiografia napoletana tra Umanesimo e Barocco
Aurelio Musi
Dalla politica alla cultura: Giovanni Pontano
Giovanni (in seguito Giovanni Gioviano) Pontano (1429-1503) giunge a Napoli, al seguito [...] Carafa (1495-prima del 1572) possono variare i riferimenti ideali: la propensione nostalgica di Di Costanzo per gli Angioini più magnanimi in fatto di concessioni al potere feudale; il pregiudizio favorevole di Porzio verso il periodo aragonese. Ma ...
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VISCONTI, Luchino
Luigi Simeoni
, Quartogenito di Matteo I e Bonacossa Borri, nacque nel 1292. Appare accanto al padre al suo ritorno nel 1310 a Milano, poi, fino alla sua ascesa al potere nel 1339, [...] e Locarno ('40-41) nella val del Ticino; in Piemonte Asti ('41), Tortona, Alessandria, Alba, Cherasco ('47), lottando contro Angioini e Savoia; egli riaffermò la sua autorità su Pavia tenuta dai Beccaria (1341); e gli fu ceduta nel '40 Parma dagli ...
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Figlio (n. 1320 - m. 1362) di Filippo d'Angiò, fratello di re Roberto. Sposò (1347) la regina Giovanna I, vedova di Andrea d'Ungheria. Cercò invano di opporsi alle due invasioni di Luigi il Grande, re [...] in Napoli grazie all'aiuto del siniscalco Nicolò Acciaiuoli. Tentò, con qualche parziale successo iniziale, la riconquista della Sicilia perduta dagli Angioini ormai dal 1282. Nel regno lottò contro i Pipino, conti d'Altamura, e Luigi di Durazzo. ...
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Così furono chiamate le monete emesse da Pietro d'Aragona, re di Sicilia (1282-1285), perché portavano l'aquila, insegna di Sicilia e degli Svevi; più comunemente però si conoscono col nome di Pierreale [...] d'oro e Pierreale d'argento. L'aquila d'oro di tutta bontà pesava circa grammi 4,45, come i contemporanei saluti d'oro degli Angioini; quella d'argento grammi 3,35 all'incirca, ed equivaleva al carlino. ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...
protonotario
protonotàrio (o protonotaro) s. m. [dal gr. biz. πρωτονωτάριος, comp. di πρωτο- «proto-» e del lat. notarius «scrivano, notaio»]. – Nell’impero bizantino, funzionario civile alle dipendenze dello stratego. Nel regno di Sicilia,...