Nacque a Milton Keynes (Buckinghamshire) nel 1662, fu educato a Westminster School e al collegio di Christ Church a Oxford, e nel 1687 prese gli ordini religiosi nella chiesa anglicana. Si mostrò vigoroso [...] Roma, perché, malgrado la sua ostilità al regime allora al potere in Inghilterra, si riteneva sempre prelato della chiesa anglicana. Poco dopo, avendo compreso che non godeva più la piena fiducia del pretendente, andò a stabilirsi a Montpellier 1728 ...
Leggi Tutto
whig Nella storia inglese tra 17° e 19°sec., denominazione, d’incerta origine, di uno dei due grandi partiti che si divisero il potere. Mentre i tories rappresentavano la corrente dei partigiani del re, [...] della chiesa anglicana, della tradizione della proprietà fondiaria (landed men) e del ceto rurale, i w. rappresentavano il principio della resistenza al sovrano e della tolleranza religiosa, la città di Londra, gli interessi dei ceti commercianti ...
Leggi Tutto
Cronista inglese (n. forse Walsingham, Norfolk - m. Norfolk 1422 circa); benedettino, visse nell'abbazia di St. Albans; fu superiore del priorato di Wymondham (1394-1409). I suoi scritti principali sono: [...] la Historia anglicana, che va dal 1272 al 1422, il Chronicon Angliae, che va dal 1328 al 1388, l'ultima parte dell'opera Gesta Abbatum Monasterii Sancti Albani, che riguarda gli anni 1308-96, Ypodigma Neustriae, compilato nel 1420. Costituiscono ...
Leggi Tutto
Mill, James
Filosofo ed economista inglese (Northwater Bridge 1773 - Londra 1836). Padre di J.S. Mill. Si laureò alla University of Edinburgh nel 1794 e venne ordinato ministro della Chiesa anglicana [...] nel 1798. Nel 1802 lasciò la Chiesa e si trasferì a Londra, dove lavorò come giornalista e autore indipendente. Conobbe J. Bentham, con il quale instaurò un rapporto di collaborazione e amicizia e con ...
Leggi Tutto
Teologo riformato (Esda, Artois, 1531 circa - Oxford 1613). Di genitori calvinisti, fu ministro della Chiesa vallona a Leida e prof. di teologia all'univ.; espulso, si rifugiò in Inghilterra e aderì alla [...] Chiesa anglicana. Difese l'episcopalismo, contro Teodoro di Beza, e il catechismo di Heidelberg; collaborò alla "Versione autorizzata" della Bibbia (1611). ...
Leggi Tutto
NONCONFORMISTI
. Nella sua accezione più generale il termine è adoperato per designare coloro che si rifiutano di conformarsi alle cerimonie, al culto e alla dottrina ufficiale dell'Established Church [...] d' Inghilterra (v. anglicana, comunione). Verso la metà del sec. XVI il termine non aveva ancora alcun significato tecnico come designazione di un partito religioso, ma era applicato correntemente a quei membri del partito puritano che rifiutavano di ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Arbe 1560 o 1561 - Roma 1624). Gesuita, nel 1597 chiese e ottenne di lasciare la Compagnia. Vescovo di Segna (1600), arcivescovo di Spalato (1602), nel 1616 rinunciò alla carica e si recò [...] al manifesto, nel novembre 1616, quando l'opera era ancora inedita. Ma entrato ben presto in contrasto con la Chiesa anglicana, dovette abbandonare l'Inghilterra (1622) e durante il viaggio di ritorno, a Bruxelles, ritrattò le sue idee; ciò che non ...
Leggi Tutto
Erudito inglese (n. 1647 - m. Oxford 1710). Decano di Christ Church a Oxford (1689), fu architetto, musicista, poeta latino conviviale. Prese parte attiva alle polemiche seguite alla rivoluzione del 1688, [...] con opuscoli in difesa della Chiesa anglicana. Come architetto, ha notevole importanza per il suo precoce palladianismo (chiesa di All Saints, 1707-10: interpretazione originale degli esempî di Wren; Peckwater Quadrangle nel Christ Church College, ...
Leggi Tutto
Teologo e vescovo anglicano (North Groton, Connecticut, 1729 - New London 1796). Durante la guerra per l'indipendenza americana tenne un atteggiamento di lealismo monarchico. Vescovo dal 1784, fondò la [...] Chiesa protestante episcopale degli USA in comunione con quella anglicana, ma gerarchicamente indipendente. ...
Leggi Tutto
Oratoriano e scrittore ascetico, nato il 28 giugno 1814 a Calverley (Yorkshire, Inghilterra) e morto a Londra il 26 settembre 1863. Compagno del Newman (v.), lo seguì e nella chiesa anglicana e nella cattolica [...] romana, della quale divenne prete (1874); introdotto dal Newman in Inghilterra l'Oratorio, il F. nel 1849 fondò la casa di Londra, dove stette fino alla morte. Gli scritti suoi ascetici, di cui i principali ...
Leggi Tutto
anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...