clero
Il complesso delle persone che appartengono all’ordine sacerdotale cristiano. Il termine può indicare anche la totalità degli ecclesiastici. Il termine greco kleros («sorte, parte ottenuta in sorte» [...] , o laici. Tale distinzione è mantenuta anche nella Chiesa greca e, in qualche modo e misura, nella comunione anglicana; è invece negata dalle confessioni riformate, in base alla nota dottrina di Lutero del «sacerdozio universale dei credenti». Nella ...
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WHITEFIELD, George
Pio Paschini
Pastore metodista, nato il 16 dicembre 1714 a Bell Inn (Gloucester), morto a Exeter (New Hampshire) il 30 settembre 1770. Studiò a Oxford nel 1732; incontratosi con Giovanni [...] ; il 14 gennaio 1739 ebbe il presbiterato a Oxford. Da questo momento comincia il distacco del metodismo dalla chiesa ufficiale anglicana e fu il W. a compiere il passo decisivo, giacché il 20 febbraio fu chiamato alla corte del cancelliere e ...
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Prelato e diplomatico (Londra 1629 - Roma 1694); noto come il cardinale di Norfolk. Terzogenito di Henry Frederick H. terzo conte di Arundel, nel 1645 in Italia, a Cremona, prese l'abito domenicano e nel [...] poi grande elemosiniere. Vicario apostolico in Inghilterra, alcune mosse imprudenti gli sollevarono contro l'opinione pubblica anglicana, che l'accusò di complicità nel cosiddetto "complotto papista", costringendolo alla fuga. Eletto cardinale (1675 ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] vanno quindi respinte su tutta la linea? Su queste questioni gli animi e le C. sono divisi: per es. la provincia anglicana dell'Asia sudorientale ha deciso, con la Dichiarazione di Kuala-Lumpur (1997), di far dipendere la piena comunione con le altre ...
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Teologo anglicano (Pusey, Oxford, 1800 - Ascot Priory, Berkshire, 1882). Studiò a Oxford e, fellow dell'Oriel College, si unì in amicizia con J. H. Newman e J. Keble; frequentò poi varie università tedesche [...] movimento di Oxford fu anche puseyism, it. puseismo). Prima del concilio Vaticano I, sperò nella conciliazione della Chiesa anglicana con la romana, come argomentato nei tre opuscoli in forma di lettera, dal titolo Eirenikon, indirizzati il primo a ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] la metà dei protestanti giapponesi; il British Council of Churches (1942), in cui sono affiancate in collaborazione la Chiesa anglicana e le Chiese libere; il Consiglio federale delle Chiese evangeliche d'Italia (1946), comprendente valdesi, battisti ...
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dissidente
Chi dissente dalla maggioranza su qualche punto in materia religiosa, politica ecc., e in taluni casi giunge quindi a staccarsi dal gruppo o dalla confessione di cui faceva parte. L’espressione [...] dell’ingl. dissenter, con cui erano designati coloro che dissentivano, per ragioni dottrinali o disciplinari, dalla Chiesa anglicana di Stato, cioè cattolici, battisti, ecc. Nella Chiesa cattolica, alla definizione di d. si preferisce quella di ...
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Clemente VII Papa
Clemente VII
Papa (Firenze 1478-Roma 1534). Giulio de’ Medici, cardinale (1513), succedette ad Adriano VI (1523) con l’appoggio dell’imperatore Carlo V. Cercò di ottenere un equilibrio [...] si era ribellata ai Medici. Fu irresoluto nei confronti del movimento protestante; negò a Enrico VIII d’Inghilterra l’annullamento del suo matrimonio con Caterina d’Aragona, atto che portò allo scisma della Chiesa d’Inghilterra (➔ Chiesa anglicana). ...
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Cardinale, teologo e apologista cattolico inglese (Londra 1801 - Edgbaston, Birmingham, 1890). Figura trainante del cosiddetto Movimento di Oxford e autorevolissimo nel suo paese per la dottrina e le mirabili [...] al dogma dell'infallibilità pontificia, si trovò in polemica con i suoi antichi compagni Ch. Kingsley e E. B. Pusey, rimasti anglicani (Apologia pro vita sua), e con il card. H. E. Manning. Ma Leone XIII lo creò (1879) cardinale diacono del titolo ...
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Teologo (King's Cliffe, Northamptonshire, 1686 - ivi 1761). Ricevette gli ordini sacri nel 1711. Giacobita, quando Giorgio I salì al trono si rifiutò di giurare, e nonjuror rimase tutta la vita. Visse [...] di Locke, la sua vigorosa riaffermazione della responsabilità religiosa individuale, e la sua originale trasvalutazione della casistica anglicana del Seicento in un appello all'interiorità contro il legalismo esteriore della pratica quotidiana. ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...