Cittadina dell’Inghilterra nord-orientale, nella contea di Northumberland, alla foce del fiume Tweed.
La sua importanza data al 12° sec., quando il fiume segnò il confine tra l’Inghilterra e la Scozia; [...] I d’Inghilterra e gli Scozzesi di A. Leslie, interruppe le operazioni militari durante la cosiddetta ‘guerra dei vescovi’, scoppiata in quello stesso anno in seguito ai tentativi del re d’imporre alla Scozia l’ordinamento episcopale anglicano. ...
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Ecclesiastico ortodosso e uomo politico romeno, nato a Topliţa (Transilvania) il 18 luglio 1868, morto a Cannes il 6 marzo 1939. Seguì gli studî di teologia e di filologia, che diedero un'impronta moderna [...] stretti legami con le chiese occidentali e a tale scopo si recò a Londra a prender contatto con il clero anglicano. Studioso di M. Eminescu, che aveva posto in rilievo la superiore missione sociale e artistica del cattolicesimo, il C., adeguandosi ...
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puritanesimo
Indirizzo confessionale sorto all’interno dell’anglicanesimo, a partire dagli anni Cinquanta del 16° sec., e sviluppatosi in Inghilterra e nelle colonie americane anche in chiave di riformismo [...] in cui nacque il p. fu quello dei processi di riassetto della nuova Chiesa nazionale d’Inghilterra, frutto dello scisma anglicano (1534), atto di nascita di una nuova figura di monarca. A partire da Enrico VIII il sovrano era divenuto primate ...
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Matematico e teologo (Cork 1819 - Dublino 1904). Compì gli studî superiori nel Trinity College di Dublino, nel quale passò poi tutta la vita, prima come lecturer di teologia (1845-48) e di matematica (1848-66), [...] delle 4 tangenti condotte a una cubica piana generale da un suo punto qualunque. Come teologo, S. fu un anglicano incline al protestantesimo e come tale avversò il "movimento di Oxford"; ebbe una parte importante nella riorganizzazione della Chiesa ...
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SIROPULO SILVESTRO (Συρόπουλος, Σύλβεστρος)
Silvio Giuseppe Mercati
Scrittore bizantino, nato a Costantinopoli circa il 1400. Formatasi una buona cultura teologica e giuridica, divenne grande ecclesiarca [...] e sull'atteggiamento dei Greci dopo l'unione. La tendenza antiromana e antiunionista fu accentuata dal suo editore, l'anglicano R. Creyghton, che l'intitolò Vera historia unionis non verae (L'Aia 1660), traducendola inesattamente, provocando la ...
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Avventuriero e librettista (Ceneda, oggi Vittorio Veneto, 1749 - New York 1838). I suoi genitori erano ebrei ma il padre, Geremia Conegliano, avendo perduto la prima moglie e avendo contratto matrimonio [...] , sotto Giuseppe II, alla morte del quale, cacciato da Vienna, si recò a Londra (1792), dove sposò un'inglese, col rito anglicano, ed esercitò varî mestieri, sempre alle prese con usurai, sbirri, avvocati. Nel 1805 partì per gli Stati Uniti, e a New ...
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religione, guerre di
Dall’epilogo delle guerre d’Italia tra Francia e Spagna (Pace di Cateau-Cambrésis, 1559) fino alla conclusione del conflitto dei Trent’anni (1618-48), la storia europea fu contrassegnata [...] metà del Cinquecento, come conseguenza delle gravi spaccature prodotte dalla Riforma protestante (1517-55) e dallo scisma anglicano (1534), che indussero i massimi poteri politici (imperiale, papale, dei singoli Stati nazionali, regionali o cittadini ...
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TRANSGIORDANIA (XXXIV, p. 169)
Virginia Vacca
Nel luglio del 1934 il trattato del 1928 con l'Inghilterra fu sostituito da un nuovo accordo (entrato in vigore nel febbraio 1936): la Transgiordania otteneva [...] fanatismo musulmano; ‛Ammān ed el-Kerak possiedona ospedali italiani serviti da suore, es-Salṭ un ospedale anglicano; l'emiro ha sostenuto le rivendicazioni dei greco-ortodossi transgiordanici contro la prelatura ellenica.
Nell'estate del ...
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GLENCAIRN
Luigi Villari
. Titolo comitale della famiglia scozzese Cunningham. Alexander Cunningham, nato verso il 1425, fu creato lord Kilmaurs nel 1469 e poi conte di G. nel 1488; morì lo stesso anno [...] creò lord cancelliere della Scozia nel 1661. Morì il 30 maggio 1664. John, 11° conte, favorì la ribellione del 1688 contro Giacomo II, e morì nel 1703. Il titolo si estinse con John, 15° conte (1750-1796), prima ufficiale e poi sacerdote anglicano. ...
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MUTUO INSEGNAMENTO (in Inghilterra anche monitorial, in Italia reciproco, in Germania Wechselseitiges- e Helfersystem)
Giovanni Calò
Sistema d'insegnamento per cui gli scolari più progrediti sono chiamati [...] scuola di mutuo insegnamento. Due società, l'una con programma aconfessionale (quello di Lancaster), l'altra con programma anglicano (quello di Bell), gareggiarono nella diffusione delle scuole del genere. Secondo questo sistema, il maestro aveva la ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
anglic
‹ä′ṅġlik› s. ingl. (propr. «anglico»), usato in ital. al masch. – Lingua internazionale, proposta dal filologo sved. R. E. Zachrisson (1880-1937), che consiste fondamentalmente nell’inglese scritto in un’ortografia semplificata.