impedire
Nel senso di " ostacolare ", " contrastare "; con valore concreto: transitivo, in If I 35 la lonza... / 'mpediva... il mio cammino, e 96 questa bestia... / tanto lo 'mpedisce che l'uccide; in [...] in If V 22 Non impedir lo suo fatale andare, detto a Minosse; con soggetto astratto, per " ostacolare ", in Pg IV 117 quella angoscia / ... non impedì l'andare a lui, e per " non permettere ", in Cv II II 4 [il pensiero della Donna gentile] impediva ...
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Sebald, Winfried Georg Maximilian
Sebald, Winfried Georg Maximilian. ‒ Scrittore tedesco (Wertach 1944 - Norfolk 2001). Ha vissuto dal 1970 in Inghilterra, dove ha insegnato letteratura tedesca contemporanea [...] e una prosa laboriosa, satura di richiami letterari, dal tono malinconico ed evocativo, da cui promana una profonda angoscia. Tra i suoi lavori precedenti, molti dei quali pubblicati o ripubblicati nell’ultimo decennio: il poemetto con cui esordì ...
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Vettori, Pietro
Renzo Negri
Letterato (Firenze 1499-ivi 1585). Fra le sterminate letture di classici latini e greci, in cui portò il contributo di una notevole acribia filologica, fece posto anche alla [...] passo delle Supplici e a If XXXIV 25-27, osserva che identica intuizione ebbero i due poeti nel far dire che un'estrema angoscia trasporta lo spirito sul confine tra la vita e la morte, e pronuncia il giudizio complessivo che D. non fu inferiore al ...
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Sevak, Paruyr. – Pseudonimo del poeta armeno Baruyr Rafaeli Ghazarian (n. Chanakhchi, od. Zangakatun, 1924 - Yerevan 1971), voce tra le più rilevanti della poesia armena del Ventesimo secolo. Dopo gli [...] armena, S. ha denunciato con toni emozionali e di alta spiritualità la sofferenza corale del suo popolo e l’angoscia di una patria violata; inviso al potere sovietico, la sua morte a seguito di un incidente stradale avvenuto in circostanze ...
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colpa
Secondo la teoria psicoanalitica, la c. consiste nel sentimento che accompagna la violazione di un precetto morale e non nell’azione malvagia o nell’omissione di un dovere in sé. La c. e il senso [...] dell’aggressività e quindi della c. sono un ingrediente precipuo del dialogo analitico, motivato dall’urgenza di cogliere l’angoscia all’interno del rapporto con l’analista. Secondo Klein, infatti, all’inizio dell’esistenza, quando non sono ancora ...
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Venezia nella Grande guerra
Bruna Bianchi
Il periodo della neutralità
La crisi economica
Non è più lo spettacolo di una crisi, è l'immagine di una rovina. […] Laboratori chiusi; cantieri agonizzanti; [...] la città era difficile per tutti; l'incertezza tra il restare e il partire conduceva a veri e propri stati di angoscia: il timore dei bombardamenti e delle conseguenze dell'invasione si scontrava con quello di far patire i disagi di un viaggio ...
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scissione
Termine originariamente utilizzato in psicoanalisi nel senso comune di divisione, separazione, in riferimento al sintomo precipuo delle cosiddette personalità multiple, dissociate e della schizofrenia. [...] mobile, plastico, variabile e mutevole e soprattutto ubiquitario. Il piccolo essere umano usa la s. come difesa primitiva contro l’angoscia: poiché i suoi impulsi di amore e di odio si rivolgono agli oggetti da cui dipende (precipuamente la madre) è ...
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comunemente
Andrea Mariani
. L'avverbio, a differenza dell'aggettivo da cui deriva, compare nell'opera dantesca ben poche volte: in due passi paralleli del Convivio, e in Rime dubbie XX 4. L'uso è, [...] tre pensieri mi fanno solitamente morire ", bensì " tre pensieri, quando mi vengono in mente tutti insieme, mi fanno morire ", mentre presi uno per uno " mi fanno disperare ", " mi provocano angoscia e dolore ": ciaschedun per sé mi dà penare (v. 3). ...
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Artista spagnolo (n. Valladolid 1989). Grazie alla capacità di trasferire a muro il suo talento pittorico colmo di umori e sensazioni è tra gli artisti urbani più apprezzati dal pubblico della street art. [...] . Attraverso il linguaggio del corpo manifesta tratti caratteristici della condizione umana, come la solitudine, la malinconia, l’angoscia, la speranza, l’esperienza del tempo e quella dello spazio, il tutto mediante un tratto pittorico straripante ...
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Scrittrice austriaca, nata a Vienna il 1° novembre 1921. Compiuti gli studî ginnasiali, ha seguìto alcuni corsi di medicina all'università e ha quindi svolto attività di lettrice presso la casa editrice [...] ; col titolo Der Gefesselte, 1953, in Germania), orchestrati tutti sul tema dell'uomo d'oggi, visto in termini di angoscia individuale (cfr. anche il radiodramma Knöpfe, 1953, rielaborato in forma scenica nel 1957), di perdita della presenza, di ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...