PASTONCHI, Francesco
Eleonora Cardinale
PASTONCHI, Francesco (Giuseppe, Flaminio). – Nacque a Riva Ligure il 31 dicembre 1874 da Davide, di origini toscane, e da Fanny Grossi da Riva, appartenente a [...] solitudine, non più però come quella sorta di beatitudine cui allude nelle sue prime raccolte, bensì come sentimento pieno d’angoscia in cui rispecchiarsi («Magra strada tra scarni ulivi: bimbo / mi sorprendo a rifarti con le donne / che salgon sotto ...
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GORI, Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Roma, il 7 luglio 1876, da Vincenzo Guglielmo e Giovanna Santi. Terminato il liceo, si laureò dapprima in giurisprudenza, iscrivendosi poi a medicina, senza tuttavia [...] V. Mejerchol´d - ma soprattutto dando conto delle esperienze del "teatro della sorpresa" futurista - di Vasari in particolare (L'angoscia delle macchine, Milano 1925), ma anche di Prampolini, V. Marchi, Folgore, oltre che del "teatro del colore" di A ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] di aver «diffuso in noi la convinzione che l’Enciclopedia dello Spettacolo non fosse (come a noi non senza angoscia appariva) una inerte raccolta di dati eterogenei, ma una summa dell’esistente così vasta da contribuire a determinare un salto ...
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JACOBBI, Ruggero
Simona Carando
Nacque a Venezia il 21 febbr. 1920, unico figlio di Nicola e di Lucia Dentis. Nel 1922 la famiglia si trasferì a Genova, dove lo J. frequentò le scuole elementari, poi [...] Rosso di San Secondo, curando i volumi secondo e terzo del Teatro (I-III, Roma 1976) di questo autore, "testimone dell'angoscia contemporanea" e "delle contraddizioni del vivere moderno" (in Le rondini di Spoleto, pp. 88 s.). Allo J. si deve, inoltre ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] fino a dilatarla graficamente:
(17) Veramente dio d’una razza d’acciaio
Automobile ebbrrrezza di spazio, che scalpiti e frrremi d’angoscia (Lussuria-velocità, “All’automobile da corsa”, vv. 1-3)
In altri casi, l’iperbole è sempre più dissimulata ...
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MANCINI, Grazia
Laura Guidi
Nacque a Napoli il 16 maggio 1841 da Pasquale Stanislao e da Laura Beatrice Oliva. Fu la prima di undici figli (alcuni dei quali morti in tenera età).
La famiglia paterna [...] gli ultimi versi. Lontana dall'esaltazione bellicista di molte intellettuali del suo tempo, guardò all'invasione del Belgio con tale angoscia da non sopportare la lettura dei giornali. Trascorse gli ultimi due mesi della sua vita a Roma, dove morì il ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] contributo delle donne scrittrici: Ḥ. Ben Šayḫ; la poetessa N. al-Ṣīd; F. al-Šabbī, poetessa e narratrice; N. Ḏahab, autrice di romanzi brevi e racconti, in cui l’angoscia esistenziale si esprime attraverso immagini surreali; infine, ‛A. al-Nālūtī. ...
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GIURLANI, Aldo (pseudonimo Aldo Palazzeschi)
Giorgio Taffon
Nacque il 2 febbr. 1885, da Alberto e Amalia Martinelli, a Firenze, in una casa di via Guicciardini.
Il padre era un solido commerciante, titolare [...] l'esterno ma si risolve all'interno delle forme poetiche, senza esiti sperati di palingenesi rivoluzionaria, senza angoscia. Il suo stesso manifesto di apparente adesione al futurismo Il controdolore (titolo mutato da Marinetti e poi ripristinato ...
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ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] Mare, infine, un ragazzo meridionale posto di fronte alle sue prime esperienze amorose avverte con stupore e quasi con angoscia il mito della donna straniera come uno degli aspetti di una realtà estranea, dalla quale è nello stesso tempo sopraffatto ...
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FLAIANO, Ennio
Alessandra Cimmino
Nacque a Pescara il 5 marzo 1910 da Cetteo, commerciante, e da Francesca Di Michele.
Ultimo di sette fratelli, l'infanzia del F. non fu felice: il padre era legato [...] cui manca o è comunque molto attenuata l'abituale ironia del F., comunica piuttosto un senso di estraniamento e di sottile angoscia e può per certi aspetti essere collocato nell'ambito della narrativa esistenzialista, nei modi di un A. Camus, di cui ...
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angoscia
angòscia s. f. [lat. angŭstia: v. angustia] (pl. -sce). – 1. Respiro affannoso: quella angoscia Che m’avacciava un poco ancor la lena (Dante). 2. Stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale...
angosciare
v. tr. [lat. angŭstiare, der. di angustia «angoscia»] (io angòscio, ecc.). – Dare angoscia, affannare, tormentare: lo angosciava l’atroce sospetto; era angosciato dal dubbio; rifl., provare angoscia: si angosciava nello spasimo...