Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] nella vita pubblica e in quella della cultura, tra cui Olibrio, che fu console nel 464 e imperatore nel 471. Appartenne alla gens Anicia anche Gregorio I Magno, papa dal 590 al 604, il quale nelle sue opere ricorda F. III come "atavus meus" in due ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] sul Celio, al Clivo di Scauro, vicino a quello della famiglia di Gregorio Magno, alla quale quasi certamente era imparentata, ed in proprietà della quale passò il palazzo stesso con le dipendenze.
Al tempo ...
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GAETANI, Costantino
Massimo Ceresa
Nacque a Siracusa nel 1568 (come dimostrato da J. Ruysschaert contro quanti fissavano la data al 1560) dal marchese di Sortino, Barnaba, senatore della città, e da [...] fu chiamata Collegium Gregorianum de Urbe e si trovava in Trastevere, nel luogo abitato anticamente dalla famiglia romana degli Anici dai quali il G. faceva discendere s. Benedetto, sostenendo che la casa paterna del santo si trovava presso la ...
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MATASUNTA
Herwig Wolfram
– Nacque verso il 518-520 a Ravenna. Discendeva dalla stirpe reale ostrogota degli Amali, unica figlia ed erede di Amalasunta. I suoi nonni materni erano quindi il re degli [...] Germano: gli Amali erano sempre stati fedeli all’imperatore. Con il suo matrimonio M. aveva legato gli Amali goti con gli Anici romani e così sarebbe nata una nuova dinastia regnante romana. Germano però morì nell’estate del 550 e il disegno fallì. M ...
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anice
ànice (o ànace, tosc. ànacio) s. m. [dal gr. ἄνισον, lat. anĭsum]. – 1. a. Erba annua della famiglia delle ombrellifere (Pimpinella anisum), detta anche a. verde o a. comune, alta circa mezzo metro, che presenta una spiccata eterofillia;...
leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.