Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] pregio storico e stilistico, come quello di Giunio Basso (4° sec.); nei suoi pressi sorgevano anche i mausolei degli Anici e degli Onori (detto poi cappella di S. Petronilla). Ricchissimi erano la decorazione (mosaici nell’abside, sull’arco trionfale ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] da personaggi come Simmaco (appartenente a una delle più importanti famiglie senatorie romane), Boezio (della famiglia degli Anici) e Cassiodoro sull'ostrogoto Teodorico e sui suoi discendenti. I Visigoti, che si erano stabiliti nella Penisola ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. L'organizzazione ecclesiastica delle campagne
Pier Giorgio Spanu
L’organizzazione ecclesiastica delle campagne
Nonostante [...] assai alte, si ricorda la chiesa di S. Stefano, fatta costruire dalla nobildonna Demetriade tra il 440 e il 461 nell’area della villa degli Anici, al III miglio della via Latina, dunque non distante da Roma: l’aula a tre navate è ampia 29 x 19 m e un ...
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anice
ànice (o ànace, tosc. ànacio) s. m. [dal gr. ἄνισον, lat. anĭsum]. – 1. a. Erba annua della famiglia delle ombrellifere (Pimpinella anisum), detta anche a. verde o a. comune, alta circa mezzo metro, che presenta una spiccata eterofillia;...
leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.