mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] est igitur mens dei intellegendi aeternus actus "; 177 (p. 206) " Huic obsequitur ea quae secunda mens dicitur, id est animamundi "; 220 (p. 233) " solus vero homo ex mortalibus principali mentis bono, hoc est ratione, utitur, ut ait idem Chrysippus ...
Leggi Tutto
platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] Bari 1949², 248 ss., 309 ss.; A. Mellone, La dottrina di D.A. sulla prima creazione, Salerno 1950; T. Gregory, Animamundi. La filosofia di Guglielmo di Conches e la scuola di Chartres, Firenze 1955; J.A. Mazzeo, Lights Metaphysic, Dante's " Convivio ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diffusione del fenomeno della nuova spiritualità non è prerogativa del nostro tempo. [...] microcosmo in armonia con la natura, e la razionalità e la scienza soltanto come semplici modalità di rapportarsi con l’animamundi, e nemmeno le più importanti. Nel suo eclettismo ecumenico il new age accoglieva la filosofia e la medicina orientale ...
Leggi Tutto
materialismo
Ogni dottrina che consideri la realtà come derivata dalla materia e risolventesi totalmente in essa. Il termine designa nell’uso corrente una teoria filosofica monistica che, nell’interpretare [...] cristiana l’ipotesi delle particelle elementari e di conciliarla con la narrazione biblica della creazione, con l’animamundi stoico-neoplatonica, secondo lo schema suggerito dal Timeo platonico, dal Liber de causis, dal commento di Macrobio ...
Leggi Tutto
universitas
Barbara Faes De Mottoni
Il termine occorre in D. nelle sole opere latine a designare la " totalità del genere umano ". Esso è di uso classico e appare per la prima volta nelle opere di Cicerone: [...] . - É. Gilson, La philosophie dans la " Monarchie ", in D. et la philosophie, Parigi 1953, 163-224; T. Gregory, Animamundi, Firenze 1955; ID., Platonismo medievale, Roma 1958; ID., L'idea di natura nella filosofia medievale prima dell'ingresso della ...
Leggi Tutto
FIANDINO, Ambrogio (Ambrosius Neapolitanus, Parthenopeus, de Flandinis)
Franco Bacchelli
Nacque probabilmente in Napoli verso il 1467 da famiglia francese. Presto entrò nell'Ordine agostiniano, dove [...] "digressiones"; 2) Annotationes in Parmenidem ex Plutarcho, Syriano, Proclo, Marsilio et affis decerptae unite alle Annotationes al De animamundi dello pseudo Timeo (Torino, Bibl. dell'Accademia, Ms. 285): terminate il 24 giugno 1523 e dedicate a ...
Leggi Tutto
GALVANO, Albino
Maria Teresa Roberto
Nacque a Torino il 16 dic. 1907 da Firmino e da Sofia Zaccaria. Dopo gli studi classici decise di dedicarsi alla pittura e nel 1928 entrò nella scuola di Felice [...] di molte sue composizioni astratte (I santi anargiri, 1950: Torino, Galleria d'arte moderna e contemporanea; Animamundi, 1952: collezione privata; Thaumasie, telos, thanatos, 1952: collezione privata), la morfologia di questi dipinti, non meccanica ...
Leggi Tutto
Timeo
Marta Cristiani
Dialogo di Platone, il più familiare alla cultura medievale, l'unico tradotto in latino fino al sec. XII; D. lo cita solo due volte, in Cv III V 6 e in Pd IV 49, senza tuttavia [...] da una propria forza generatrice. Questo processo risulta compiuto nell'opera di Alano di Lilla (v.), in cui l'animamundi si risolve nell'idea di natura, assumendo una vera e propria funzione demiurgica, al di là dell'originaria funzione mediatrice ...
Leggi Tutto
ROSSELLI, Annibale
Laura Carotti
– Nacque a Gimigliano, nei pressi di Catanzaro, il 6 agosto 1525 da Giovanni Battista, uomo colto e di buona famiglia, e da Caterina.
Dopo aver ricevuto la prima istruzione [...] Asclepij, costituisce infine un commento dell’Asclepius e si sofferma sullo studio dell’animo umano – e, soprattutto, della ratio e dell’intellectus – e dell’animamundi.
A emergere con nettezza dallo sforzo esegetico di Rosselli – che conduce una ...
Leggi Tutto
NOGAROLA, Ludovico
Paolo Pellegrini
NOGAROLA, Ludovico. –Figlio di Galeotto e nipote della celebre Isotta, nacque a Verona in contrada S. Zenone il 30 agosto 1490 o 1491 (Biadego, 1905, p. 89).
Avviato [...] 1552), che tratta delle inondazioni del fiume, le traduzioni delle Quaestiones di Plutarco (ibid., V. Valgrisi, 1552) e del De mundianima et natura del cosiddetto Timeo da Locri (ibid., G. Scoto, 1555). Al 1559 (ma terminata l’anno prima) risale la ...
Leggi Tutto
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondare
v. tr. [lat. tardo mŭndare, der. dell’agg. mundus «mondo, pulito»] (io móndo, ecc.). – 1. a. Togliere la buccia, l’involucro, a frutti e sim.: m. le castagne, le mandorle, i pinoli; m. le pere, i fichi, le patate (in questi ultimi...